Verona, dopo la sfarzosa Manon Muti e Richter (in esclusiva)

Verona, dopo la sfarzosa Manon Muti e Richter (in esclusiva) L'opera, regia di Cobelli, ha aperto la stagione di primavera Verona, dopo la sfarzosa Manon Muti e Richter (in esclusiva) VERONA — La stagione di primavera dell'Arena al Teatro Filarmonico si è aperta, tra le difficolta, con la Manon Lescaut di Puccini. La regia di Giancarlo Cobelli, decisamente innovativa, non aveva Incontrato 1 consensi del direttore d'orchestra Maurizio Arena che, ad una settimana dalla prima, aveva dato forfait, Alberto Ventura doveva sostituirlo. A questo problema si aggiungeva il fatto che 1 due protagonisti, la romena Maria Slatinami (óltre tutto reduce da un'Indisposizione) e 11 tenore Maurizio Frusoni, erano all'esordio nel ruoli, preoccupati quindi della parte vocale più che delle indicazioni registiche, condizionati comunque dall'una e dalle altre. Anche 11 coro, con Armando Tasso, sostituto di Mirandola, aveva un nuovo direttore. Tante novità in un solo colpo non hanno tolto comunque una sostanziale armonia allo spettacolo. L'orchestra, a parte alcuni eccessi sonori, ha confermato 1 grandi progressi compiuti con 11 direttore stabile Fatane e ha risposto bene a Ventura. Il mestiere di Alberto Rinaldi (Lescaut) e soprattutto di Carlo Del Bosco (de Bevotr) hanno poi colmato i limiti della prestazione della Slatlnaru, mentre Frusoni si è imposto particolarmente nel momenti di maggiore verismo. Un maggiore affiatamento migliorerà, senz'altro l'insieme. Quest'opera comunque era più da vedere che da ascoltare. Cobelli ha fatto del teatro nel teatro. Ha dato la sua Impronta alla Manon Insieme con le scene traboccanti d'oro di Maurizio Baiò. Le soluzioni visive, le scene di massa, lo sfarzo hanno superato come godlbllltà quelle musicali. Una realizza rione quindi che nell'insieme ha confortato gli sforzi dell'ente (ottenendo anche 1 consensi del pubblico) impegnato a •costruire» in proprio 1 lavori in programma anche In teatro chiuso e a fare un discorso di grande respiro culturale. Ad esemplo mettendo a confronto' questa Manon firmata Oobelll con un'altra più tradizionale, quella di Auber programmata per aprile. Sono due produzioni destinate ad essere anche esportate: la Manon di Cobelli è Infatti richiesta dall'Opera di Parigi e quella di Aubert (diretta da Jean- Pierre Marty, con regia, scene e costumi di Dominique Delouche) interessa lo Chàtelet. mil che e tutto HreU, sottolinea il sovrintendente Renzo Olacchleri, alle prese con altri e grandi problemi: fare musica tutto l'anno e Interessare anche 1 veronesi al Filarmonico; poter contare sempre sul 375 collaboratori fissi. La stagione di primavera è completata dal Carmina Buriana di Cari Orf f (11 marzo la prima), diretti da Bruno Bartolettl, da un balletto realizzato con 11 corpo di ballo Brentano e da un concerto In esclusiva diretto da Riccardo Muti con la Philadelphia Orchestra. Svlatoslav Richter al pianoforte. Ma Intanto 1 problemi si accavallano. Mentre si prepara la stagione areniana estiva (Tosca, Aida, Carmen, Lombardi e Ballo Excelsior) si stanno cercando 1 miliardi che mancano per realizzare 11 sogno dell'Aida alle Piramidi. Sembrava già fatta, ma ora 1 conti non tornano più, anche se 1 biglietti per l'esibizione di ottobre sono richiesti da tutto 11 mondo. L'anno si concluderà, in dicembre, con la trasferta a Vienna. f.r. Muli dirigerà a Verona la Philadelphia Orchestra

Luoghi citati: Parigi, Verona, Vienna