Sì di Merloni ai decreti antinflazione

Sì di Merloni ai decreti antinflazione La riunione del direttivo Confindustria che ha designato il nuovo presidente Sì di Merloni ai decreti antinflazione «L'opposizione della Cgil è più politica che sindacale» - Il Fio va utilizzato meglio ROMA — Il primo motivo del «si» della Conflndustrla al «decreti di San Valentino», soprattutto su quello relativo al costo del lavoro, sta nel fatto che 11 governo «Zia deciso di operare indipendentemente dalla vastità del consenso che raccoglieva: una manifestaeione concreta della volontà di governare». Vittorio Merloni ha toccato Ieri nella ultima riuntone operativa del suo mandato presidenziale 1 punti «caldi* vecchi e recenti della gestione quadriennale: ha ripetuto, quindi, il giudizio positivo sul provvedimenti adottati da Craxt, considerati peraltro insufficienti a ricondurre l'inflazione entro il 10 per cento; ha espresso una forte preoccupazione per la spaccatura nel sindacato; ha criticato ancora pesantemente 11 sistema bancario per «l'inadeguata- riduzione del costo del denaro. Nella sua lunga relazione Merloni ha risposto indirettamente a quanti avevano manifestato, anche all'interno dell'organizzazione imprenditoriale, riserve sull'atteggiamento da tenere verso il governo (De Benedetti, Orlando, Pittinl, Romiti, ecc.): 'Abbiamo ritenuto di non dover contrastare il governo solo per il fatto che non abbiamo potuto ottenere tutto quello cui aspiravamo». La scala mobile — ha ricordato — viene ulteriormente ridotta «fri misura forse inferiore ai nostri desideri ottimali, ma certo in misura superiore a quella che avremmo avuto se fosse stato applicato il conteggio del decimali: Dopo aver ripercorso tutto l'Iter del confronto con il sindacato e con il governo che prese le mosse nell'81 con 11 protocollo Spadolini, Merloni ha sottolineato che la manovra economica va completata lanciando nello stesso tempo un avvertimento: se la riduzione del costo del lavoro non sarà sufficiente a contenere l'inflazione entro il 10 per cento bisognerà abbassare seriamente il costo del denaro, usare 11 bisturi nella spesa pubblica. Il presidente della Conflndustrla non poteva non affrontare la questione della crisi che ha colto 11 sindacato. Riguardo alla conclusione dell'ultima fase della trattativa, egli ha affermato che • l'opposizione della Cgil alle proposte del governo è stata di natura politica plii che sindacale: su questo piano, infatti, non sarebbe stato difficile trovare un accordo che avesse conciliato gli interessi delle parti con glt interessi generali». Siamo preoccupati comunque — ha aggiunto — per la spaccatura sempre più evidente: «Ci auguriamo che da questa emerga un sindacato rinnovato e adeguato al tempi, ma può esserci il rischio che si tenti di ricompattare il sindacato intorno a posizioni rivendlcaeioniste». Secondo la Conflndustrla bisogna puntare su un efficace utilizzo del Fondo per gli Investimenti e l'occupazione (Fio), questa specie di cassaforte — ha ricordato Merloni —dove si attinge per le operazioni di assistenzialismo più disparate. Sul costo del denaro Merloni ha chiesto un Intervento più incisivo e a questo proposito ha affermato di ritenere possibile l'apertura con le banche di un dibattito non solo sul tema contingente del tassi di Interesse quanto sulla «questione banche». e.pa

Persone citate: De Benedetti, Merloni, Romiti, Spadolini, Vittorio Merloni

Luoghi citati: Roma