L'atleta Meyfarth posa nuda per lo «scultore di Hitler»

L'atleta Meyfarth posa nuda per lo «scultore di Hitler» Arno Breker, 84 anni, è sempre al centro di polemiche L'atleta Meyfarth posa nuda per lo «scultore di Hitler» HONN — La ex primatista mondiale di salto in alto, la ventisettenne Ulrike Meyfarth, ha posato nuda per lo scultore Arno Broker, l'artista più famoso del Terzo Reich. . L'atleta ha dichiarato di averlo fatto «in nome dell'arte». «Breker mi ha dello che il corpo femminile è sacro e deve essere immortalalo». Ha aggiuntò che Breker è per lei il più grande scultore del nostro tempo. L'atleta tedesco-occidentale è, con la sovietica llykova, in lizza per il titolo olimpico. Tra le opere di Arno Broker si ricordano le statue monumentali che ornavano lo stadio olimpico di Berlino, lo stesso che accolse i Giochi del 1936. Lo scultore, che oggi ha 84 anni, è stato al centro in questi atmi di roventi polemiche. Artista prediletto di Hitler e di Cìocbbels fu il rappresentante più celebrato, negli anni del nazismo, dell'espressione verista sostenuta dai canoni del regime contro l'arte «decadente». La sua rappresentazione del corpo umano, ispirata, secondo i gerarchi del Terzo Reich, ai principi della «razza supcriore ariana» non gli è stata mai perdonata dalla cultura ufficiale antifascista. Per la verità molti personaggi della cultura, e della politicai l'hanno personalmente apprezzato come artista anche dopo la guerra. Di Breker sono noti busti di Cocteau come di Adcnaucr. Ma quando lo «scultore di Hitler» volle presentarsi a Parigi nel 1981 nell'ambito d'una grossa mostra dedicata all'arte a Parigi dal '37 al '47 molti francesi insorsero e ricordarono un'altra sua mostra, imposta nel '42 dagli occupanti nazisti. Lo stesso Breker non volle farsi coinvolgere nelle polemiche e rinunciò a partecipare all'esposizione. Anche in Germania, d'altronde, l'artista ha molti accaniti oppositori tra le vittime (o i loro eredi) del nazismo. Conscia, di queste polemiche, quando si è saputo che aveva posato nuda come modella di Breker, Ulrike Meyfarth si è affrettata a dichiarare: «Lo io the Arno Breker ha molti nemi ci che gli rimproverano il suo passato nazista, ma egli ha spesso aiutalo gli ebrei durante la guerra, a rischio della sua vita». E questa è una tesi che sostengono quanti credono comunque nella validità dell'opera di Breker, e che ritengono inoltre che non fu mai lui a sollecitare i favori del regime nazista, verso il quale, dicono sempre i suoi estimatori, mostrò spesso ostilità e fred dezza, coperte dai suoi alti protettori. e. st.

Luoghi citati: Berlino, Germania, Parigi