Sandrelli, un Carnevale senza maschere

Sandrelli, un Carnevale senza maschere Protagonista de «Il bagno», il film girato a Ivrea dall'esordiente Quaregna Sandrelli, un Carnevale senza maschere Una storia d'amore che si svolge durante la «battaglia delle arance» ■Finzione, follia collettiva, tensione reale TORINO.bt StèTàn: drelli (dopo La chlave'é'Vacanee di Natale) e Marzio Roncato (Mi manda Picene) sono 1 protagonisti di un nuovo film, Il bagno, le cui riprese sono cominciate mercoledì a Ivrea. «Un bagno di erotismo — lo definisce Paolo Quaregna, Ideatore, sceneggiatore con Fabio Carlini e regista dell'opera, prodotta da Enzo Gallo, con la cooperativa torinese Grandangolo, distribuitone Film International Company, costo 800 milioni —. Storia d'amore di una coppia nella cornice di follia collettiva del Carnevale di Ivrea, un crescendo di violenza che esplode nella Battaglia delle arance*. Trentottenne, Quaregna è un esordiente, che ha alle spalle, oltre all'attività per Rait're Piemonte (e attori piemontesi come Franco Olivero e Giovanni Moretti sono stati scelti per completare il cast) una serie di film sperimentali, da quelli realizzati con 1 ragazzi della scuola dell'obbligo, in cui ha Insegnato, ai «ritratti» di personaggi popolari: L'ultimo, Felicità ad oltranza, con ex degenti del manicomi, è stato presentato fuori programma alla Biennale cinema di Venezia dell'82 e selezionato per l'In- ternattoìrial' Forujji ffesSluh-; gen Fllms di Berlino dell'anno scorso. •In dieci anni ti cinema sperimentale è cambiato — dice Quaregna —. È'diventato più difficile, per una maggiore consapevolezza, un realismo die tiene d'occhio il mercato*. Per 11 regista, che preparava da due anni li suo film,' deciso a produrlo magari da solo, il salto è stato quasi insperato. «fi cinema italiano si dibatte In una crisi da cui potrebbe tentare di uscire proprio proponendo qualcosa di nuovo. Ma per gli esordienti le strade sono chiuse. I produttori vogliono nomi sicuri, di richiamo, situazioni collaudate. Dall'altra parte c'è il cinema che possiamo definire pubblico, come le produzióni Rai, In cut il rischio non esiste, ma si fa poco. In mezzo, non c'è spazio per opere nuove, per le scommesse. Va un po'meglio per i comici — continua Quaregna — Ma all'inizio lo stesso Trolsl ha faticato molto per trovare qualcuno disposto a rischiare.. «Eppure — sostiene 11 regista — t protòtipi servono per individuare gli sviluppi del mercato*. Cineasta «prototipo», Quaregna non nasconde le preoccupazioni per un «rodaggio» ufficiale, un confronto con 11 grosso pubblico che un nome come quello della Sandrelli sembrerebbe destinato a richiamare. La storia è quella di tre giorni di passione, tra una venditrice" di giocattoli e un esperto di calcolatori (a Ivrea c'è l'Olivetti), che si incontrano per Caso, riuscendo a comunicare senza maschere o barriere, in un clima, quello del Carnevale, In cui si scaricano, attraverso la finzione, le tensioni reali individuali e collettive. «La coppia — spiega il regista-autore— è una metafora del resto del mondo, del conflitti, della logica del potere e della sopraffazione che ritroviamo nel rapporti tra uomo è donna. La visione è quindi ottimista: se è possibile comunicare attraverso tenerez¬ za, erotismo e anctie rabbia, è possibile comunicare, confrontarsi e capire, ad ogni livello*. Scegliendo come linguaggio l'ironia e soluzioni cromatiche particolari (monocromatismi per sottolineare ogni diverso momento dell'Incontro tra 1 due), ammettendo di rifarsi un po' a Cassavetes e a Plalat, Quaregna vede nella Sandrelli la protagonista ideale. «£' un film che due giovani non potrebbero Interpretare. Ci vogliono personaggi carichi di esperienza artistica ed .umana — dice —. La Sandrelli è la ragazza che a sedici anni è andata via di casa, è la donna che ha fatto sempre scelte controcorrente, disposta a pagare di persona.* , Simbolo nella metafora? . «S'ì, ma non esclusivamente simbolo erotico: Problemi nel dirigere attori professionisti, dopo una lunga esperienza di cineasta con personaggi reali? • «Nòti Credo. In fondò anche tra i malati di mente, o t ragazzi, ò gli zingari e gli anziani — confessa Paolo Quaregna — in realtà cercavo attori, in grado di esprimere la loro realtà sullo schermo*. . La scommessa dell'ex sperimentallsta è tutta da giocare. Alessandra Pieracoi Stefania Sandrelli: una venditrice di giocattoli simbolo di erotismo

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