Può licenziare e ridurre i salari l'azienda americana in difficoltà

Può licenziare e ridurre i salari l'azienda americana in difficoltà Può licenziare e ridurre i salari l'azienda americana in difficoltà L'impresa ha facoltà di abrogare i contratti solo ricorrendo al «tribunale del dissesto» - Dure reazioni di Owén Bieber, successore di Fraser alla segreteria degli operai dell'auto -11 caso della General Motors DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il colpo al sindacati è grave, e 11 mondo del lavoro si chiede se non segnali un'offensiva del governo Reagan per distruggerli. Alcuni giorni fa, per cinque voti a quattro, i nove giudici della Corte Costituzionale hanno decretato quanto segue. Un'azienda in difficoltà economiche che si rivolga al tribunale dei dissesti invocandone l'art. 11 sulla ristrutturazione, ha la facoltà di abrogare unilateralmente 1 contratti di lavoro stipulati. Non ha bisogno di attendere il processo, né tantomeno la sentenza che per altro — se contrari — potrebbero ripristinare i contratti stessi. Il decreto della Corte Costituzionale non è il solo colpo sferrato ai sindacati. La General Motors, la più grande casa automobilistica del mondo, ne ha portato un altro, anticipando la piattaforma negoziale della prossima estate per il rinnovo del contratto. Grosso modo, essa contempla una riduzione del 25% della manodopera nel triennio venturo e l'eliminazione permanente della scala mobile in cambio di una partecipazione agli utili. 11 governo Reagan, che ha invano ostacolato la Corte Costituzionale, smentisce seccamente di essere impegnato in una mortale offensiva contro i sindacati. Ma nessuno dimentica il gesto di forza del Presidente nell'estate '81, quando licenziò in blocco i controllori di volo, tutti dipendenti pubblici, appena entrati in sciopero. Nessuno ignora, inoltre, che negli ultimi due anni egli ha ridotto l'inflazione, al 3% tagliando drasticamente il costo del lavoro. »La realta», dice Owen Bieber, il segretario generale degli operai dell'auto, «è che Reagan ci sta togliendo qualsiasi potere contrattuale. Il Presidente attua una ridistribuzione forzata delle ri¬ sorse a nostro scapito». Bieber, che l'anno scorso ha sostituito il prestigioso Douglas Fraser, si riferisce al regime di alti tassi di interesse e di congelamento dei finanziamenti pubblici che ha costretto i capitali a Investire nei settori più redditizi, mettendo in pericolo quelli maturi, e facendo chiudere quelli decotti. In omaggio alle leggi del mercato, il capo di Stato americano viene gradatamente distruggendo il new deal di Roosevelt nel suoi aspetti assistenzlallstl. Drammatico dal punto di vista sindacale minaccia di essere l'impatto del diktat della Corte Suprema. Per ricorrere al tribunale del dissesto basta che un'azienda abbia il "bilancio in deficit, non occorre che rischi la bancarotta. Nella ristrutturazione, abrogando il contratto di lavoro, essa può non solo ridur¬ re 1 salari, ma anche licenziare in parte i dipendenti. La ristrutturazione, inoltre, può eliminare virtualmente il sindacato. Questo pericolo è vivo perché nella legislazione del lavoro americana la nascita e la morte degli organismi sindacali dipendono esclusivamente dal rapporto di fòrze nella particolare fabbrica o nel particolare ufficio. «Anche 11 tribunale del dissesto è una figura anomala», protesta Owen Bieber, «esso non contempla infatti la sostituzione della direzione dell'azienda, ma le permette,di restare in carica, e la protegge anche dagli attacchi esterni, per esempio la richiesta di risarcimento danni, fino a processo ultimato». «La Corte Costituzionale sta attentando alla sovranità del sindacati», ha concluso Bieber, che ha pertanto chiesto e ottenuto dalla propria confederazione generale una protesta nel confronti del governo. La prima applicazione del diktat della Corte Suprema si avrà probabilmente nella vertenza della Continental Airlines, una delle grandi compagnie di linea degli Stati Uniti, e in quella della Wil¬ son Foods, una delle massime società di cibi in scatola e di insaccati. La Continental e la Wilson hanno chiuso 1 battenti qualche mese fa, ma intendono riaprirli, purché riescano a dimezzare il personale'e a tagliare i costi del 3035%. Mentre hanno dovuto attendere sinora il responso del tribunale del dissesti, saranno adesso libere di agire. Perlomeno, la compagnia aerea intende riprendere il servizio quanto prima. Owen Bieber teme, tuttavia, innanzitutto 1 negoziati per li rinnovo del contratto nazionale di lavoro con la General Motors. Cinque anni fa, il colosso mondiale dell'auto, aveva una manodopera di 500 mila uomini. L'anno scorso è riuscita a ridurla a 380 mila. Per 186 vuole scen dcrc sotto 1300 mila. Ennio Carette

Persone citate: Bieber, Douglas Fraser, Ennio Carette, Fraser, Owen Bieber, Roosevelt

Luoghi citati: New York, Stati Uniti