Arte francese: la prova dei nove

Artefrancese: la prova dei nove QUADRI E SCULTURE D'OGGI IN MOSTRA A TORINO Artefrancese: la prova dei nove TORINO — Che cosa fan-' no, oggi, gli artisti francesi? Una volta erano le Biennali di Venezia a dare, In qualche modo, una risposta. Con l'andazzo che hanno preso anche tali rassegne, è però poco probabile che, attualmente, si possano trarne ancora informazioni di questo tipo. Vien dunque a buon punto la mostra Individualités: Artisti francesi d'oggi, aperta fino al 15 aprile alla Mole Antonelllana, curata da Oenevlève Bréerette e organizzata dall'assessorato comunale per la Cultura di Torino. Un'esposizione che ha avuto l'appoggio del ministeri degli Esteri e per 1 Beni Culturali, del Ministèro des Rélat ions Extérleures, dell'Àssoclatlon Prancalse d'Action Artlstique e del torinese Centro Culturale Franco-Italiano. Nove protagonisti: giovani, ma già, ben considerati dalla criticar Hanno dal quaranta ai quarantott'annl e non appartengono a una determinata «corrente». La scelta — precisa l'ordinatrice — «non vuole essere un campionario' di tutte te possibilità detta creazione artistica contemporanea in Francia^, anche se può forse riflettere meglio «uno attuazione che attualmente è più favorevole al manifestarsi dell-individualltà che non all'affermaeione di un particolare fronte linguistico: per quella che s'è detta la «tradizione del nuovo». Intesa però come esperienza Individuale più che come una società In nome collettivo. Alcuni vengono dalle file del «Nuovo Realismo». Con Yves Klein e Arman, Raysse ne era stato, anzi, uno dei promotori. Ma le sue Labbra di donna, ridlsegnate un tempo dalla rossa luce d'una lampada tubolare, appartengono ormai a un passato cui, anche a volerlo, sarebbe -Impossibile tornare. Forse per questo è stato tra 1 primi a riprendere colori e pennelli vagheggiando, con una sorta di nuova Arcadia, «uno felicità da conquistare, e per niente conquistata». Assume quindi un emblematico valore autobiografico quella figura che, come una specie di Autoritratto, ha 1 piedi costituiti da un mezzo palo di scarpe vere (come relìquia del «nuovo realismo»), e 11 corpo dipinto per significare 11 ritorno alla pittura. Un ritorno tentato, ma non compiuto: come 11 tratto di avambraccio lasciato privo di colore. Poche opere bastano per riassumere alcune vicende individuali. Jan Voss, attraverso l'esperienza «grezza» del fumetto, ma sotto 11 duplice Influsso di Dubuffet e di Twombly, conserva 11 senso narrativo del segno come scrittura graffila per ricuperare Infine la pittura anche come colore. Jacquqt, che ài tempi del «nuovo realismo» aveva riletto le 'opere del maestri — Manet, Ingres, Delacrolx — attraverso 1 retini Ingranditi delle riproduzioni fotomeccaniche (il «mec/ art») ha finito col trascrivere sulla tela un'immagine della Terra ripresa dagli astronauti della Nasa nel 1969, all'ora della prima colazione. Micro e macrocosmo son cosi coinvolti nella ri-creazione pittorica del suo mondo. ni-giocattolo (servendosi di pezzi di cartone o di sughero, gusci di noci e spaghi) e 11 fotografa per ingigantirli: ed è come se li traesse dalla camera buia dell'Inconscio, I coniugi Poirler, reduci dal pensionato di Villa Medici a Roma, ne hanno memorizzato 1 temi archeologici — Giove, 1 Giganti, la Gorgone — sino a vedervi una metafora cui offrono lo specchio di un'acqua nera capace di dare il senso di un nuovo turbamento. E' chiaro a questo puntò come, fors'anche piti del loro colleghl pittori, gli scultori scelti sembrano radicallzzare lo spirito d'una ricerca visiva .contemporanea. -Tra B. Pagès, 11 polimaterico, che sovrappone a blocchi 1 tuoi colorati elementi-materiali con lo spirito d'un operatore selvaggio e sofisticato Insieme, e J.P. Raynaud, l'ascetico Introverso che su ogni sua. stele dall'immacolata plastrellatura, casa senza finestre, ha voluto deporre una foglia vera un segno minimo di autentl ca vita. Espressione di un'Inquieta nostalgia? Angelo Dragone Jean-Pierre Raynaud: «Steli» (ceramica e foglia, 1981) tra le opere esposte a Torino

Persone citate: Angelo Dragone Jean, Dubuffet, Gorgone, Ingres, Manet, Pierre Raynaud, Raynaud, Twombly, Voss, Yves Klein

Luoghi citati: Francia, Roma, Torino