Rossi: «Questa Nazionale è proprio in crescita» di Bruno Bernardi

Rossi: «Questa Nazionale è proprio in crescita» —^— ,. Rossi: «Questa Nazionale è proprio in crescita» —^— ,. «E' la cosa più importante: io non ho giocato ritolto, ero sacrificato» - Cabrini: «Ho festeggiato bene la mia gara n. 50» -1 problemi di Conti DAL NOSTRO INVIATO ISTANBUL — Paolo Rossi è tra i primi a lasciare lo spogliatolo. Gli azzurri sono in festa per una vittoria esterna che non giungeva daini luglio '82. una data trionfale per «Pablito». Ieri Rossi è stato sostituito ma, mentre lasciava il campo, ha ricevuto gli applausi del pubblico che l'aveva ammirato come «re del Mundial». Ad Istanbul, però, Rossi non è stato all'altezza della sua fama e lo ammette. •Ci sono gare che vanno bene e altre peggio — dice, alludendo alla tripletta segnata con il Messico —. Non ho giocato molto, ero un po' sacrificato, ho anche fallito una grossa occasione poiché il pallone m'è rimbalzato un po'\ male. Ma al di là della mia prestagione, ho visto una Nazionale in piena crescita, e questo è l'aspetto più importante'. «Pablito» si congeda dicendo che non l'hanno assolutamente turbato le «sciocchezze scritte da un giornale turco: E lo stesso sostiene, ovviamente. Cabrini che ha addirittura segnato un gran gol di destro, 11 secondo della sua carriera dopo quello realizzato a Firenze, in campionato, .nella stagione 1976-77. «Ma il vero gol è questo. Ho festeggiato così la mia cinquantesima partita in azzurro. E' stata una bella Nazionale, consapevole dell'Importanza del¬ l'incontro, senza alcun timore nei confronti della Turchia e del pubblico, su un campotrappola. Grandissimo il primo tempo, il migliore di quest'ultimo periodo anche se poi abbiamo sofferto, pur tenendo botta ai turchi. Certamente il gol iniziale di Altobelli ha tagliato le gambe agli avversari e ha dato a noi più coraggio-, E' stato un gol firmato da Altobelli, che non segnava In Nazionale da Perugia ma che con 11 Messico aveva partecipato a quasi tutte le azioni della «goleada». «/I portiere si è buttato in ritardo, ma io avevo colpito molto bene di testa: quella rete ha sorpreso i turchi e abbiamo piazzato la seconda botta, quella del k.o., con Cabrini, amministrando poi il risultato che non era facile ottenere in un ambiente come quello di Istanbul, nonostante il modesto valore della Turchia*. Chiedono a Dossena qual è la vittoria che vale di più delle tre ottenute nel «nuovo corso». Risponde: «Non è questa la gara che decide il nostro futuro ma se giocheremo come nel primo tempo potremo arrivare lontano. Per quanto riguarda la mia prestazione, non dò giudizi. Sono contento per la squadra che s'è espressa come sa, senza strafare e su livelli che le sono congeniali: Bruno Conti aveva ricevuto prima della gara un tele-. gramina di auguri dal presidente Viola (uno analogo era arrivato a Righetti e un altro al presidente Scrdlllo). Conti non lo ritiene un «segnale di pace» dopo la «lite» con Viola: «£' un telegramma normale, come al solito. Piuttosto parliamo della partila. Ho avuto problemi gastrici, a un certo punto volevo addirittura abbandonare il campo; poi mi sono ripreso e credo di aver dato il mio contributo. E' stato facile, ma siamo stati davvero bravi». Franco Baresi era al suo terzo esame, 11 primo in trasferta come centrocampista. Si è piaciuto più ieri che a Roma con il Messico. Sulla partita il milanista aggiunge: «Avevamo il risultato in mano, largamente, acquisito nel primo tempo, e abbiamo cercato, di amministrarlo. neutralizzando le loro offensive. Potevamo segnare anche il terzo gol: Anche Righetti, è soddisfatto, soprattutto per gli elogi ricevuti da Bearzot: mEra una gara molto dura sul piano fisico. Noi l'abbiamo vinta due vette, come risultato e come agonismo: La Turchia non ' era mal riuscita, nelle precedenti cinque partite, a violare la porta dell'Italia. E' accaduto al 65', ma Galli non si sente in colpa. «/{mio nome verrà legato in Turchia a questo avvenimento per loro importante, ma mi lascia del tutto indifferente — osserva il portiere della Fiorentina —. Avevo fatto il massimo respingendo il primo tirò, poi sul secondo ero coperto da parecchia gente e non ho neppure visto partire il pallóne: Bruno Bernardi