Manifesto dei socialisti europei (mai sui missili non c'è accordo) di Alberto Rapisarda

dei socialisti europei (mài sui missili non c'è accordo) Riuni^ ^^^mMrgPJn vista delle elezioni perJ'Euypparlamento,, dei socialisti europei (mài sui missili non c'è accordo) DAL NOSTRO INVIATO LUSSEMBURGO — Sull'i nstallazlone dei missili nucleari americani in Europa sono ancora In. disaccordo. Qualcosa, tuttavia, sembra muoversi tra i socialisti europei nella ricerca di una politica militare comune che et renda più. autonomi dagli' Stati Uniti, anche se per ora si tratterebbe solo di armamenti convenzionali. Ne stanno discutendo 1 massimi capi del vari partiti socialisti d'Europa nel loro tredicesimo congresso, convocato per approvare un «manifesto» da presentare'come programma alle elezioni dèi 17 giugno. Tutti insieme, tedéschi e inglesi, francesi e italiani, olandesi, Irlandesi, belgi, danesi, lussemburghesi e nordIrlandesi, formano il gruppo più forte del Parlamento europeo, con 124 deputati contro 1 116 dei democristiani. E sono anche gii unici partiti ad essere, radicati e rappresentati in tutti 1 Paesi della Comunità. Per questo conta in modo particolare cosa vanno elaborando nella loro piattaforma elettorale. Quel che dicono dovrebbe, in linea teorica, avere maggiori probabilità di essere realizzato. In realtà sono ancora pochi 1 problemi sul quali 1 socialisti dell'Europa si trovano d'accordo. Il «manifesto» che hanno redatto è «i{ minimo cumune denominatore, sul quale manterremo le nostre riserve* ha detto a nome del socialisti italiani Valdo Spini, vicesegretario del psl. U massimo disaccordo è stato messo agli atti sul problema degli euromissili e su quello dell'ampliamento del poteri del Parlamento europeo. Socialisti Inglesi, tedeschi, nordici sono contro l'Installazione di Pershing e Cruise. I socialisti mediterranei di Italia e Francia sono Invece a favore. In entrambi 1 Paesi la decisione è presa dal socialisti in prima persona, In quanto capi del rispettivi governi. «Si va tuttavia definendo una posizione nuova — spiega l'onorevole Mario Dldò — da parte del socialdemocratici tedeschi che stanno convergendo sulle posizioni mitterrandlane favorevoli ed uno sviluppo della sicurezza europea nel settore delle armi convenzionali. E questa attenzione del tedeschi potrebbe trascinare i socialisti dei Paesi nordici che sono più reticenti. Il risultato sarebbe una politica della sicurezza più autonoma dagli Stati Uniti, come si legge nel manifesto elettorale. Un segnale verso il rilancio della Ueo potrebbe essere la richiesta rivolta al governo italiano da francesi e tedeschi perché organizzi nell'autunno del 1984 la celebrazione del 30° anniversario dell'Unione europea occidentale*. Gli Inglesi insieme con i danesi sono in disaccordo totale sulla proposta di ampliamento dei poteri del Parlamento europeo. Accordo di massima, invece, sull'Ingresso di Spagna e Portogallo nella Comunità entro 11 1986. Acordo anche sulla riduzione dell'orarlo di lavoro a 35 ore settimanali contemporaneamente In tutti i Paesi europei, sull'abbassamento dell'età pensionabile e sull'estensione delle ferie annuali, per cercare di ridurre la disoccupazione. Attualmente i disoccupati nel dieci Paesi della Comunità sono 12 milioni. Oggi dovrebbe parlare, tra gli altri, il presidente del Consiglio italiano e segretario del psl, Bettino Oraxi. Alberto Rapisarda

Persone citate: Bettino Oraxi, Cruise, Mario Dldò, Valdo Spini

Luoghi citati: Europa, Francia, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Stati Uniti