Il folle di Roma: «Volevo uccidere tutti ma davanti ai bimbi non ce l'ho fatta »

Il folle di Roma: «Volevo uccidere tutti ma davanti ai bimbi non ce l'ho latta » Il giorno dopo le sei ore di terrore nella scuola media Ignazio Silone Il folle di Roma: «Volevo uccidere tutti ma davanti ai bimbi non ce l'ho latta » «Quelle facce mi hanno bloccato» - «Da allora ebbi solo panico» - Quattro anni fa tentò il suicidio Il problema della sicurezza delle scolaresche - Medaglia d'oro alla memoria del bidello assassinato ROMA — mSono entrato nella scuola deciso a fare una strage e poi morire ucciso dalla polizia. Ho sparato al portiere deliberatamente: era lontano, seduto sulla sua scrivania. Ma quando mi sono trovato davanti i bambini e llnsegnante di quella classe, quando II ho visti proprio davanti a me, non sono stato più capace di fare nulla. Andavo e venivo, sul pianerottolo, e mi sentivo svuotato, completamente. Come un blocco, non sapevo plU come comportarmi» . Il giorno dopo le sei ore di terrore nella media «Ignazio Silone.., Maurizio Nobile cerca di spiegare a se stesso e al sostituto procuratore Margherita Oerunda perché ha ucciso un uomo e sequestrato 19 alunni, minacciando di sterminarli. E' •depresso in modo totale, ma lucido», come racconterà uscendo da Regina Ooell 11 suo avvocato, Titta Mazzuca, e parla a voce bassa, lentamente. Racconta di aver tentato il suicidio nel 1980, tagliandosi le vene; uno psicologo lo visitò, gli prescrisse delle cure che però lui non segui, o non ebbero effetto. Pece vari lavori, ma tutti di fatica, e 11 abbandonò ritenendoli inadeguati: « Ho il diploma di perito chimico». Nessun amico, nessuna ragazza, e •un'enorme angoscia dentro». Spiega al maglstratro con terminologia spesso appropriata: «A'on vedevo che una sola via d'uscita, aggredire. Uccidere o uccidermi. Non c'era altra soluzione». Cosi andò nella scuola per sterminare quanti poteva, con le 90 cartucce che s'era portato appresso. •I bambini, le loro facce... da allora ebbi solo panico, o totale indifferenza per quello che stava succedendo». Anche adesso non pare rendersi conto, dice l'avvocato Mazzuca, di quanto è successo. Nelle tre. ore di interrogatorio non ha speso una sola parola per pentirsi di aver ucciso. Quel che resta da conoscere dovrà indagarlo lo psichiatra Incaricato ieri di compiere una perizia su Maurizio Nobile. Il segreto della sua follia nascosta, e forse gelosamente celata dalla famiglia, dev'essere dietro questa porta al plano terra che da martedì pomeriggio è rimasta chiusa: i genitori di Nobile — padre tecnico radiologo, madre casalinga — non sono più rincasati e tutti sono convinti che adesso venderanno l'appartamento, per andare altrove, dove nessuno sappia o ricordi. E tuttavia Nobile «non è affetto da turbe psichiche», aveva certificato la sua Usi un anno fa, al termine di una di quelle visite spesso frettolose e condotte dal medico generico. Nessun carico pendente, il «nulla osta» del commissariato di Vittoria in provincia di Ragusa, suo paese d'origine: cosi aveva ottenuto 11 porto d'armi e aveva acquistato, 11 24 aprile 1983, il fucile «Mossberg» con 11 quale si esercitava al tiro al bersaglio nel campi, fin quando l'ha usato per assassinare Ernesto Chiovlni, 11 portiere della «Ignazio SiIone». Chiovlni aveva penato u.na Vita per diventare, dà; bidielto,, portiere, e averecosì un altòèglo comunale: la casetta bianca, a ridosso della scuola, al cui ingresso Ieri mattina la preside e una bambina hanno deposto due mazzi di fiori. Finalmente, a settembre, ottenne 11 posto e la casa, dove abitava con la moglie e due dei quattro figli, disoccupati. Si Uberò cosi dell'incubo dello sfratto — ricorda Salvatore Malerba, assessore comunale alla Scuola, che l'aveva conosciuto ventanni fa nella sezione del psi all'Esqullino — ma rimasero altri problemi: l'asma che lo tormentava da anni, e da ultimo la moglie aveva accusato scompensi cardiaci, che adesso inducono 1 medici a temere per la sua vita. La donna è ricoverata in ospedale, non sa ancoraché il "txuim^^BKnsto. ' , 'Su''proposta del ministrò| Franca Falcuccl, Pertinl ha deciso di assegnare alla memoria di Ernesto Chiovlni la medaglia d'oro per 1 benemeriti della scuola. A dargli l'ultimo saluto, stamane alle 11 nella chiesa di Santa Blbblana, ci sarà tutta la «Ignazio Silone». La sua morte, e quelle sei ore di terrore, ripropongono ora il problema della sicurezza delle scolaresche. Ma almeno a Roma non è possibile affidare la sorveglianza esterna a «vigilantes», unica soluzione che appare possibile per tutelare con certezza assoluta gli alunni: per le casse del Comune, i «vigilantes» rappresentano una spesa insostenibile, afferma l'assessore Malerba. »**"jai ^Mftlélpa^ft^lHri&idi 's'timònt ocSl resa dì Nobile. Su come sia --IHMMUWlH' andata, le versioni divergono. Il sindaco Ugo Vetere ne ha raccontato assegnandosi la parte dell'uomo della provvidenza, artefice dell'intervento risolutore. E Ieri è intervenuta penino la segreteria del pel, attraverso Achille Occhetto, per contestare a GR2 e TG2 di non aver dato 11 giusto rilievo al comportamento del sindaco, pe|; «miopia, cecità e grettezza' morale». Tre giornalisti Rai hanno risposto con una querela. Chi ha ragione? •£' una questione su cui non voglio pronunciarmi», risponde imbarazzato Malerba. E 11 commissariato Detroit: «Quando mi hanno riferito le dichiarazioni del sindaco io e tanti attriti siamo chiesti: utdo Rampoldi Roma. Un gruppo di studenti depongono un mazzo di fiori sulla scrivania di Krncsto Chiovini, il bidello ucciso da Maurizio Nobile nel tentativo di impedirgli l'ingresso nella scuola (Tclcfoto)

Luoghi citati: Detroit, Ragusa, Roma