Garibaldi con Lincoln all'Opera di Roma nelle «Guerre» di Wilson sezione italiana

Garibaldi con Lincoln all'Opera di Roma nelle «Guerre» di Wilson! sezione italiana Incontro con l'autore dello spettacolo che andrà in scena il 23 diretto da Marcello Panni Garibaldi con Lincoln all'Opera di Roma nelle «Guerre» di Wilson! sezione italiana ROMA — Abraham Lincoln, Ercole, Garibaldi, Nino Blxio, Giasone e Giove si incontreranno sul palcoscenico dell'Opera nella -sezione italiana, di The Civll Wars, la storia universale realizzata da Bob Wilson con la partecipazione finanziaria di sei Paesi (Stati Uniti, Giappone, Italia, Olanda, Francia e Germania) e che a Los Angeles, alla vigilia delle Olimpiadi, verrà proposta nell'edizione integrale di nove ore. A Roma andrà in scena il 23 marzo la -parentesi italiana», patrocinata dal Teatro dell'Opera, di circa due ore (quattro quadri) composta su misura, per le esigenze del «profeta dell'avanguardia internazionale», da Philip Glass, che già collaborò con Wilson per Einstein on the Beach. La -sezione italiana», come la definisce Bob Wilson, nell'ambito dell'intera epopea rappresenta il finale: «Vedremo infatti 11 ritorno sulla Terra di Ercole accolto dalla musica della natura. Tuttavia sullo sfondo del bosco, dove è ambientato il finale, si intravedere una... navetta spaziale». A parte certi personaggi, come Garibaldi, la -parte italiana» è veramente italiana? «SI e no — precisa Wilson —. Per me gli italiani hanno qualcosa di speciale, soprattutto il merito di aver saputo ancorare la loro cultura alla natura. Tanto è vero che ho riservato alla «sezione italiana» 11 finale proprio per sottolineare 11 fatto che gli italiani non hanno mai perso di vista la natura. Inoltre c'è da considerare che le sei parti che costituiscono The Civil Wars potranno in futuro avere una loro vita indipendente ed essere rappresentate autonomamente come avviene adesso a Roma, e come è già avvenuto a Rotter- dam per la sezione olandese, a Parigi per quella francese e a Colonia per quella tedesca». // più autorevole interprete italiano di The Civll Wars è il maestro Marcello Panni: oltre a dirigere l'orchestra dell'Opera in occasione della -prima» romana, sarà sul podio di Los Angeles per l'esecuzione integrale di questo spettacolofiume di Bob Wilson: «Se non ci fossero problemi di budget potrebbe durare anche venti orel». «La musica della parte italiana di The Civil Wars—precisa Marcello Panni — è l'unica eseguita dal vivo ed è una vera e propria opera che Philip Glass ha scritto con 11 cronometro in mano tenendo presente la durata delle azioni previste per ciascun interprete e 11 tempo impiegato dal tecnici per i movimenti scenici». •E' comunque un'opera vera con echi che, seppur filtrati della cultura americana, si collegano alla lirica tradizionale, infatti abbiamo un'or- chestrr. sinfonica, un coro che canta "in buca", un piccolo coro di gospel singers che si esibisce in scena e cinque cantanti lirici nelle parti previste dal libretto (Lincoln, signora Lincoln, Ercole, Garibaldi e il generale Robert E. Lee)». «Le quattro parti dell'opera' italiana — aggiunge Panni — sono molto unitarie, seppur trattate a blocchi: la prima parte è più lirica, la seconda è un vero e proprio balletto, nella terza dominano i gospel slngers e il mezzo soprano e nel finale, per l'apoteosi di Ercole, vengono riassunti 1 terni precedenti». Se l'accoppiata WilsonGlass avesse realizzato «un lavoro teatrale con musiche di scena, come sono in prevalenza le altre parti di The Civll Wars, anziché una vera opera Urica», il Teatro dell'Opera non avrebbe potuto istituzionalmente contribuire al finanziamento di questo progetto multinazionale legato alla celebrazione olimpica (costerà oltre S milioni di dollari). L'evento di un'opera «inserita in un diverso teatro totale» avviene per merito di Bob Wilson nell'ambito di un kolossal che si compone di cinque atti, quindici scene, quattordici minicommedie e due interludi: Ernesto Baldo II compositore Philip Glass e il regista Bob Wilson