Cohen, dall'Abruzzo con barocco

Cohen, dall'Abruzzo con barocco Q FINO A DOMENICA AL GOBETTI «DILLO A MAMMA Cohen, dall'Abruzzo con barocco Alfredo Cohen, là sul palco-' scenico, non si risparmia: parla, racconta, canta con voce roca le vicende della baronessa. £' una nobi{donna en travesti un po' accattona, .la sua: il vestito, verde, di un verde scialbo e povero, è spiegassato, quasi lacero; i calzettoni rossi hanno i buchi; il manto è di un azzurro stanco e polveroso. E' una nobildonna che presenta la sua «corte dei miracoli»: una gatta, un bue, e poi i villici, i cafoni, ma anche i reali di Napoli, strane maestà sema potere e senea dignità. Dillo a mamma tè è lo spettacolo che Cohen (protagonista unico e autore) presenta fino a domenica al Gobetti (ieri non ha recitato, le rappresentazioni riprenderanno regolarmente stasera). E' uno strano lavoro, il suo: la storia della baronessa non ha contomi nitidi e definiti, è il pretesto per una chiacchierata, anche un po' prolissa, che può riguardare ogni argomento. L'Abruzzo con la sua cultura popolare e con la sua parlata, il re di Napoli che sorprende sua moglie la *reggina» al cinema con l'amante, i contadini che portano i doni (sale, succherò, aceto, un cavolfiore) atlìnésistentemotagónisìt df un presepi barocco e grottesto: sono tutti fili attorno ai quali si dipana la tela dello spettacolo. Ma questi fili a volte si: annodano in grumi di prosaicità che sfiorano il monotòno. Cohen raggiunge i suoi momenti migliori quando sceglie il registro del pettegolezzo, quando racconta le sue farraginose storie come fossero dicerie da antica osteria, degne di essere sussurrate con aria complice, e per sempre tramandate. ■ , al.co.

Persone citate: Alfredo Cohen, Cohen, Gobetti

Luoghi citati: Abruzzo, Napoli