Così sì vota oggi in Urss Nessun candidato trema

Così sì vota oggi in Urss Nessun candidato trema Le elezioni per i 1500 seggi del Soviet Supremo Così sì vota oggi in Urss Nessun candidato trema DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — L'Urss vive oggi 11 suo quinquennale esercizio di «democrazia socialista»: dalle 6 del mattino, e fino alle 22, 177 mila seggi in tutto il Paese raccoglieranno circa 180 milio- I ni*di;w^per1e elezioni-'àel'l Bridetdfelle Utyonii(750M>Ìj coscrizioni e quindi 750 seggi) e del Soviet delle Nazionalità <l 750 seggi sono assegnati proporzionalmente alle 15 Repubbliche e alle Regioni autonome), le due Camere che formano il Soviet Supremo, insomma il Parlamento nazionale. Il risultato è. scontato. Voterà infatti,' se andrà come nel '79, il 99,99 per cento (è un dato ufficiale) degli aventi diritto; soltanto lo 0,08 degli elettori, cioè meno di uno su mille, cancellò In quell'occasione il nome dell'unico candidato indicato ' sulla scheda, un Iscritto al pcus o un «senza partito» da esso approvato, In quello che ha sostanzialmente l'aspetto di un plebiscito manipolato. Eppure non mancano, nelle : elezioni sovietiche, aspetti che possano fare pensare a elezioni vere. La campagna elettorale; per esempio, che essendoci un solo, partito è costata poco (16 milioni di rubli, circa 33 miliardi di lire): dura tre settimane e si impernia su migliala di comizi culminati negli ultimi giorni con gli Interventi del Politbjuro e, venerdì, con 11 discorso di. Cernenko, candidato al Soviet delle Unioni per il distretto moscovita di Kujbyshev. Le strade sono tappezzate, Come altrove, di stemmi elettorali, anche se qui sono tutti a falce e martello, rossi come le bandiere. Martedì si conosceranno, alle 19,30, i risultati ufficiali. Ma non ci saranno sorprese. 1 1500 candidati saranno eietti, ifessfiib*e?&<)ai" stato trombato riei^tiS anni1 di storia sovietica. Il fenomeno viene qui esaltato come indice del «grande consenso della società sovietica sulle decisioni del partito», come «dimostrazione della natura democratica del processo selettivo» (come dire che la scelta stessa del candidato, attentamente vagliata dal pcus, rappresenta il vero momento democratico). Molto meglio che in Occidente, dove (Pravda di venerdì) «per l'elettore, con/uso dalle sfumature nella molteplicità dei partiti e del loro programmi, alla fine perde di senso il concetto stesso di elezione». La costituzione sovietica prevede si che possa esservi più di un candidato per un seggio, ma ciò non è mai avvenuto. Nel 1979 un gruppo dì persone cercò' di presentare candidati non varati dal partito, fra 1 quali lo storico Roy Medvedev: «Un esperimento politico», fu definito. Ma falli, con le candidature respinte da cavilli burocratici. «C'è un solo partito che rappresenta l'intero popolo —.è la spiegazione — e quindi non c'è bisogno di avere .più di un candidato». Anche 1 leader voteranno, e dal seggio elettorale di Cernenko (Bolshaja Bronnaja 6A, sede della '■^ , . o i" i1 a , a e a a l e o a i n o i n u e a è n r a Vaap, cioè della società per 1 diritti d'autore) si è desunto che egli abiti in uh edificio del comitato centrale poco distante, lo stesso in cui abitava Suslov. Sarà forse, come già per Breznev, l'occasione di vedere e 1itcqnosaere.Sua. moglie, la f 1' nSjst injsteriosà'AhniiDml'■^revnàt'' Non è facile, per quelle moltitudini che andranno oggi al seggi, indicare perplessità sul candidato. Il voto è segreto, nel senso che esiste una cabina. Ma questa è usata si e no dal due o tre per cento degli elettori: gli altri, per non essere notati e non destare sospetti, si limitano a ricevere la scheda e a deporla nell'urna. Quale migliore dimostrazione di cieca fiducia nelle scelte del partito? E' la stessa cieca fiducia che 1 1500 eletti (nel '7911 33 per cento donne, 11 22 per 'cento sotto 1 trent'anni e il 51 per cento contadini e operai la cui presenza è assunta a riaffermazlone di una legittimità leninista del partito e del regime) dimostreranno nel cinque anni della loro carica: convocato due volte' l'anno, In primavera e in autunno, il SovietSupremo non ha poteri reali e si limita ad approvare — all'unanimità, naturalmente — le decisioni adottate nel frattempo dal Presidlum. Elegge anche il presidente del Presidium. ma anche questa è una formalità perché la scelta viene fatta dal Politbjuro, cioè dal vertice del partito. f. ferali

Persone citate: Breznev, Cernenko, Roy Medvedev

Luoghi citati: Mosca, Urss