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Caro vecchio rock con Burdon e Lee Caro vecchio rock con Burdon e Lee Tornano a ondate in Italia i vecchi rampanti leoni del rockblues bianco, la gloriosa scuola inglese maltrattata in patria ma ancora profondamente amata nelle aree mediterranee. Il loro genere musicale ha prima sprovincializzato e poi colonizzato i nostri suoni, e riesce davvero difficile, nonostante il loro tempo sia passato, non rendere omaggio questa settimana ad Eric Burdon e ad Alvin Lee, die hanno sul petto tante medaglie conquistate sul campo di una musica die giovane non è più. Dal lontanissimo 1961, quando cominciò, Eric Burdon ha percorso tutta la parabola dello starsystem, ma i suoi concerti continuano ad essere tiraticsimi e travolgenti. Ne ha passate di tutti l colori, buona ultima l'avventura del revival che ha riportato nelle hitparades inglesi, nel 1982, The house of the rising sun, il pezzo con gli Animals che conquistò ti mondo. Sulla scia di quel rilancio, ha fatto l'anno scorso un disco con il suo vecchio gruppo, Ark, ed era 'impressionante non solo la loro foto di famiglia in copertina, ma la stancliezza di alcuni brani, quel pop-rock die non era il loro. Solo Eric s'è salvato, che lui — con la voce che ha — si salva sempre. Ora, in tournée, è circondato da altri artisti: il debutto, dopo la data di ieri annullata al Palasport di Mestre, avverrà stasera a Bologna. Il 12 sarà a Roma, il 13 a Firenze ed il 14 marzo a Milano. A differenza di Burdon, Alvin Lee in Italia ci viene quasi tutti gli anni, scegliendo accuratamente piazze di volta in volta diverse. Ancor più spaesato di Burdon rispetto ai capricci del mercato, non incide dischi da quattro anni, come un eroe romantico e solitario continua l'attività al di qua e al di là dell'oceano, proponendo il rock furioso di I'm going home che lo immortalò nel film Woodstock con i suoi Ten years after, e il blues accattivante di cui- è maestro. Stasera Alvin Lee suona a Nocera, domani a Catania, il 17 a Genova, il 19 a Milano e il20aThiene. m. v.