Ma cos'è il latte fresco?

Ma cos'è il latte fresco? Una sentenza che provoca polemiche e crea incertezza Ma cos'è il latte fresco? Secondo la Cassazióne non si può definire tale il prodotto pastorizzato ma solo quello crudo - Le Centrali: «E' il latte più simile a quello appena munto, che però è fuorilegge» Una sentenza della Cassa-1 zlone ha giudicato reato definire «fresco» il latte sottoposto al trattamento di pastorlzzazione, venduto In bottiglia dalle Centrali del latte. E questo per difendere il consumatore: la parola «fresco» lo indurrebbe erroneamente a credere che il prodotto abbia le stesse caratteristiche di quello appena munto, •mentre il pastorizzato sottoposto a temperature più o meno elevate non conserva indenni il contenuto vitamico i e le proprietà nutritive-. ' La sesta sezione penale ha accolto cosi U ricorso presentato dal procuratore della Repubblica di Firenze contro la sentenza del pretore che aveva assolto il presidente della Centrale del latte del capoluogo toscano dall'accusa di aver messo in vendita confezioni di latte intero pastorizzato con l'indicazione di «latte, fresco». «L'uso di questo aggettivo — si precisa— è consentito soltanto per il prodotto crudo, anche perché richiama alla mente un rapporto di immediata contiguità temporale tra produzione e consumo: La decisione ha sollevato Immediate proteste e contestazioni. Un'alzata. di scudi delle associazioni degli allevatori, delle confederazioni agricole, delle cooperative, delie Centrali del latte e delle organizzazioni dei consumatori si era già verificata nell'82 contro una circolare dell'allora ministro alla Sanità, Altissimo, che vietava l'uso della parola «fresco» nell'etichettatura del latte pastorizzato. In seguito, la presa di posizione ministeriale rientrò con la promessa di studiare una nuova completa regolamentazione per la vendita e le denominazione del vari tipi di latte. Il direttore dell'Istituto sperimentale lattiero cascarlo di Lodi, prof. Sandra Carini, contesta la sentenza della Cassazione: «Serve soltanto a creare più disordine e a rendere ancor più difficile al consumatore la scelta del prodotto, 'fresco' serviva a distinguere il 'pastorizzato' da quello a lunga conservatone con metodo UHT (Ultra High Temperature), in mancanea di una' normativa che, fissando i trattamenti, garantisca anche la qualità dell'alimento-. Dopo aver ricordato gli impegni presi dal ministro Altissimo sotto il fuoco delle polemiche, la prof. Carini sbotta: «Ma si sono resi conto che il latte crudo appena munto alla stalla, contiene germi patogeni, non si può vendere e che nessun latte viene importato crudo, altrimenti non sopporterebbe il viaggio? Ora sì che siamo nel guai. Tutte le Centrali del latte ne sono coinvolte; quella di Milano, ad esempio, definisce, 'fresco' il suo latte pastorizzato e non è l'Unica». NeUa primavera dell'82 an che il Giuri, organo dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, aveva affrontato 11 problema. Ricorda 11 prof. Gustavo Ghldlnl, segretario nazionale del Comitato difesa consumatori e membro del Coordinamento per la difesa del latte fresco: «La sentenza approvava come termine corretto la dicitura "latte fresco' per il pastorizzato. Uno studioso, il prof. Resmini, mise allora in luce che ti latte VHT a lunga conservazione, appéna fatto è molto simile al pastorizzato, ma perde via via i valori nutrizionali e le caratteristiche di gusto con il passar del tempo. £' vero che il "pastorizzato' non è appena munto né crudo, ma è senza dubbio l'unico prodótto indù striale che più si avvicina a quello naturale. I consumatori non sonò sciocchi: sanno bene che l'aggettivo fresco'in questo caso non si riferisce ad un secchio di latte nella stalla, ma ad una bottiglia confezionata-. .,..„„ '.'.. , lijyMsa ni Simonetta Conti I -a lavorazione e refrigerazione del latte nella moderna centrale di uria grande città'

Persone citate: Altissimo, Resmini, Sandra Carini, Simonetta Conti I

Luoghi citati: Firenze, Lodi, Milano