Hart, un mito e qualcosa di più

Hart, un mito e qualcosa di più L'esordio, la carriera e le aspirazioni del senatore del Colorado che mira alla «nomination» democratica Hart, un mito e qualcosa di più Partito come outsider, il «ciclone del West» sbaraglia nelle primarie e nei «caucuses» i compagni di partito - Martedì si vota nel Profondo Sud e nel Nord-Est: il «favorito» Mondale potrebbe uscirne con le stimmate dell'eterno secondo - Dal sodalizio con i Kennedy al Congresso: «Non ha mai venduto il suo voto» - Agli americani piace come Reagan, ma per opposti motivi - Ha un hobby: tagliare alberi nei boschi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — L'effetto non e più soltanto psicologi-1 co, e proprio per questo Mondale, 11 ragioniere della politica Usa, ne ha un autentico terrore. Se Oary Hart, U Kennedy del West, vincesse le primarie e 1 caucxises democratici di martedì venturo In 12 Stati del Profondo Sud e del Nord-Est, la campagna elettorale avrebbe una svolta decisiva. Nonostante la sua potenza, la macchina dell'ex vicepresidente di Carter finirebbe in panne, ed egli perderebbe 11 carisma del leader predestinato del partito. Dopo il cosiddetto •supermartedì'. Mondale si ritroverebbe con le stimmate dell'eterno secondo, un ruolo che egli riveste da sempre, ma che In questo caso suonerebbe da condanna. Hart, l'uomo nuovo, l'autore del terrremoto del New Hampshire, del Maine e del Vermont, lo spodesterebbe In cima all'elenco degli aspiranti alla Casa Bianca. L'analisi dei politologi americani, 1 sondaggi d'opinione, 1 mass media non escludono ancora un successo di Mondale in alcune delle tappe più importanti del cammino verso la «convention» di San Francisco, a luglio. Di Hart dicono che sarà il candidato del partito democratico e 11 presidente degli Stati Uniti nell'88, dando quindi per certi altri quattro anni sotto Reagan. L'ex astronauta Olenn, il leader negro Jackson e 11 rivale di Nlxon nel '72, McOovern. ricevono menzioni passeggere: di fatto, vengono considerati estromessi dal confronto non meno di Askew, di Cranston e di Holllngs, che si sono già ritirati nel giorni scorsi. . Storicamente la campagna elettorale democratica ricorda quella dr' "W con Mondale nelle vesti di Stevenson, l'esponente della tradizione del partito, e con Hart in quelle di Kennedy. Sebbene appoggiato dal sindacati, dalla burocrazia del governo, dal gruppi di pressione, l'onesto, Intelligente Stevenson venne sconfitto dal «netv corner», 11 cameade che predicava il cambiamento e Infiammava le folle giovanili. Hart sogna una vicenda analoga: si ritiene 11 Kennedy degli Anni Ottanta, propone di chiudere il capitolo aperto da Roosevelt oltre mezzo secolo fa e di aprirne un altro, «più moderno, dice, adeguato al tempi». Scorgendo in ciò una contraddizione in termini, 1 repubblicani lo hanno ironicamente battezzato 'the Atari democrat», cioè il democratico dell'età del videogame* e del computer», meno cuore e demagogia, più management ed elettronica. La logica vuole che la storia, come Paganini, non si ripeta di frequente. Il «Frltz blitz» — Frltz è il soprannome di Mondale — potrebbe ancora scattare il supermartedl; lo stesso Olenn, 11 «candidato comico» (è un riferimento ironico alla genericità del suol progrommi) potrebbe parzialmente recuperare. Il giovane senatore del West non possiede né 1 loro flnan zlamentl né la loro organizzazione, e soprattutto nel Profondo Sud egli è un'Incognita. Tuttavia, a differenza di essi, Hart è il politico di tutte le stagioni, accende la fantasia del giovani e del vecchi, del negri e delle donne. •Mondale annoia, dichiara lo storico Arthur Schleslnger, e Olenn addormenta gli elettor ri. Hart risveglia le coscienze'. Al Senato, dove slede dal '74, Hart è giudicato un uomo pieno di contrasti. Ha vaga fama di antimilitarista, ma è ufficiale della riserva navale. La sua razionalità è vigorosa, ma la passione anima 1 suoi dibattiti. E' populista, ma disdegna l'assistenzialismo. Addossa allo Stato l'onere dell'Istruzione e dell'assistenza sanitaria, ma si batte per le esenzioni fiscali per le corporatlons, affinché facciano più investimenti. E' profon damente religioso, ma si è separato — e poi due volte riunito — dalia moglie sposata nel 1858.1 contrasti permeano persino la sua figura fisica. Ha una folta capigliatura rossa da ragazzo, ma 11 volto rugoso dell'anziano. Veste da dirigente d'azienda, ma porta stivali da cow-boy. Ha mito delia famiglia (e due bel figli); incarna 11 mito del West: il suo hobby è fare 11 tagliaboschi. Schleslnger sostiene che la chiave Interpretativa del senatore del Colorado sta nella sua adolescenza. Hart è un figlio delle grandi praterie. Nato 47 anni or sono a Ottawa, nel Kansas, non lasciò 11 Mld West se non dopo la laurea. I genitori, seguaci della «Chiesa del ■ Nazareno», un'austera setta metodista, lo fecero studiare all'Università Cristiana dell'Oklahoma, Inculcandogli «li senso del dovere, della verità e del sacrificio', come egli stesso ricorda. Matricola, Hart ebbe col college «il primo scontro della mia vita sull'ipocrisia; rifiutando di firmare «un solenne impegno al rispetto di regolamenti Insulsi:.: violati''dàlia quasi totalità del miei compagni». Il- successo negli- studi l'indusse a tentare l'avventu¬ ra a Yale, la mitica università presso New York. Racconta li senatore di avere accarezzato il progetto di Insegnare. «Mi attraevano i grandi scrittori russi e americani del secolo passato, i pensatori che avevano plasmato la nostra civiltà, Tolstoj e Hawtkorne, Melville e Dostoewskij... Navigavo tra filosofia e letteratura... Fu la candidatura di Kennedy alla presidenza a trascinarmi alla politica: Coinvolto nella campagna elettorale democratica, Hart cambiò facoltà, dedicandosi »al partito e alla giurisprudenza.. Il fratello di Kennedy, Bob, lo prese sotto la sua protezione. 'D'estate lavoravo, costruivo ferrovie con gli operai. Era gente amareggiata, con una forte coscienza di classe. Influirono molto su di me: Dopo la seconda laurea, Hart fu assun to da Bob Kennedy al mini stero della Giustizia. Il giovane 'Wèsterner» si Identificò completamente con le nuoye frontiere Renne diane. Spiega Schleslnger che già allora lo animava «uno spirito'straordinario di missione: «Si sentiva investito del compito di riformare la nostra società: Nelle elezioni del 1968 si batté per 11 suo protettore sino all'assassinio di Los Angeles. Visse 11 primo mandato di Nlxon come un lungo esilio politico, di cui tentò di rivalersi assumendo la guida dei comitato per l'elezione di McOovern nel '72. Il bruciore della sconfitta lo Indusse a tornare alle radici, Si stabili a Denver, nel Colorado, e si dedicò alla politica locale. Fu premiato con un seggio al Congresso due anni prima dell'effimero ciclone Carter. Da un decennio, continua Schleslnger, Hart al Senato «<5 un personaggio popolare, anche se Incompreso: I suoi nemici lo paragonano a Don Chisciotte, e accostano le sue battaglie contro 11 supermi* sile MX a quella dell'eroe di Cervantes contro i mulini a vento. I suoi amici esaltano la sua integrità: -Non ha mal venduto il proprio voto, nota lo storico, né ha mal preso parte a trattazioni sottobanco.. Hart si fa perdonare la petulanza di primo della classe con la sua schiettezza e la sua umanità. «/ colleghi riferiscono che è uno dei pochi leaders che vale la pena di conoscere, conclude Schlesln ger. E' riservato e Umido: ma in privato dimostra un calore e- una preparazione estranei ai politici di vecchio tipo». E' proprio la consapevolezza di rappresentare una generazione nuova che ha spinto Hart a candidarsi alla Casa Bianca. Egli si qualifica come 11 portavoce del quarantenni e del trentenni contro 1 cinquantenni e 1 sessantenni. . Noi slamo il futuro, ha gridato a Mondale, non senza crudeltà, voi ti passato». Il senatore non è tenero con la generazione che lo ha preceduto: 'Kennedy sicuramente non vi apparteneva» afferma. «E chi ha espresso? Olenn? Cranston? Persino' Carter veniva dal di fuori». La accusa dt essersi arroccata su Roosevelt come 11 Cremlino su Le¬ nin, di avere smarrito 1 ceti medi per Istrada 'Consegnandoli in ostaggio al reaganau- li: OU americani sembrano Intuire confusamente dove mira Hart. Ne colgono l'anticonformismo, la polemica con le Istituzioni, il rifiuto a rinunciare al principi. Per paradossale che sia, si sentono attratti da lui per lo stesso motivo per cui si sentono attratti dal presidente Reagan. Hart al colloca a sinistra e 11 presidente a destra, ma le convergenze sono chiare tutti e due propugnano la riforma fiscale, la ridistribuzione delle risorse per il rilancio della produzione inda striale, li risparmio per l'innovazione tecnologica. La differenza vera è dovuta all'estrazione del due uomini: mentre Reagan si affida al libero mercato, Hart fa perno su una «politica industriale», ossia su un intervento del governo che rielaborerebbe per il 3000 il New Deal di Roose velt. Se a novembre Reagan si trovasse Hart. di fronte, anziché Mondale, denigrare I democratici non sarebbe cosi facile, n presidente ha buon gioco contro il vice di Carter perché egli impersona quanto di più stantio vi è all'opposizione. Hart e le sue idee non sono ortodosse. Si prenda la difesa per esemplo. Il senatore è per la moratoria nucleare, ma si è ben guardato dall'lnserlrla nella sua piattaforma elettorale; 6 per forze armate più agili smetterebbe di far costruire portaerei — ma non insiste sugli sprechi del Pentagono; è per gli arsenali convenzionali anziché 1 disegni reaganlanl di guerre stellari, ma non chiede che vengano aboliti. «Le rettifiche — precisa — dipendono dall'Urss». Non v'è dubbio che la nostalgia di «Camelot», come chiamano l'epopea kennedlana, riferendosi al regno di re Artù, contribuisce all'innamoramento di molti americani — non tutti — per Hart, punti di contatto tra un suo governo e le nuove frontiere sarebbero frequenti. Ma non mancherebbero le diversità La prima, e più Importante, sarebbe l'ammissione che l'America di oggi ha limiti politici ed .economici assai più angusti di quelli di 25 anni fa. Se arriverà al suo appuntamento cori là storia, quest'anno o nell'88, Il senatore'sarà realista e cauto. Ennio Carette mGgslNLrt—t t, senatore del Colorado e uno del candidati democratici per le elezioni presidenziali, In una foto di dieci giorni fa mentre nella sua stanza d'albergo attende i risultati delle «primarie» del New Hamphsire in cui ha sconfitto il favorito Mondale (Upi)1