La casa del fanciullo è vuota di Angelo Conti

La casa del fanciullo è vuota Quartiere Lingotto, seconda tappa del viaggio del cronista La casa del fanciullo è vuota Una costruzione enorme, dotata di tutti i servizi, finita tre anni fa e non ancora utilizzata - Perché? «I genitori non vi mandano i bambini per paura dei drogati» - E' una delle contraddizioni di questa circoscrizione dove però «tutto sommato si vive ancora bene» 'Stelline non stellette» sta scritto con vernice nera sul muro scrostato del Centro per le tossicodipendenze di via Montevideo. Se lo slogan può strappare uh sorriso, ben più preoccupante appare «Il quartiere è In mano at tossici», vergato da una mano tremante pochi metri più in la, accanto a un gigantesco disegno, opera del partecipanti ad 'Estate Ragazzi». Slamo a 20 metri dalla sezione dei Vigili urbani, a 80 metri dalla scuola elementare Duca degli Abruzzi, a 150 dalla media Vico. Ci sono scivoli, altalene, panchine, persino una 'Casa del fanciullo», grandiosa costruzione finita tre anni fa e mal utilizzata. C'è tutto, mancano solo i bimbi: «Non ce li manda nessuno — spiega Raffaele Alberti, pensionato delle Ferrovie — perché il pericolo della droga è in aggua¬ to ad ogni angolo». Lo testimoniano le centinaia di siringhe sparse In ogni anfratto. Giancarlo Autino, responsabile del settore sport del quartiere; garantisce che la palazzina troverà presto una destinazione: «Abbiamo già preso contatti con un gruppo di scout». La rivendicano anche gli anziani che hanno costruito, 11 vicino, un campo di bocce: «A noi mancano persino l servizi: ci impegneremmo a tenere i locali in ordine». Ma c'è chi polemizza: «La storia della casa del fanciullo è Incredibile: l'hanno costruita quando già era stato deciso di' chiudere la scuola elementare vicina. E' stato un gigantesco 'spreco-. E' un aspetto del quartiere Lingotto 'dietro le quinte». La gente continua a guardare con un po' di apprensione 1 ragazzi che entrano nel cen¬ tro: «Andranno solo a curarsi — dice una panettlera — ma la loro presenza mette paura. Gli scippi, da queste parti, prima erano sconosciuti: adesso bisogna stare attenti. Anche i furti sulle auto parcheggiate intorno ai Mercati Generali sono in aumento». I carabinieri, soprattutto quelli della compagnia Mirafiori, hanno tamponato alca ni del tanti canali di smistamento dell'eroina, arrestando persone insospettabili, persino una maestrina. C'è chi chiede la chiusura di un paio di locali pubblici: «Ci sono bar dove è provato che si vende droga: perché non chiuderli?». E intanto c'è chi teme la nascita di una zona di verde attrezzato in via Rosario di Santa Fé: «Servirà ai bambini 0 ai tossicomani?-. Padre Leonardo Pennone, da 14 anni parroco di Santa Maria delle Rose — 000 fe- deli. 9000 famiglie, 5000 presenze alle funzioni domenicali — parla di un quartiere «tutto sommato sereno», anche se il problema della droga è grave. «Spesso sorprendiamo i tossicodipendenti addirittura sut gradini della chiesa». C'è un certo calo nel matrimoni: «L'anno passato ne abbiamo celebrati 62, dieci anni fa furono 126. E' aumentata la percentuale di chi preferisce sposarsi civilmente,». I dati del battesimi dimostrano che la natalità regge discretamente: -Nel 1983 abbiamo battezzato 168 bambini contro i 260 di dieci anni fa. Ma c'è un certo numero di coppie che rifiuta questo sacramento, quindi l nati sono un po' di più». Don Giovanni Allocco, 11 vlceparroco, lamenta la mancanza di un adeguato centro d'Incontro per 1 giovani: «Quello del Quartiere è utilizzato solo da vecchi. Il cinema Smeraldo, di via Tunisi, è chiuso da mesi per motivi misteriosi. / complessi e le cooperative teatrali della sona non hanno sbocchi. Cerchiamo di rimediare con l'oratorio, che accoglie 300 ragazzi al giorno». II dramma delle abitazioni è vivo anche qui: «£' difficilissimo trovare appartamenti in affitto, ma gli alloggi vuoti sono tanti: quando giriamo a benedire le case ne troviamo in media uno per condominio». Ma la vita di ogni giorno sembra scorrere tranquillamente: »Anche l prezzi — confida una massaia — non sono eccessivi: fanno da calmiere gli stand del Mercati Generali e l negozi dei grossisti. Non cambicrel questo quartiere con nessun altro». Angelo Conti Abb Abbandono e molla desolazione nello spia/7.0 della ex «Casa del fanciullo» invia IMontevideo

Persone citate: Giancarlo Autino, Giovanni Allocco, Leonardo Pennone, Raffaele Alberti