Prima discorso in pubblico di Cernenko Attacca Washington ma offre il dialogo di Fabio Galvano

Prima discorso in pubblico di Cementa Attacca Washington ma offre ii dialogo Il segretario del pcus (parlando a fatica) chiude la campagna elettorale Prima discorso in pubblico di Cementa Attacca Washington ma offre ii dialogo Ribadite le tesi andropoviane: gli Usa devono fare «passi concreti» (rimozione degli euromissili) se vogliono rilanciare i negoziati - Mosca insiste anche sulla non militarizzazione dello spazio e l'eliminazione delle armi chimiche - Il leader sovietico afferma, che «non ci sarà indulgenza» per chi è indisciplinato sul lavoro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE * MOSCA — Nel suo primo Importante discorso pubblico dopo essere diventato'segretario generale, Konstantln Cernenko ha concluso la campagna elettorale in vista del voto di domani per 11 Soviet Supremo accusando duramente gli Stati Uniti di mirare al dominio del mondo e' sfidandoli a dimostrare «con < fatti» 1 loro recenti toni conciliatori; ma ha anche affermato —un accento inconsueto— che l'Urss vuole un .drastico cambiamento» del rapporti, ed ha ricordato le «radici prò!fonde» della distensione. Dal podio del Palazzo dei Congressi, sovrastato dal gigantesco ritratto di Lenin delle grandi occasioni politiche, il leader ha parlato per 50 minuti. E' apparso fisicamente debole: parlava a fatica (si dice che soffra di enfisema polmonare), tossiva, talora perdeva il filo della lettura. A un certo punto, forse, ha perso anche un foglio: si è interrotto e ha ripreso, dopo mezzo minuto in cui le telecamere si sono pietosamente allontanate da lui, tralasciando un breve passo che poi l'agenzia Tass ha regolarmente diramato. Dopo i sei mesi di assenza andropoviana, comunque, la leadership sovietica riassume una dimensione concreta. Nel suo discorse Cernynko ha toccato temi economici, ideologici e paratici, prima di affrontare il quadro della politica estera in cui ha coi iermato la linea d'attesa dell'Urss, la volontà dichiarata di riprendere il dialogo con l'Occidente ma se sarà questo — in particolare gli Stali Uniti — a fare il primo passe, ad ac- cogliere 1 -suggerimenti, del; Cremlino., Davanti ai suoi elettori di Kujbishev, quartiere settentrionale di Mosca, Cernenko ha denunciato «te forse aggressive dell'imperialismo Usa», la politica espressamente militarista» della Casa Bianca, nonché •■ aspirazione al dominio mondiale, resistenza al progresso, violazione del diritti e della libertà dei popoli» da parte di Washington. Una politica, ha detto, di cui uno degli esempi è «te trasformazione dell'Europa occidentale in una base di lancio per i missili nucleari Usa puntati contro l'Urss e i suoi alleati». Gli Stati Uniti, ha denunciato Cernenko fra gli applausi di mezzo Polltbjuro e delle migliala di attivisti raccolti per l'occasione, sono colpevoli di avere sabotato i negoziati di Oinevra: «Hanno trasformato la loro partecipazione alle trattative in uno strumento di propaganda per camuffare una politica di riarmo e di guerra fredda. Noi non avremo parte in questo gioco. Installando i loro missili in Europa, gli americani hanno creato ostacoli alle trattative tanto per gli euromissili quanto per le armi strategiche. E' la rimozione di questi ostacoli (che comporterebbe la rimozione delle nostre misure di risposta) a offrire il modo di trovare un accordo reciprocamente accettabi le». E' la posizione sovietica di sempre: via 1 Cruise e i Per shlng, anche se degli 6S-20 non si parla. «Di recente — ha proseguito Cernenko — l'amminisf ragione Usa ha cominciato a fare dichiarazioni pacifiche, invitandoci al dialogo. (...) Le buone intenzioni possono essere prese sul serto soltanto se sono confortate da fatti concreti: Ed è qui che Cernenko ha perno 11 filo del discorso. I presenti e 1 telespettatori non gli hanno sentito dire quali siano questi 'fatti-: la ratifica dei trattati per la limitazione delle esplosioni nucleari sotterranee, si legge Invece nel testo diramato dalla Tass, la rinuncia alla militarizzazione dello spazio, 11 congelamento dell'arsenale nucleare. E poi ha ripreso Cernenko: l'eliminazione delle armi chimiche, per la quale «sembrano che stiano maturando i necessari requisiti». Un accordo su quel punti, ha detto il leader sovietico, 'potrebbe segnare linUtlo di un drastico cambiamento nei rapporti sovieto-amerìcani. (...) Ce lo auspichiamo, ora tocca a Washington agire». Per ora Mosca si attiene a quella che è la sua risposta codificata negli anni: «Proteggere la pace e garantire la sicurezza della patria» attraverso «un rafforzamento delle difese nazionali». 'Tutti sappiano — ha ammonito Cernenko — che nessuno di coloro propensi alle avventure armate ci coglierà impreparati, che nessun potenziale aggressore può sperare di evitare una risposta devastatrice». Ha parlato di 'indignazione» in Europa per le azioni di «chi ne sacrifica la sicurezza alle ambizioni imperiali di VVa-l shington», di «escalation di critiche al corso belligerante degli Usa», come a suo avviso ^confermano con sufficiente vigore» le conversazioni da lui avute con 1 leader venuti a Mosca per 1 funerali di Andropov. -Tutto ciò — ha aggiunto Cernenko —fa nutrire fiducia che gli sviluppi volge- ranno alla pace (...). La distensione ha radici profonde». Se la politica estera è stata l'elemento più importante del discorso, sono state le questioni interne ad occuparne la maggior parte. Cernenko ha ripetuto l'impegno a proseguire 11 programma di riforme moderate e di esperimenti manageriali lanciati da Andropov, ha ribadito la necessità di una severa lotta contro corruzione e indisciplina (.Non ci sarà indulgenza», ha detto), ha confermato la necessità di un maggiore rigore ideologico e di maggiore efficienza sul lavoro, ha lodato gli sforzi degli ultimi cinque anni. ma ha sottolineato che non bastano. Il solco di questa «era Cernenko» sembra tracciato, e non è molto diverso da quello percorso da Andropov. Fabio Galvano Mosca. Il nuovo leader sovietico Konstantin Cernenko tiene il suo primo discorso pubblico dopo i funerali di Andropov