Torino sta «perdendo» Ia Nazionale

Torino sta «perdendo» In Nononale Al Mundial '70 nessun bianconero o granata: in quanti nelfltó per il ritorno in Messico? Torino sta «perdendo» In Nononale Sempre meno juventini in campo, solo Dossena per il Toro - Premono i giovani delle milanesi, pur se traditi in campionato dagli stranieri Enzo Bearzot sta cercando, tassello su tassello, la squadra assurta per Mexico '86. Mancano due anni, non è detto che l protagonisti dell'attuale fase «di rinnovamento» abbiano il posto sicuro. Incombono ancora alcuni protagonisti del mundial vinto. (Tardetti e Scirea innanzitutto), ma anche dei giovani che nella prossima stagione potrebbero guadagnarsi il posto: Mancini, Massaro, un Giordano recuperato, il non dimenticato Ancelottl, il milanista dalli, altri ragazzi in maturazione. Chissà. Nel 1986 la Nazionale tornerà in Messico dopo 16 anni. Vi fu protagonista nel '70 (vittoriosa sulla Germania nell'epica semifinale, battuta per il tìtolo dal grande Brasile di Pelé) con una formazione che ricordiamo perché introduce il discorso di oggi: AlbertoH (Cagliari), Burgnlch (Inter), Facchcttl (Inter), Berlini (Inter), Rosato (Milani). Cera (Cagliari), Domenghint (Cagliari), Mazzola (Inter), Boninsegna (Inter), De .Sisti (Fiorentina), Riva (Cagliari). Se c'era una polemica, sulle scelte, Interessava Rivera (Mllan). Dino Zoff era ancora In panchina, e si mordeva l pugni. Nessun torinese, soprattutto nessun juven¬ tino. La situazione potrebbe ripetersi, o quasi, néll'86. Torino calcistica sard difesa sicuramente — posto che la geografia del caldo non venga cambiata dalle prossime campagne trasferimenti — da Cabrini, ma non giureremmo stille chances di Paolo Rossi e Dossena. Piuttosto; punteremmo qualcosa su Tardetti. Nel complesso, le intenzioni di Bearzot, e le prevedibili prospettive di Juventus e Torino, fanno pensare che un certo «ciclo azzurro» si stia chiudendo. Non sarà un dramma, la Nazionale deve essere di tutti e di nessuno. Ma il vedere In campo negli ultimi minuti di Turchia-Italia il solo Cabrini (fuori sia Rossi che Dossena) cori tanti ragazzi di Inter e Mllan pia Righetti, ci ha fatto pensare ad una svolta torinese, anche se uno scudetto è in arrivo grazie al gol di Platini ed alla spinta di Bontek. ha Juventus guarda ormai alle «stette» ed il sostegno del centrocampo in fatto di dinamismo ha il passaporto di Sayi Marino (Bontnt). Del più giovani, Vtgnola non ha convinto neppure Trapattoni, Carico la e Tacconi sono ancora da scoprire. Il Torino è •vecchio' nel cardini (Donava, Zaccarelli, 'Caso), al' trio-; mento ha il solo Dossena da offrire ad un Bearzot per altro ancora dubbioso sul tackles del granata. ; , Premono entusiasti ragazzi del Mllan e dell'Inter, pur se giocano in squadre in difficoltà (a causa del loro stranieri) nel campionato. Bergami, Battistini, Baresi, Altobelli. Sabato erano in campo nelle fast finali di Istanbul, più Galli, Righetti, Vierchowod, Panna e ali indistruttibili Cabrini e Conti. Nel primo tempo aveva fatto la sua parte, e come, l'interista Bagni. Juventus e Torino pensano giustamente al loro problemi, ma la città non si dolga se non potrà tifare, interessata, per la Nazionale. Non è un'accusa alle società, ma una constatazione. Intanto ha già perso il ballottaggio col Verona per Italia-Cecoslovacchia del 7 aprile. E se II domani è dei giovani, come dovrebbe essere, altri club sono meglio attrezzati in merito. Le scelte del et. Bearzot dicono che la Torino calcistica ha un futuro azzurro piuttosto sbiadito (dopo i periodi passati di predominio) con possibili ripercussioni sul campionato. Uri avvertimento da non trascurare. Il domani è questo, se non ci saranno correttivi. Non consolano certo t ricordi vecchi dì oltre trentanni (Italia-Ungheria del'47 a Torino: Sentimenti IV, Ballarin, Maroso, Grezar, Rlgamonii, Castigliano, Menti, Lolk, Pabetto, Mazzola, Ferraris) né quelli piti giovani del '78 (Italia-Olanda con Zoff, Cuccureddu, Cabrini, Gentile, Bonetti, Scirea, Causio, Tardetti e Bettega più, Pecd ed l due Sala In panchina), né il lungo periodo di superiorità numerica bianconera finito in Spagna. Non è certo un 'grido di dolore' il nostro. Ci sono «i cicli', si dice nello sport Ci sono anche (per poco) le frontiere aperte ad ingannare sulla geografia. del football. Ma la Nazionale screma quello che c'è, e Torino sotto questo profilo ha poco da offrire. Di colpo, nel finale della gara di Istanbul contando le forze In campo, ci slamo scoperti anche tifosi del calcio della nostra 'parrocchia'. Denunciare una debolezza non ci fa vergognare. Eravamo male abituati. Comunque, sia chiaro, forza azzurrit Bruno Perucca