La crociera da favola era una truffa

La crociera da favola era una truffa Siracusa, imbrogliati 130 amanti del mare, scomparsi gli organizzatori La crociera da favola era una truffa Un viaggio da 50 milioni per quindici giorni sulla «nave dei Vip» - Il transatlantico era una carretta - NOSTRO SERVIZIO SIRACUSA — -Sognate crociere da favola nei mari più azzurri del mondo? Cinquanta milioni e sarete accontentati: avrete una cabina di lusso, per quindici giorni l'anno, a bordo della Samantha, la nave dei Vip-, Dietro a quest'offerta, pubblicizzata tre anni fa con inserzioni sul giornali e centinaia di dépliant in carta patinata, si nascondeva un «bidone» clamoroso che ha avuto come vittime 130 danarosi amanti del mare affascinati dalla prospettiva di diventare, anche se soltanto per qualche settimana l'anno, comproprietari di un transatlantico sul quale, a quanto pare, aveva più volte trascorso le vacanze perfino la principessa Margarctha di Svezia. Samantha, invece, pur con un luminoso passato di «signora del mare» alle spalle, era una carretta semiaffondata e gli organizzatori della compravendita, il commercialista napoletano Lucio Jaccartno e una coppia di pa¬ lermitani, Domenico e Annamaria Stabile, sono scomparsi dalla circolazione; a tutti e tre. il dottor Dolcino Favi, sostituto procuratore della Repubblica a Siracusa, la città dove risiedono buona parte dei soci dell'affare (tutti imprenditori e noti professionisti), vorrebbe chiedere chiarimenti sul destino dei soldi (circa cinque miliardi) raccolti per l'acquisto della nave. La vicenda, ancora lontana dall'essere chiarita, ha inizio con la costituzione, a Napoli, da parte di Jaccarino e del coniugi Stabile, di una società, la Multishlp: venti milioni di capitale sociale, un'immagine di sicura élite illustrata attraverso sapienti campagne promozionali: per diventare proprietari di una cabina a bordo della famosa Samantha, occorreva far parte di un club, esclusivo, il Cruising Club (mezzo milione d'iscrizione, più una quota mensile di cinquemila lire); mete delle crociere estive Sarebbero stati 1 Caraibl. I Mari del Sud. le intramontabili Se¬ ychelles. Come resistere a un'offerta cosi allettante che. fra l'altro, sembrava presentare indubbi vantaggi di carattere economico, visto che in inverno la nave sarebbe stata affittata a un'altra società, la Starm? Cosi, avvicinati da intraprendenti agenti della Multishlp. caddero nella rete di Jaccarino e compagni, commercianti e Industriali, avvocati e medici, palazzinari e possidenti in cerca d'investimenti sicuri, Il loro sogno durò, però, solo qualche mese. Alla prima assemblea dei soci, elle si tenne a La Spezia, dove era ancorata la nave, nel giugno del 1983, i tanti punti oscuri dell'operazione vennero — è proprio 11 caso di dirlo — a galla. La Samantha, assalita dalla ruggine e dalla vecchiaia, era stata recuperata in un porto greco, quando era in procinto di affondare, e rimorchiata in Italia. Per restaurarla e farla navigare serviva molto più dei cinque miliardi raccolti Attorno alla Multishlp, inoltre, gravitavano una serie di società fantasma che insospettirono i soci, 1 quali, dopo polemiche e discussioni, decisero di affiancarsi nell'amministrazione a Lucio Jaccarino. Nel momento in cui si toglie il coperchio alla pentola, escono fuori irregolarità a non finire: contabilità inesistente, debiti, milioni registrati come voci attive ma scomparsi dalla circolazione. n. a. mente ispirato alla celebre opera di Mirone, possa essere trasferito a Roma e 11 rimanere. Dalla capitale infatti è stata richiesta la statua, un marmo di origine romana alto un metro e 54 centimetri ritrovato nel 1781 a Palombara. una villa del Lancellottl, per esporla in una mostra europea del folclore, turismo e artigianato, organizzata a Castel Sant'Angelo dal 23 al 30 marzo. Il timore che si ha a Firenze è che il doppio trasferimento tra il capoluogo toscano e Roma possa indurre i competenti organi tecnici a fermare nella capitale il discobolo per non correre eccessivi rischi per la sua integrità. ' Il discobolo fa parte delle circa 200 opere d'arte trafugate dai nazisti durante la seconda guerra mondiale che lo scomparso ministro Rodolfo Siviero ha recuperato in anni di lavoro. La statua ne è forse il capolavoro più celebre.

Persone citate: Annamaria Stabile, Dolcino Favi, Jaccarino, Lucio Jaccarino, Mirone, Rodolfo Siviero