Fuoco in un magazzino Olivetti i danni sfiorano i dieci miliardi
Fuoco in un magazzino Olivetti i danni sfiorano i dieci miliardi A San Bernardo di Ivrea, si è lottato tutto il giorno contro le fiamme Fuoco in un magazzino Olivetti i danni sfiorano i dieci miliardi Distrutto tutto il materiale stoccato in 8 mila metri quadrati - Si esclude il dolo - Autorespiratori per entrare nel locale invaso dal fumo della plastica degli imballaggi Poco dopo le 10 di ieri un violento incendio è divampato negli stabilimenti Ope (Olivetti Perlpheral Equlpement) una consociata del Gruppo Olivetti di Ivrea che opera nel settore delle unità periferiche. Le fiamme si sono sviluppate all'interno del magazzino, un fabbricato di circa 8 mila metri quadrati situato nel comprensorio Industriale di San Bernardo alla periferia di Ivrea sulla strada per Caluso. Il magazzino è andato completamente distrutto: dal primi accertamenti e secondo una nota aziendale è da escludere l'origine dolosa. Nessun danno al dipendenti, una cinquantina In tutto, che in quel momento lavoravano nel capannone adibito ad ufficio-magazzino di materiali e manufatti in arrivo e in partenza. I danni sono ingenti; si parla di una decina di miliardi. Nel magazzino erano stipati un numero consistente di apparecchiature elettroniche pronte per la consegna e di componenti che avrebbero dovuto essere utilizzati dal reparti di produzione. Non è escluso che alcune lavorazioni Interne subiscano un rallentamento. I servizi aziendali antincendio sono intervenuti con prontezza senza tuttavia riuscire a bloccare le fiamme che si sono propagate con rapidità, favorite dalla natura di gran parte del materiale custodito nel magazzino (po- llstlrolo ed altri laminati plastici per l'imballaggio). Sono accorse una decina di squadre di vigili del fuoco di Ivrea, Torino, Rlvarolo e Castellamonte, coordinate dal comandante ing. Marmi; per poter entrare nel magazzino i pompieri hanno dovuto usare maschere antigas e bombole di ossigeno a causa del denso fumo che si sprigionava dal materiali plastici bruciati. Un vigile è rimasto leggermente intossicato. o a, or i e e o al n e L'alta colonna di fumo nero era visibile da parecchi chilometri di distanza. Per ore vigili del fuoco, polizia, carabinieri e volontari si sono battuti per circoscrivere le fiamme evitando che si estendessero al fabbricati dove sono ubicati altri uffici e reparti di produzione. Alcune squadre di vigili del fuoco sono rimaste nello stabilimento di San Bernardo per tutto 11 pomeriggio per eliminare gli ultimi focolai che ancora resisteva- nosittecatoesdedarati spquunda no. Soltanto a tarda sera la situazione era completamelite sotto controllo. Non si conoscono ancora le cause che avrebbero provocato la scintilla che ha fatto esplodere l'incendio: gli ad< detti alla sicurezza dell'azienda sono al lavoro e stanno raccogliendo tutti gli elementi per valutare eventuali responsabilità. Solamente fra qualche giorno, al termine di un inventarlo completo, 1 danni potranno con esattezza essere quantificati. Un altro Incendio, alcuni anni fa, aveva distrutto un altro capannone: allora si era trattato di un reparto di produzione e in quell'occasione le fiamme erano scoppiate a causa di un corto circuito. * E' cominciato Ieri pomeriggio 11 processo a carico del l'industriale bresciano Luigi Lucchini, il «re dei tondino», candidato alla presidenza della Conflndustrla e presidente di una società con stabilimenti in diverse regioni Italiane. A conclusione di .un'inchiesta cominciata nel 1079, li pretore Gùaririièllò lo ha rinviato a giudizio assieme al suo amministratore delegato, Ugo Calzoni, per lesioni colpose plurime nei confronti di 24 operai dell'acciaieria di Settimo Torinese, ammalatisi di silicosi. Ieri pomeriggio 22 operai si sono presentati in aula, ma non si sono costituiti parte civile,. Torneranno il 19 marzo, quando sarà interrogato Luigi Lucchini, che è difeso dall'avv. Lageard. L'inipressionante nube di fumo che si è levata dal deposito distrutto ieri mattina dal fuoco
Persone citate: Lageard, Luigi Lucchini, Olivetti, Ugo Calzoni
Luoghi citati: Caluso, Castellamonte, Ivrea, Rlvarolo, San Bernardo Di Ivrea, Settimo Torinese, Torino
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