Fece evadere Licio Gelli di Clemente Granata

Fece evadere Licio Gelli Fece evadere Licio Gelli (Segue dalla l'pagina) Ma quante altre inefficienze, quante negligenze emergono da altre testimonianze con le quali si tenta di ricostruire la lunga notte di Champ Dollon. Due poliziotti scorsero In prossimità dèi carcere un'auto sospetta con due persone a bordo, di cui una dall'aspetto «bizzarro* e con un palo di tronchesi sul sedile posteriore. Gli agenti scoprirono anche un foro nella rete di recinzione esterna, alcuni moschettoni e rampini, l'armamentario per mezzo del quale si Intendeva depistare le indagini e che ora sono in mostra sul tavolo davanti al giudici. I poliziotti avvertirono la centrale che avverti 11 carcere, da dove si rispose: «Tutto tranquillo*. Eppure farebbe bastato ispezionare le celle con attenzione e ci si sarebbe resi conto che nel letto di Gelli al pojsto del detenuto c'era già un -pupazzetto. Le ispezioni per la verità furono compiute. Ma da chi? Proprio da Cerosa, rileva un teste: la guardia carcerarla con espedienti vari era riuscita a Inviare in altri bracci i compagni di ronda e a trovarsi solo davanti alla cella del capo delia P2 In due momenti decisivi: quello della uscita di Gelli dalla cella stessa (11 capo della P2 avrebbe poi raggiunto il reparto femminile e tagliato con un palo di cesoie una rete di recinzione interna e si sarebbe appostato in un locale in attesa di salire sul furgoncino) e nel momento delle Ispezioni di rito. Ma questo è uno del punti che suscitano particolari dubbi. Ccresa fu lasciato libe- ro di agire nel carcere anche se la polizia da un palo di mesi aveva incominciato a nutrire sospetti sul suo conto (non erano sfuggiti 1 suol rapporti con Gelli e 1 familiari di Golii). La polizia non informò il carcere del sospetti? Perché? Nutriva sfiducia? Domande senza risposta. D' altro canto,1 anche il direttore del carcere afferma davanti ai giudici che il comportamento di Ce resa gli risultava poco esemplare. Ma non intervenne subito sperando di «prendere la guardia con le mani nel sacco*. Non sonò queste altre Incongruenze, negligenze, contraddizioni? Fu quello di Champ Dollon un clima da cui Gelli trasse 11 massimo profitto. Con le guardie si mostrava gentile. Un agente dice che distribuiva sigarette e medagliette, un altro, ma forse con una punta di ironia, esclama: «Era un detenuto modello. Non disturbava mal. Fossero tutti cóme lut. Che pace ci sarebbe in carcerel». E 11 folto pubblico sbotta in una Usata. Il processo prosegue. Parla 11 procuratore Raymond Foex che chiede la condanna, parla la difesa che Insiste sul plagio, poi 1 giudici nella notte emettono la sentenza. Clemente Granata

Persone citate: Gelli, Licio Gelli, Raymond Foex