Luci della ribalta su Cernenko di Fabio Galvano

Luci della ribalta su Cernenko A un mese dall'elezione, il segretario generale del pcus manifesta inattesi segni di mobilità e di dinamismo Luci della ribalta su Cernenko DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Non si può dire che Konstantin Cernenko abbia «lustrato* le vetrine di Mosca, come aveva fatto Andropov nelle primissime settimane del suo regno al fine, forse, Ili accattivarsi 11 consenso di un pubblico molto sensibile al deficit alimentare; è certo, però, che anche stavolta qualcosa è cambiato nel volto di una Mosca Intorpidita dal grande freddo. Può trattarsi solo di un'impressione, ma a un mese dalla sua nomina (13 febbraio) par di vedere più gente nelle vie, dove con estrema rapidità sono stati rimossi tutti o quasi tutti 1 cartelloni con gli slogan andropoviani: si direbbe quasi phe, nella sua inevitabile riperca iniziale di consensi, Cernenko abbia rilassato talune norme con le quali il suo predecessore aveva cercato di ridurre l'assenteismo nelle fabbriche e negli uffici; anche se poi, in quella stessa ricerca di consensi, 11 nuovo segretario generale dà inattesi segnali di mobilita e di dinamismo, predica una riuscita 'linea andropovlana di «ordine ed efficienza», forse addirittura accentuandola. " I megaritratti di Cernenko 'non sono ancora comparsi, a Mosca o nelle altre città, se non alla miriade di comizi 'elettorali delle scorse settl'mane. Ma noi. ovrebbero tardare molto: In quella stessa ricerca di consenso, 11 nuovo leader sovietico deve anzitutto farsi conoscere da una Russia sostanzialmente poco -sensibile a ciò che accade ai vertici e che non riconosce in -lui — come non aveva Inizialmente riconosciuto in Andro•pov — un leader carismatico. Nella ricerca di un'immagine •pubblica il nuovo segretario generale si è finora adoperato 'Sfruttando ogni occasione. In un susseguirsi a ritmo quasi frenetico di discorsi (regolarmente convogliati dai megafoni della tv e dei giornali di Stato) e di impegni pubblici — ultimo l'incontro con il leader della Spd tedesca Vogel — tanto più accattivanti dopo 1 sei lunghi mesi del silenzio andropoviano. L'orso scopre la pubblicità. ) A differenza di Andropov, Cernenko non pare un cultore del .low profile», di una sorta di mimetizzazione nell'ambiente che lo circonda I primi segnali, anzi, sembrano indicare un uomo che è si a tratti Impacciato, come quando ricevette i visitatori stranieri dopo 1 funerali di Breznev o come è apparso l'altra domenica sotto 1 riflettori della tv che registravano 11 suo voto per il Soviet Supremo in un seggio elettorale moscovita, ma che proprio per quella mancanza di scioltezza — dovuta forse ai 72 anni, oppure all'incerta salute, sicuramente anche al carattere—sfrutta al massimo gli aspetti più plateali che gli concede l'apparato del potere. Chiunque abbia vissuto a Mosca 1 quindici mesi di Andropov, per esempio, può notare un improvviso rifiorire, nelle vie della città, delle gigantesche ZÌI nere con faro rosso e scorta di polizia che sfrecciano davanti al miliziani pronti a bloccare il resto del traffico e felici di mettersi sull'attenti. Il suo stesso desiderio di votare alla presenza dei corrispondenti stranieri, lnforma'ti dal ministero degli Esteri del luogo dell'appuntamento con l'urna, ricalca una vecchia tradizione brezneviana. Dopo tutto Cernenko, che per lunghi anni era stato braccio destro, consigliere e confidente di Leonia Ilich, ha avuto modo di imparare a fondo certe lezioni: non a caso già si parla a Mosca di un nascente, culto della personalità, che per un leader al suo primo mese in carica è forse un primato. Se davvero egli sarà — vuoi per l'età, vuoi per la salute — un altro segretario generale di transizione, un «papa Luciani» del Cremlino, la nascita di tale culto fin dalle prime fasi del suo regno non dovrebbe allarmare gli altri potenti del Cremlino. Ed essi, di fatto, sembrano contribuirvi a piene mani. E' difficilmente ripetibile l'exploit di Oejdar Aliev, che quando era ancora primo segretario del partito in Azerbajdzhan riuscì a nominare Breznev, in un discorso, ben 133 volte. Ma qualcuno ci prova. I discorsi pronunciati nelle scorse settimane dal leader sovietici, nel quadro della scontatlsslma «campagna elettorale» che ha portato all'unanime e Incontrastata elezione (99,9 per cento dei voti) di tutti 1 1500 candidati al Soviet Supremo tranne uno (ma perché era morto alla vigilia del voto), sono stati quasi tutti un fiorire di elogi e di lodi per il nuovo segretario generale, attorno alla cui figura e alla cui opera si è concentrato tutto l'apparato del pcus. Con Andropov, pochissimo citato dagli altri nelle prime settimane, 1 riferimenti alla sua guida .saggia e illuminato» erano emersi soltanto all'inizio di quest'anno, in quella che retrospettivamente appare come una campagna orchestrata dal Cremlino per convincere l'opinione pubblica — interna ed esterna —che l'ormai morente leader sovietico teneva saldamente In mano le redini del potere: con Cernenko si sprecano già ora espressioni di una piaggeria senza limiti Vlktor Grishin, capo del partito di Mosca, lo ha nominato 26 volte nel suo discorso riferendosi, in termini laudatori, alle qualità della sua leadership: .Vero figlio della nostra nazione', lo ha chiamato, ma anche «un instancabile marxista-leninista che combatte indefessamente per la pace e per il comunismo: Petr De miche v gli ha fatto eco parlando di «un grande leader fedele senea limiti al principi del marxismo: E poi, ad uno ad uno, anche 1 suol presunti avversàri nella corsa alla successione di Andropov, tutti hanno lodato quell'Uomo .meritevole-, esprimendo soddisfazione che la leadership fosse ora in mani «cosi capaci». Tutte parole — «saggio-, .autorevole; .intelligente; .conoscitore» —che mal, nella lunga e oscura carriera di apparatchik di Konstantin Cernenko, svoltasi per lo più all'ombra di Leonld Breznev, erano state usate per lui. Ordini superiori? A quando, allora, i megaritratti nelle vie di Mosca, sulla falsariga della tradizione brezneviana? Oli scaffali delle librerie già si piegano sotto il peso delle sue opere. .Instancabile-, l'aveva descritto Breznev lodandone .l'approccio audace e creativo» di fronte ai problemi del partito; e instancabile Cernenko è davvero apparso In questo primo mese, nonostante l'asma e l'enfisema polmonare di cui soffre e che trasformano 1 suol discorsi in ansimanti e sofferte maratone; «é vecchio-, osservano 1 moscoviti rivelando 1 loro interrogativi su una leadership sempre più anziana ma anche, forse, una punta di delusione. Ed é quella l'atmosfera e la sensazione che Cernenko deve cercare di sconfiggere. Non amerà f riflettori e le telecamere, ma è costretto a servirsene per proiettare di sé un'immagine finora Inesistente. Anche la famiglia può servire al gioco. Del leader sovietici — Andropov escluso, la cui moglie Tatjana sarebbe comparsa solo dopo la sua morte (il figlio Igor è un noto diplomatico e la figlia Irina un critico musicale) — Cernenko è quello di cui, sul piano privato, meno si conosceva. Eppure si ha ora l'Impressione che, sia pure con la cautela tipica del sovietici in queste cose, anche la famiglia—o una parte di essa — sia gradualmente trascinata nella lotta per la popolarità. Prendiamo la moglie, Anna Dmi-, trlevna: di lei si sapeva 11 nome sulla base di un discorso pronunciato cinque anni fa dal leader bulgaro Zhlvkov, e basta. Ma nel giro di tre giorni è poi comparsa due volte: domenica 4 marzo, alle elezioni, accompagnando il marito a deporre la scheda nell'urna (un tratto anche questo breznevlano: cosi Leonld Ilich aveva fatto conoscere sua moglie Vlktorlja); e il martedì seguente, quando ha fatto gli onori di casa al consueto ricevimento per le mogli degli ambasciatori in occasione della Giornata della donna (e in quell'occasione sono ricomparse, per la prima volta nel sedici mesi dalla morte di Breznev, sua moglie Vlktorlja eia figlia Oalina). La figlia di Cernenko, Elena Konstantlnovna, lavora agli archivi dell'Istituto di marxismo-leninismo. Guarda caso, è emersa dall'ombra pochi giorni dopo la nomina del padre, pubblicando'sulla frauda —11 suo esordio sulla carta stampata — un saggio sul rivoluzionario Makslmlllan Savelev. Il figlio (o 1 figli) restano invece nell'ombra, ma c'è da supporre che proprio le necessità d'immagine del padre li costringeranno in tempi brevi a completare il quadro familiare. Vladimir Konstantinovlch, si dice, è funzionarlo del Qosklnò, l'Ente di Stato per 11 cinema. Ma si dice anche che ci sia un Albert, forse nato da un precedente matrimonio (del quale ovviamente non si ha conferma), 11 quale sarebbe a capo dell'ufficio propaganda del pcus nella città siberiana di Tomsk. Certo è, da questo suo primo scorcio alla guida dell'Ur-. ss, che Cernenko sta cercando di proiettare di sé un'immagine ben diversa da quella nota al suol collaboratori. E forse ci riesce. Il Cancelliere tedesco Helmut Kohl, che lo ha incontrato dopo 1 funerali di Andropov, lo ha definito .allegro e aperto »,il vicepresidente americano Bush .gentile-, l'Industriale americano Hammer .umano». Arkadlj Shevchenko, ex collaboratore di Oromyko e vicesegretario generale dell'Onu rifugiatosi In Occidente nel 1978, lo ricorda invece come un uomo «rude, autoritario, arrogante, dittatoriale., ma anjhe «opaco al punto che non si racconta vano neppure aneddoti o barzellette su di lui; taciturno ma «con la tendenza a interrompere gli altri; In grado di «ispirare soggezione nei subordinati., .pragmatico ma sprovvisto di un intelletto brillante»; in ogni caso .del tutto privo di senso dell'umo¬ rismo. Fabio Galvano

Luoghi citati: Mosca, Russia