Se il cuore s'ammala, Piemonte nei guai

Se il cuore s'ammala, Piemonte nei guài Se il cuore s'ammala, Piemonte nei guài Per le operazioni l'unica sede è Torino - Quante difficoltà per far accettare la cardiochirurgia a Novara - Ma i lavori dovrebbero partire a giorni: i primi 3 miliardi Dal 15 marzo 1083 «A 1° marzo di quest'anno il Centro- di cardiochirurgia delle Molinette diretto dal prof. Morea ha eseguito 522 operazioni in circolazione extracorporea, di cui 306 per sostituzioni valvolari, 151 per ischemie (scarsa Irrorazione sanguigna), 42 congeniti e 20 di altro genere. Nei primi due mesi di quest'anno le operazioni sono'state ili. «Ciò significa — dice il prof. Morea — che quest'anno arriveremo a 600-650 che sono, il tetto che ci siamo proposti'. Lo ha spiegato ieri à Novara in un incontro tra cardiologi e politici per discutere 11 tema della seconda cardiochirurgia del Piemonte, visto che, come appare dalla tali? il a, le necessita sono quasi il doppio: si parla di 900 Interventi su adulti e 150-200 su bambini. In questa situazione non ci sono che due strade: o continuare a mandare all'estero chi non può essere operato in Italia o creare una struttura alternativa. Il piano sanitario regionale ha scelto Novara come seconda sede: Anzi, nelle intenzioni dovrebbe già essere realizzata, ma le cose non stanno cosi. Ancora ieri tutti i primari di quell'ospedale, escluso quello di cardiologia, prof. Rossi, si som, pronunciati contro la struttura, perché mancherebbe il sostegno tecnico negli altri reparti. Inoltre — ed è uno rivendicazione sacro-, santa — 11 personale deve essere assunto regolarmente e non sottratto ad altri reparti. Infine: la cardiochirurgia dovrebbe essere una Divisione ospedaliera con posti messi regolarmente a concorso e non affidata alla convenzione con l'Università. Il presidente dell'Usi, Ing. Cardinali, e l'assessore Bajardl hanno però escluso altri ritardi, anzi 1 lavori di ristrutturazione delle camere operatorie partiranno a giorni. Sono già stanziati 3 miliardi. La formazione del personale seguirà a ruota. Tutto dò nella filosofia enunciata dal prof. Pier Federico Angelino, moderatore degli Interventi, che -.bisogna tradurre le parole in servisi attivi e fattivi per il cittadino: Allora il problema cuore si sposta. Di fronte a quelle della cardiochirurgia ci sono altre cifre e percentuali, contenute nella relazione della commissione regionale composta dal più noti specialisti del Piemonte, che dicono come nella nostra regione la mortalità per fatti cardiaci sia pia elevata della media italiana e più alta ancora In alcune «zone calde»: 1 comprensori di Pir.ero- lo, specie le vallate. Vercelli e Santhià, Gattina», Alessandria. Il 70 per cento delle chiamate d'urgenza, dice 11 prof. Rossi, è motivato da fatti cardiaci, quindi bisognerebbe potenziare 11 pronto soccorso a domicilio, nel senso di possedere ambulanze particolarmente attrezzate. Il punto nodale continua comunque ad essere Torino. Il Piano sanitario Individua In città, oltre alle già esistenti Divisioni cardiologiche del Maurlzlatio, Maria Vittoria e Mollnette (2), altre 3, e precisamente nel nuovo ospedale, quando ci sarà, di via Farinelli, al Martini di via Tofane e alla Nuova Astanteria Martini; e «servizi cardiologici» al Maria Adelaide e In due nuove Usi appena saranno definite. Per quanto riguarda 1 laboratori di emodinamica ne sono previsti 2 alle Mollnette (attualmente ne ha uno); uno rispettivamente alla Nam, Maurizi ano, Regina Margherita; e uno ancora a Novara (quello attuale), Vercelli, Alessandria, Cuneo. Domenico Garbarlno Tntprvpntl Quadrante ProvU.c.a "Jgg-J ****** JXli^he extracorporea Nord-Ovest TO 2,4 600 1.200 Nord-Est NO - VC 0,9 225 450 Sud-Est AL - AT 0,75 175 350 Sud-Ovest CN 0,6 150 300 Totale — 4,6 1.150 2.300

Persone citate: Cardinali, Cuneo, Maurizi, Morea, Pier Federico Angelino