Fantacronache di Stefano Reggiani

Fantacronache di Stefano Reggiani Fantacronache di Stefano Reggiani Rinate Marzo Venerdì 24, i doveri delle' donne — Intervistatore: «Fra poco è l'otto marzo, la giornata delle donne. Professor Alberoni, lei che è un sociologo attento ai movimenti, pensa che il movimento delle donne, dopo un perìodo di crisi, stia per rinascere?». Alberoni: «Anzi, è già rinato, più forte e solidale di prima. E' il fatto clamoroso di questi giorni. Non tutte le donne se ne sono accorte, ma io le ho avvertite per tempo. L'otto marzo sarà un giorno di rinnovata battaglia femminista». Intervistatore: (Troppo presto abbiamo creduto che le streghe, per usare un affettuoso epiteto, fossero state sconfitte. Lei, Moravia, cosa pensa di questa improvvisa rinascita del femminismo?». Moravia: «Non ho mai cessato di mettere la donna al centro dei mìei racconti. Il risveglio femminista mi trova completamente favorevole. Ne approvo il tono battagliero e le motivazioni culturali». Intervistatore: «E' un'onda di piena che ci trova pronti c consenzienti. Lei Baget. Bozzo che cosa ne pensa?». Baget Bozzo: «Come studioso e sacerdote non ho mai smesso di puntare l'indice sull'altra metà del cielo. La nuova turbinosa scossa che si sta verificando mi sembra il modo giusto per riempire spazi culturali rimasti troppo a lungo vuoti». Aiuto intervistatore: «Ma non si potrebbe chiedere un'opinione a qualche donna?». Intervistatore: «Come sarebbe a dire? Vogliamo far decidere alle donne quando deve rinascere- il movimento femminista? Caricarle anche di questo peso? Le donne hanno il diritto di sapere con chiarezza quando il loro movimento risorge e il dovere di adeguarsi, di rispondere a tutte le nostre attese culturali». Sabato 25, il carisma nella de — Ogni partito riceve all'atto della sua fondazione una dose prestabilita di carisma, da dividere tra i suoi leaders maggiori e da tenere in serbo per i leaders che devono nascere. I partiti cen- tralistici e autoritari sono i più fortunati, ogni segretario trova la sua buona razione di carisma e non deve dividerlo con altri. Ma la de? Ha dissipato il carisma in mille rivoli, mezz'etto a uno, due etti a un altro, un pizzico a Bisaglia, una sniffata anche a Scotti, un cartoccio ad Andrcotti. Cosi adesso le scorte sono press'a poco finite. De Mita è andato, durante il congresso della de, ad aprire la cassaforte e ha trovato che c'erano due grammi di carisma. Ha avuto un bel gridare: «Chi ha dilapidato il carisma?». Facevano finta di non sentirlo. Adesso deve governare la de con un carisma allungato col bicarbonato, come si fa, in ambienti poco raccomandabili, con le droghe. Domenica 26, ma cos'è il carisma? — Però un delegato è andato da De Mita e gli ha chiesto: «Che cos'è questo carisma? E' una cosa che si vede?» E De Mita spazientito: «Ma è il naturale ascendente, la capacità naturale di comandare e di farsi ubbidire». E il delegato: «Allora chi ce l'ha in Italia?». ■ Lunedi 27, là bambina selvaggia — Quella povera bambina allevata dalle scimmie, poi segregata in un ospedale, poi fatta vedere dalla Tv in «Italia sera» ha strappato anche finte commozioni. I più colti hanno detto: «Non tormentatela, la¬ sciatela alla sua libertà da giungla, al suo felice stato di natura, non è un fenomeno da baraccone». Giustissimo, pur di togliersi di torno la bam. bina selvaggia, sarebbero disposti ad un dibattito sulla natura come condizione perfetta e su ogni tipo di «civiltà» come sopraffazione. Non è felice la gazzella che corre libera per la savana davanti al leone? Certamente, se riesce a sfuggire al leone. Anche il «selvaggio» che muore di fame non è felice nella sua autonomia? (Può d'arsi che l'antropologia generosa degli strutturalisti abbia lasciato qualche danno). Martedì 28, cara Bologna — Vicino alla Fiera di Bologna, in un tratto erboso misteriosamente risparmiato dall'edilizia intensiva, è rimasta, una vecchia fattoria, col suo portico e il suo cortile, la sua aria contadina senza contadini. Speriamo che non sia un calcolo, che Bologna non affidi a segnali illusori la sua fama di citta a misura d'uomo, di città tollerante, di città conciliante (ma assediata, come tutte, da una crisi che spegne anche le migliori cordialità). Mercoledì 29, le signore di Losanna — Noi crediamo che il costume e l'etica di un popolo si rivelino dagli, annunci economici sui giornali, soprattutto dagli annunci matrimoniali. Sulla Cazette di Losanna 6 apparso questo: «Figlia di diplomatico, bellezza .clamorosa, vitalità debordante, dolce, comprensiva, di una bontà infinita, 39 anni, divorziata senza colpa e senza figli, ben sistemata economicamente, non amante della mondanità ma perfetta padrona di casa, cerca un uomo di età fino a 55 anni integro, umano e cólto». Vedete, in Svizzera, una donna cosi deve cercare marito sui giornali. Giovedì 1, a proposito di differenze nazionali — A Parigi il film Emmanuelle 4 viene presentato in versione normale,, a Losanna nella versione a tre dimensioni. Ma qui è Parigi che è cambiata anche rispetto a se stessa.

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