«Sulla questione delle date il sindaco non è convincente»

«Sulla questione delle date il sindaco non è convincente» Scandalo tangenti: la versione Novelli e quella del giudice «Sulla questione delle date il sindaco non è convincente» Il psi: «Troppi dubbi che finiscono per incrinare i nostri rapporti» • De, pli, pri: «Comportamento strano» • Novelli: «Quando gli atti saranno pubblici si potrà verificare la linearità del mio operato» Il braccio di ferro tra socialisti e comunisti è bloccato su una serie di «se» che riguardano Novelli. L'argomento atteso e discusso nella tarda1 sera di ieri è noto perché 11 gruppo del psi, che l'ha Introdotto con un'interpellanza un palo di settimane or sono, pone 11 seguente quesito: come mal il sindaco, spiegando l'avvio dell'inchiesta sulle tangenti, ha fornito all'assemblea consiliare una versione difforme da quella contenuta nella requisitoria? Secondo 1 socialisti c'è una sostanziale diversità di tempi e modi. Dicono: 11 sindaco ha sostenuto che le Indagini scattano allorché un ingegnere milanese gli confida, verso la fine di gennaio, che c'è del marcio tra gli amministratori. Nella requisitoria si legge invece che Novelli a metà, dicembre concorda con il sostituto procuratore della Repubblica un appuntamento tra l'ingegnere e il magistrato. Ieri sera in Consiglio comunale, immediata replica del sindaco: •Riconfermo che non ci sono state difformità tra ciò che ho sempre sostenuto e quello che scrive il magistrato. Ho taciuto alcuni particolari perché ritenevo di essere vincolato dal segreto istruttorio. Quando gli atti saranno pubblici chiunque, potrà constatare la linearità del mio comportamento. Del resto non sarei stato cosi ingenuo da affermare cose diverse che poi tutti avrebbero potuto controllare. Confermo di aver incontrato il dottor Vitari, come lui scrive, a dicembre». Al socialisti non basta. Risponde Cardettl: «Sia c/tiaro che vanno tenuti distinti i rapporti tra noi e Novelli, tra il psi e i comunisti: questo dibattito non coinvolge il pei. Non discutiamo neppure se Novelli ha fatto bene o no a denunciare certe cose: ovvio, ha fatto bene. Però non comprendiamo certi pudori di fronte al segreto istruttorio. •C'è altro: avevamo interrogato un anno fa Novelli se era vero quanto pubblicavano i giornali e cioè che ben altri rapporti erano intercorsi tra il sindaco, l'ingegnere e la magistratura, e domandavamo se il sindaco intendesse querelare chi si era permesso di rendere noti particolari eventualmente non veri. Non ci furono reazioni. E' rimasto il dubbio che ha trovato conferma di recente incrinando i rapporti tra noi e il sindaco. Non sono teneri neppure dagli altri banchi. Valente (de) sostiene che «fra le dichiarazioni del sindaco e quelle del magistrato c'è una evidente differenza. Ciò pone un quesito: Novelli s'è attivato per prevenire un Illecito od ha operato per lunghi mesi per raccogliere prove contro alcuni amministratori? Se avesse operato nella prima direzione il suo compito sarebbe stato di informare subito gli organi istituzionali e cioè la giunta ed il Consiglio co¬ munale'. ! Santoni (pli) è ancora più severo: «£' strano il rapporto che il sindaco ha tenuto con la procura della Repubblica. Noi abbiamo sempre creduto che Novelli, dopo aver appreso l'esistenza di illeciti, avesse, indirizzato lingegnere mila-. nese in via Tasso. Invece apprendiamo che c'era un filo diretto tra Novelli e un singolo magistrato. Il che è quanto meno anomalo-, Ferrara (pri): «Se risultasse vero che il sindaco ha taciuto più di quanto poteva dire o ha raccontato all'assemblea cose poco chiare, ebbene noi repubblicani dovremmo ritirare il giudizio positivo espresso a suo tempo sull'operato di Novelli'.

Persone citate: Ferrara, Novelli, Santoni, Vitari