Dura reazione dei magistrati

Dura reazione del magistrati Affollata assemblea in Tribunale Dura reazione del magistrati Contro la proposta sul trattamento economico - «Una usurpazione costituzionale» •Neppure il fascismo età or- \ rivato a tanto, non fece mai una legge per dichiarare estinti i processi». «AI governo non hanno un'idea dello Stato di diritto». -E' un'usurpazione costituzionale. Dove va a finire cosi la certezza del diritto? Se una sentenza non piace si fa una legge interpretativa eia si butta via». E' solo una breve sintesi delle critiche feroci lanciate Ieri dal magistrati al governo «colpevole, di aver presentato, nel giorni scorsi, un dlse. gno di legge sul trattamento economico del giudici, All'assemblea, Incominciata in via delle Orfane alle 12, proprio per non intralciare la normale attività giudiziaria, erano presenti circa ottanta magistrati. < Sul tappeto la «malinconica vicenda del trattamento economico», come l'ha definita il procuratore aggiunto Marzachi. Di cosa si tratta? La proposta governativa concede a tutti indennità di rischio e -trascinamento» degli scatti nelle varie fasi della carriera, ma solo a partire dall'inizio di quest'anno. Finora, a percepire l'indennità di rischio erano solo I magistrati ordinari, e a godere del privilegio sugli scatti solo i giudici della Corte del Conti. Una sentenza del Consiglio di Stato ha riconosciuto a tutti, giudici ■ ordinari e amministrativi, entrambe le Indennità, naturalmente con gli arretrati, negati invece dal governo che contro la decisione ha presentato ricorso In Cassazione. Ma il governo rimette In discussione anche il principio dell'adeguamento automatico delle retribuzioni del giudici agli aumenti medi acquisiti, negli ultimi tre anni, dagli altri pubblici dipendenti: una decisione che ha scatenato l'Ira del magistrati. I giudici Caselli, Maddalena, Panzanl e Tedeschi Ieri hanno sparato a zero contro il governo. Ha detto Tedeschi: «Non chiediamo aumenti di stipendio ma solo l'eliminazione di un errore contabile che ci perseguita da S anni». Maddalena: «Visto che le sentenze non sono riconosciute come espressione della funzione giurisdizionale, non emettiamo più. sentenze». Caselli: «Non è solo una questione economica ma politica: senza l'adeguamento automatico degli stipendi bisognerà contrattare gli aumenti: E dove se ne va la nostra indipendenza?». Conclusioni dell'assemblea: sollecitare l'intervento del presidente Pertlnl e metter/ in esecuzione la sentenza del Consiglio di Stato: sullo sciopero si vedrà in seguito. n. plet.

Persone citate: Caselli, Marzachi