Ogni 26 milioni di anni la vita è scampata a una catastrofe planetaria

Ogni 26 milioni di anni la vita Ogni 26 milioni di anni la vita è scampata a una catastrofe planetaria DALLE analisi sul (ossili 6l * scoperto recentemente che negli ultimi 250 milioni di anni certe loi me di vita sulla Terra si sono estinte a Intervalli di tempo regolari di circa 38 milioni di anni. Autore dello studio, durato set anni, sono J. John Sepkoskl e David M. Raup dell'Università di Chicago, che si sono basati su una ricerca sulle estinzioni di organismi marini. Altri ricercatori hanno apprezzato 11 loro Indirizzo e molti si sono trovati d'accordo sulle statistiche e sul dati: «Ma ora rimane un problema: non sappiamo spiegarne I motivi., hanno concluso. Se nuovi studi conferii) ussero Il periodo di estinzione In 28 milioni di anni, non vi sarebbe-motivo di allarmarsi. Infatti le più recenti massicce scomparse sono avvenute 11 milioni di anni (a: ri restano quindi altri 15 milioni di anni. Ma questa scoperta ha sconvolto le teorie tradizionali di paleontologi, geologi e biologi. La regolarità di rari eventi catastrofici mette Infatti in discussione la convinzione che sia 11 lento lavoro della natura a regolare la scomparsa di (orme di vita. Significherebbe cioè che le estinzioni di massa non sono (etti casuali legati all'ambiente, come si e creduto (Inora, ma provocati da un (enomeno relativa¬ I parchi di Vienna mente breve. E poiché nessun evento terrestre conosciuto ha cicli di quella durata, nasce il sospetto che ti (attore decisivo provenga da una (orza esterna alla Terra. Le Implicazioni sconvolgerebbero soprattutto la geologia e la paleontologia Per un secolo e mezzo si e creduto che la storia del pianeta potesse essere spiegata da eventi graduali c lenti: * 11 principio dellunl(ormltà che rappresenta 11 supporto geologico alla teoria di Darwin. La gradualità, per cut 1 processi presenti sono considerati la chiave del passato, (u teorizzata nel 1830 da Charles Lyell. geologo Inglese, per soppiantare l'ortodossia regnante del catastrofismo. Questa fu Introdotta all'inizio del secolo da Oeorges Cuvler. paleontologo (rancese. che denuncio l'estinzione totale di alcune specie nelle ere passate. La sua teoria sulle devastazioni alluvionali fu sostenuta da geologi cristiani anche ptr confermare la verità biblica sul diluvio universale. La recente tendenza di molti scienziati e un Ibrido di gradualismo e di catastrofismo sgombro da cause soprannaturali. Tale tendenza e stata consolidata dalla scoperta, resa pubblica nel 1980, che un Imponente asteroide (orse colpi la Terra 65 milioni di anni (a: questo evento può aver contribuito a uno del più devastanti periodi di estinzione, quello In cui perirono I dinosauri OH scienziati ora tendono ad accettare la catastrofe come un fatto «normale, della storia della Terra. Poiché tutto clO non contraddice alcuna teoria, compresa quella di Darwin. si i .tiene che catastrofi periodiche abbiano alterato la normalità dell'evoluzione, rendendola più episodica e ancora più soggetta a cambiamenti Sepkoskl. professore associato all'Università di Chicago, ha esaminato la documentazione sul (ossili tornando Indietro di 250 milioni di anni. Ha concentrato gli sforzi sul (ossili marini. 1 cui resti sono più numerosi di quelli terrestri. Si é (ennato a quell'epoca perché le Indicazioni su tempi più lontani sono poche per un'analisi statistica. 61 conoscono tre principali estinzioni negli ultimi 250 milioni di anni. La prima, nel periodo geologico Permiano, (ra 250 e 240 milioni di anni (a. In cui scomparvero vaste specie di plancton e crostacei L'estinzione più catastrofica, nel Triassico, fra 220 e 225 milioni di anni fa. colpi la metà di tutte le specie animali La terza, alla (Ine del Cretaceo. 65 milioni di anni la. In cui sparirono 1 dinosauri, altre (amlglle di rettili e gran parte della vita coinciso con scontri di asteroidi Sebbene questi ultimi non possano essere considerati 11 denominatore comune delle estinzioni. Leo J. Hickey, paleobotanlco e direttore del Peabody Museum di storia naturale all'Università di Yale, ha detto: «La teoria degli asteroidi ci ha almeno predisposti a pensare anche a! di fuori del sistema terrestre. Ciò é molto Importante, tanto che I paleontologi sono molto più attenti al risultati del geochimici e dei geof islcl. e viceversa*. I partecipami al congresso di Flagstaff sono stati a(lasclnatl. pur reagendo con prudenza, dalla teoria di Sepkoskl e di Raup. Un aspetto di questa ha reso particolarmente perplesso l! professor Jablonskl e al tri: sebbene tre eventi sta no stati di grandissima rlle vanza. In altri casi le estln zionl sono meno significa Uve. Uno scettico circa le nuove teorie é Norman D. Newell, paleontologo a! Museo di Storia naturale di New York, che le dednlsce «un artificio statistico su modelli che non esistono nella realtà- Ma Raup Insiste sul (atto che le analisi sono state (atte e rifatte più volte e I modelli ciclici emergono sempre chiaramente. JohnNoblcWiKord Copyright . Sdtfl0f TUrn-» - Ne* ^ «fi. flint» r p»r lltalia • li Stampa* sottomarina Sepkoskl e 11 suo assistente. Raup, hanno rilevato una media di estinzione che va (ra 180 e 300 specie ogni, milione d'anni. La scomparsa é 11 destino di tutte le specie. In almeno sette casi, a parte 1 tre episodi citati, la media é raddoppiata o triplicata. Questi (atti minori, ma Importanti statisticamente, avvennero 11, 38. 61. 125. 144, 163 e 175 milioni di anni (a. •VI é quindi — ha dichiarato Sepkoskl — una significativa periodicità statistica nella distribuzione degli eventi di massa o delle estinzioni accelerate negli ultimi 250 milioni di anni. Noi non conosciamo alcun fenomeno documentato che abbia un ciclo di 26 milioni di anni. Perdo sospettiamo che la causa non sia terrestre, bensì solare o galattica-. Ora tocca agli astrofisici convalidare questa teoria. La speculazione scientifica potrebbe condurre a soluzioni di comodo: per esemplo, eruzioni solari ogni 26 milioni di anni eppure perturbazioni periodiche al sistema solare dovute al suo passaggio attraverso la galassia e Interagendo con altre stelle e polvere galattica Un gruppo di scienziati californiani, guidato da Walter Alvarez. non e riuscito a provare che ogni estinzione di massa abbia In un articolo di Tullio Regge ho letto: >Se getto un dado un milione di volte, le 6 facce dovrebbero uscire con uguale frequenza.. A pagina 481 del .Dizionario tecnico* di Albenga e Perucca si legge: .Al crescere del numero delle prove lo scarto assoluto tende a crescere oltre ogni limite.. Chi ha ragione? Il lettore non ha tutti 1 torti. Ciascuna faccia uscirebbe all'lnclrca una volta su sei. ma li numero di uscita non sarebbe rigorosamente uguale per tutte le facce: d si attendono fluttuazioni pari a circa l'un per mille. La mia affermazione andava presa con cautela e so¬ prattutto Inquadrata nell'articolo in cui e apparsa La fisica contemporanea gioca a dadi. Se acceleriamo un protone e lo facciamo urtare contro un altro, la teoria non ci offre predizioni valide per un singolo evento. Essa ri du e Invece In media quanti protoni usciranno e in quali direzioni, e quali nuove particelle vengono prodotte, purché la statistica venga fatta su di un numero di collisioni grandissimo e paradiso degli ornitologi PER vari anni é stata un'oasi protetta, ora é parco regionale. E' la Val Tror.cea. 3280 ettari di territorio alpino che vanno dal 1550 metri al 3280 della punta Rognosa 11 parco, situato nel Comune di Pragelato. si raggiunge dalla statale del Sestriere in vai elusone (provincia di Torino). E' un ambiente Incontaminato I suol pini, abeti e. larici sono Iscritti nel Libro narlonale degli alberi da seme Come dire 11 meglio dal punto di vista botanico. Ma ora quest area corre un grosso rischio Poco lontano dal confini, dove é la più bella pista da (ondo per 10 sci del Piemonte, sono stale progettate due lottizzazioni. Circa 800 alloggi dovrebbero stravolgere le borgate Pattemouche e Pian. OH enti protezionisti sono scesl sul piede di guerra ed accusano gli amministratori locali di cedere alle lottizzazioni e di svendere la montagna e lamblenle protetto. Olà nell'antichità questa zona era chiamata la • Valle del fiorì- Le specie esistenti, opportunamente protette, sono centinaia. Tra la più note, la violetta e lacampanula romboidale, la ctella alpina e 11 giglio di monte, il rododendro e ti ranuncolo del ghiacci, la sassifraga ed il dente di leone. 11 garofano alpino e quello del ghiacciai, 11 genepl e la Grazia delle Alpi. Le piarne medicinali sono mollo diffuse, l'arnica montana, la digitale, la genziana. 11 millefoglio, la scablosa e la veronica (nota anche come the da montagna). La fauna di questo mini-. Il Coni;* frugilcus e il suo caratteristico nido costruito fra ìe alle ramificazioni di un albero Ogni 26 milioni di anni la vita Ogni 26 milioni di anni la vita è scampata a una catastrofe planetaria DALLE analisi sul (ossili 6l * scoperto recentemente che negli ultimi 250 milioni di anni certe loi me di vita sulla Terra si sono estinte a Intervalli di tempo regolari di circa 38 milioni di anni. Autore dello studio, durato set anni, sono J. John Sepkoskl e David M. Raup dell'Università di Chicago, che si sono basati su una ricerca sulle estinzioni di organismi marini. Altri ricercatori hanno apprezzato 11 loro Indirizzo e molti si sono trovati d'accordo sulle statistiche e sul dati: «Ma ora rimane un problema: non sappiamo spiegarne I motivi., hanno concluso. Se nuovi studi conferii) ussero Il periodo di estinzione In 28 milioni di anni, non vi sarebbe-motivo di allarmarsi. Infatti le più recenti massicce scomparse sono avvenute 11 milioni di anni (a: ri restano quindi altri 15 milioni di anni. Ma questa scoperta ha sconvolto le teorie tradizionali di paleontologi, geologi e biologi. La regolarità di rari eventi catastrofici mette Infatti in discussione la convinzione che sia 11 lento lavoro della natura a regolare la scomparsa di (orme di vita. Significherebbe cioè che le estinzioni di massa non sono (etti casuali legati all'ambiente, come si e creduto (Inora, ma provocati da un (enomeno relativa¬ I parchi di Vienna mente breve. E poiché nessun evento terrestre conosciuto ha cicli di quella durata, nasce il sospetto che ti (attore decisivo provenga da una (orza esterna alla Terra. Le Implicazioni sconvolgerebbero soprattutto la geologia e la paleontologia Per un secolo e mezzo si e creduto che la storia del pianeta potesse essere spiegata da eventi graduali c lenti: * 11 principio dellunl(ormltà che rappresenta 11 supporto geologico alla teoria di Darwin. La gradualità, per cut 1 processi presenti sono considerati la chiave del passato, (u teorizzata nel 1830 da Charles Lyell. geologo Inglese, per soppiantare l'ortodossia regnante del catastrofismo. Questa fu Introdotta all'inizio del secolo da Oeorges Cuvler. paleontologo (rancese. che denuncio l'estinzione totale di alcune specie nelle ere passate. La sua teoria sulle devastazioni alluvionali fu sostenuta da geologi cristiani anche ptr confermare la verità biblica sul diluvio universale. La recente tendenza di molti scienziati e un Ibrido di gradualismo e di catastrofismo sgombro da cause soprannaturali. Tale tendenza e stata consolidata dalla scoperta, resa pubblica nel 1980, che un Imponente asteroide (orse colpi la Terra 65 milioni di anni (a: questo evento può aver contribuito a uno del più devastanti periodi di estinzione, quello In cui perirono I dinosauri OH scienziati ora tendono ad accettare la catastrofe come un fatto «normale, della storia della Terra. Poiché tutto clO non contraddice alcuna teoria, compresa quella di Darwin. si i .tiene che catastrofi periodiche abbiano alterato la normalità dell'evoluzione, rendendola più episodica e ancora più soggetta a cambiamenti Sepkoskl. professore associato all'Università di Chicago, ha esaminato la documentazione sul (ossili tornando Indietro di 250 milioni di anni. Ha concentrato gli sforzi sul (ossili marini. 1 cui resti sono più numerosi di quelli terrestri. Si é (ennato a quell'epoca perché le Indicazioni su tempi più lontani sono poche per un'analisi statistica. 61 conoscono tre principali estinzioni negli ultimi 250 milioni di anni. La prima, nel periodo geologico Permiano, (ra 250 e 240 milioni di anni (a. In cui scomparvero vaste specie di plancton e crostacei L'estinzione più catastrofica, nel Triassico, fra 220 e 225 milioni di anni fa. colpi la metà di tutte le specie animali La terza, alla (Ine del Cretaceo. 65 milioni di anni la. In cui sparirono 1 dinosauri, altre (amlglle di rettili e gran parte della vita coinciso con scontri di asteroidi Sebbene questi ultimi non possano essere considerati 11 denominatore comune delle estinzioni. Leo J. Hickey, paleobotanlco e direttore del Peabody Museum di storia naturale all'Università di Yale, ha detto: «La teoria degli asteroidi ci ha almeno predisposti a pensare anche a! di fuori del sistema terrestre. Ciò é molto Importante, tanto che I paleontologi sono molto più attenti al risultati del geochimici e dei geof islcl. e viceversa*. I partecipami al congresso di Flagstaff sono stati a(lasclnatl. pur reagendo con prudenza, dalla teoria di Sepkoskl e di Raup. Un aspetto di questa ha reso particolarmente perplesso l! professor Jablonskl e al tri: sebbene tre eventi sta no stati di grandissima rlle vanza. In altri casi le estln zionl sono meno significa Uve. Uno scettico circa le nuove teorie é Norman D. Newell, paleontologo a! Museo di Storia naturale di New York, che le dednlsce «un artificio statistico su modelli che non esistono nella realtà- Ma Raup Insiste sul (atto che le analisi sono state (atte e rifatte più volte e I modelli ciclici emergono sempre chiaramente. JohnNoblcWiKord Copyright . Sdtfl0f TUrn-» - Ne* ^ «fi. flint» r p»r lltalia • li Stampa* sottomarina Sepkoskl e 11 suo assistente. Raup, hanno rilevato una media di estinzione che va (ra 180 e 300 specie ogni, milione d'anni. La scomparsa é 11 destino di tutte le specie. In almeno sette casi, a parte 1 tre episodi citati, la media é raddoppiata o triplicata. Questi (atti minori, ma Importanti statisticamente, avvennero 11, 38. 61. 125. 144, 163 e 175 milioni di anni (a. •VI é quindi — ha dichiarato Sepkoskl — una significativa periodicità statistica nella distribuzione degli eventi di massa o delle estinzioni accelerate negli ultimi 250 milioni di anni. Noi non conosciamo alcun fenomeno documentato che abbia un ciclo di 26 milioni di anni. Perdo sospettiamo che la causa non sia terrestre, bensì solare o galattica-. Ora tocca agli astrofisici convalidare questa teoria. La speculazione scientifica potrebbe condurre a soluzioni di comodo: per esemplo, eruzioni solari ogni 26 milioni di anni eppure perturbazioni periodiche al sistema solare dovute al suo passaggio attraverso la galassia e Interagendo con altre stelle e polvere galattica Un gruppo di scienziati californiani, guidato da Walter Alvarez. non e riuscito a provare che ogni estinzione di massa abbia In un articolo di Tullio Regge ho letto: >Se getto un dado un milione di volte, le 6 facce dovrebbero uscire con uguale frequenza.. A pagina 481 del .Dizionario tecnico* di Albenga e Perucca si legge: .Al crescere del numero delle prove lo scarto assoluto tende a crescere oltre ogni limite.. Chi ha ragione? Il lettore non ha tutti 1 torti. Ciascuna faccia uscirebbe all'lnclrca una volta su sei. ma li numero di uscita non sarebbe rigorosamente uguale per tutte le facce: d si attendono fluttuazioni pari a circa l'un per mille. La mia affermazione andava presa con cautela e so¬ prattutto Inquadrata nell'articolo in cui e apparsa La fisica contemporanea gioca a dadi. Se acceleriamo un protone e lo facciamo urtare contro un altro, la teoria non ci offre predizioni valide per un singolo evento. Essa ri du e Invece In media quanti protoni usciranno e in quali direzioni, e quali nuove particelle vengono prodotte, purché la statistica venga fatta su di un numero di collisioni grandissimo e paradiso degli ornitologi PER vari anni é stata un'oasi protetta, ora é parco regionale. E' la Val Tror.cea. 3280 ettari di territorio alpino che vanno dal 1550 metri al 3280 della punta Rognosa 11 parco, situato nel Comune di Pragelato. si raggiunge dalla statale del Sestriere in vai elusone (provincia di Torino). E' un ambiente Incontaminato I suol pini, abeti e. larici sono Iscritti nel Libro narlonale degli alberi da seme Come dire 11 meglio dal punto di vista botanico. Ma ora quest area corre un grosso rischio Poco lontano dal confini, dove é la più bella pista da (ondo per 10 sci del Piemonte, sono stale progettate due lottizzazioni. Circa 800 alloggi dovrebbero stravolgere le borgate Pattemouche e Pian. OH enti protezionisti sono scesl sul piede di guerra ed accusano gli amministratori locali di cedere alle lottizzazioni e di svendere la montagna e lamblenle protetto. Olà nell'antichità questa zona era chiamata la • Valle del fiorì- Le specie esistenti, opportunamente protette, sono centinaia. Tra la più note, la violetta e lacampanula romboidale, la ctella alpina e 11 giglio di monte, il rododendro e ti ranuncolo del ghiacci, la sassifraga ed il dente di leone. 11 garofano alpino e quello del ghiacciai, 11 genepl e la Grazia delle Alpi. Le piarne medicinali sono mollo diffuse, l'arnica montana, la digitale, la genziana. 11 millefoglio, la scablosa e la veronica (nota anche come the da montagna). La fauna di questo mini-. Il Coni;* frugilcus e il suo caratteristico nido costruito fra ìe alle ramificazioni di un albero Ogni 26 milioni di anni la vita Ogni 26 milioni di anni la vita è scampata a una catastrofe planetaria DALLE analisi sul (ossili 6l * scoperto recentemente che negli ultimi 250 milioni di anni certe loi me di vita sulla Terra si sono estinte a Intervalli di tempo regolari di circa 38 milioni di anni. Autore dello studio, durato set anni, sono J. John Sepkoskl e David M. Raup dell'Università di Chicago, che si sono basati su una ricerca sulle estinzioni di organismi marini. Altri ricercatori hanno apprezzato 11 loro Indirizzo e molti si sono trovati d'accordo sulle statistiche e sul dati: «Ma ora rimane un problema: non sappiamo spiegarne I motivi., hanno concluso. Se nuovi studi conferii) ussero Il periodo di estinzione In 28 milioni di anni, non vi sarebbe-motivo di allarmarsi. Infatti le più recenti massicce scomparse sono avvenute 11 milioni di anni (a: ri restano quindi altri 15 milioni di anni. Ma questa scoperta ha sconvolto le teorie tradizionali di paleontologi, geologi e biologi. La regolarità di rari eventi catastrofici mette Infatti in discussione la convinzione che sia 11 lento lavoro della natura a regolare la scomparsa di (orme di vita. Significherebbe cioè che le estinzioni di massa non sono (etti casuali legati all'ambiente, come si e creduto (Inora, ma provocati da un (enomeno relativa¬ I parchi di Vienna mente breve. E poiché nessun evento terrestre conosciuto ha cicli di quella durata, nasce il sospetto che ti (attore decisivo provenga da una (orza esterna alla Terra. Le Implicazioni sconvolgerebbero soprattutto la geologia e la paleontologia Per un secolo e mezzo si e creduto che la storia del pianeta potesse essere spiegata da eventi graduali c lenti: * 11 principio dellunl(ormltà che rappresenta 11 supporto geologico alla teoria di Darwin. La gradualità, per cut 1 processi presenti sono considerati la chiave del passato, (u teorizzata nel 1830 da Charles Lyell. geologo Inglese, per soppiantare l'ortodossia regnante del catastrofismo. Questa fu Introdotta all'inizio del secolo da Oeorges Cuvler. paleontologo (rancese. che denuncio l'estinzione totale di alcune specie nelle ere passate. La sua teoria sulle devastazioni alluvionali fu sostenuta da geologi cristiani anche ptr confermare la verità biblica sul diluvio universale. La recente tendenza di molti scienziati e un Ibrido di gradualismo e di catastrofismo sgombro da cause soprannaturali. Tale tendenza e stata consolidata dalla scoperta, resa pubblica nel 1980, che un Imponente asteroide (orse colpi la Terra 65 milioni di anni (a: questo evento può aver contribuito a uno del più devastanti periodi di estinzione, quello In cui perirono I dinosauri OH scienziati ora tendono ad accettare la catastrofe come un fatto «normale, della storia della Terra. Poiché tutto clO non contraddice alcuna teoria, compresa quella di Darwin. si i .tiene che catastrofi periodiche abbiano alterato la normalità dell'evoluzione, rendendola più episodica e ancora più soggetta a cambiamenti Sepkoskl. professore associato all'Università di Chicago, ha esaminato la documentazione sul (ossili tornando Indietro di 250 milioni di anni. Ha concentrato gli sforzi sul (ossili marini. 1 cui resti sono più numerosi di quelli terrestri. Si é (ennato a quell'epoca perché le Indicazioni su tempi più lontani sono poche per un'analisi statistica. 61 conoscono tre principali estinzioni negli ultimi 250 milioni di anni. La prima, nel periodo geologico Permiano, (ra 250 e 240 milioni di anni (a. In cui scomparvero vaste specie di plancton e crostacei L'estinzione più catastrofica, nel Triassico, fra 220 e 225 milioni di anni fa. colpi la metà di tutte le specie animali La terza, alla (Ine del Cretaceo. 65 milioni di anni la. In cui sparirono 1 dinosauri, altre (amlglle di rettili e gran parte della vita coinciso con scontri di asteroidi Sebbene questi ultimi non possano essere considerati 11 denominatore comune delle estinzioni. Leo J. Hickey, paleobotanlco e direttore del Peabody Museum di storia naturale all'Università di Yale, ha detto: «La teoria degli asteroidi ci ha almeno predisposti a pensare anche a! di fuori del sistema terrestre. Ciò é molto Importante, tanto che I paleontologi sono molto più attenti al risultati del geochimici e dei geof islcl. e viceversa*. I partecipami al congresso di Flagstaff sono stati a(lasclnatl. pur reagendo con prudenza, dalla teoria di Sepkoskl e di Raup. Un aspetto di questa ha reso particolarmente perplesso l! professor Jablonskl e al tri: sebbene tre eventi sta no stati di grandissima rlle vanza. In altri casi le estln zionl sono meno significa Uve. Uno scettico circa le nuove teorie é Norman D. Newell, paleontologo a! Museo di Storia naturale di New York, che le dednlsce «un artificio statistico su modelli che non esistono nella realtà- Ma Raup Insiste sul (atto che le analisi sono state (atte e rifatte più volte e I modelli ciclici emergono sempre chiaramente. JohnNoblcWiKord Copyright . Sdtfl0f TUrn-» - Ne* ^ «fi. flint» r p»r lltalia • li Stampa* sottomarina Sepkoskl e 11 suo assistente. Raup, hanno rilevato una media di estinzione che va (ra 180 e 300 specie ogni, milione d'anni. La scomparsa é 11 destino di tutte le specie. In almeno sette casi, a parte 1 tre episodi citati, la media é raddoppiata o triplicata. Questi (atti minori, ma Importanti statisticamente, avvennero 11, 38. 61. 125. 144, 163 e 175 milioni di anni (a. •VI é quindi — ha dichiarato Sepkoskl — una significativa periodicità statistica nella distribuzione degli eventi di massa o delle estinzioni accelerate negli ultimi 250 milioni di anni. Noi non conosciamo alcun fenomeno documentato che abbia un ciclo di 26 milioni di anni. Perdo sospettiamo che la causa non sia terrestre, bensì solare o galattica-. Ora tocca agli astrofisici convalidare questa teoria. La speculazione scientifica potrebbe condurre a soluzioni di comodo: per esemplo, eruzioni solari ogni 26 milioni di anni eppure perturbazioni periodiche al sistema solare dovute al suo passaggio attraverso la galassia e Interagendo con altre stelle e polvere galattica Un gruppo di scienziati californiani, guidato da Walter Alvarez. non e riuscito a provare che ogni estinzione di massa abbia In un articolo di Tullio Regge ho letto: >Se getto un dado un milione di volte, le 6 facce dovrebbero uscire con uguale frequenza.. A pagina 481 del .Dizionario tecnico* di Albenga e Perucca si legge: .Al crescere del numero delle prove lo scarto assoluto tende a crescere oltre ogni limite.. Chi ha ragione? Il lettore non ha tutti 1 torti. Ciascuna faccia uscirebbe all'lnclrca una volta su sei. ma li numero di uscita non sarebbe rigorosamente uguale per tutte le facce: d si attendono fluttuazioni pari a circa l'un per mille. La mia affermazione andava presa con cautela e so¬ prattutto Inquadrata nell'articolo in cui e apparsa La fisica contemporanea gioca a dadi. Se acceleriamo un protone e lo facciamo urtare contro un altro, la teoria non ci offre predizioni valide per un singolo evento. Essa ri du e Invece In media quanti protoni usciranno e in quali direzioni, e quali nuove particelle vengono prodotte, purché la statistica venga fatta su di un numero di collisioni grandissimo e paradiso degli ornitologi PER vari anni é stata un'oasi protetta, ora é parco regionale. E' la Val Tror.cea. 3280 ettari di territorio alpino che vanno dal 1550 metri al 3280 della punta Rognosa 11 parco, situato nel Comune di Pragelato. si raggiunge dalla statale del Sestriere in vai elusone (provincia di Torino). E' un ambiente Incontaminato I suol pini, abeti e. larici sono Iscritti nel Libro narlonale degli alberi da seme Come dire 11 meglio dal punto di vista botanico. Ma ora quest area corre un grosso rischio Poco lontano dal confini, dove é la più bella pista da (ondo per 10 sci del Piemonte, sono stale progettate due lottizzazioni. Circa 800 alloggi dovrebbero stravolgere le borgate Pattemouche e Pian. OH enti protezionisti sono scesl sul piede di guerra ed accusano gli amministratori locali di cedere alle lottizzazioni e di svendere la montagna e lamblenle protetto. Olà nell'antichità questa zona era chiamata la • Valle del fiorì- Le specie esistenti, opportunamente protette, sono centinaia. Tra la più note, la violetta e lacampanula romboidale, la ctella alpina e 11 giglio di monte, il rododendro e ti ranuncolo del ghiacci, la sassifraga ed il dente di leone. 11 garofano alpino e quello del ghiacciai, 11 genepl e la Grazia delle Alpi. Le piarne medicinali sono mollo diffuse, l'arnica montana, la digitale, la genziana. 11 millefoglio, la scablosa e la veronica (nota anche come the da montagna). La fauna di questo mini-. Il Coni;* frugilcus e il suo caratteristico nido costruito fra ìe alle ramificazioni di un albero

Persone citate: Charles Lyell, David M., J. John Sepkoskl, Leo J. Hickey, Norman D. Newell, Peabody, Perucca, Tullio Regge, Walter Alvarez

Luoghi citati: Albenga, Comune Di Pragelato, New York, Pian, Piemonte, Sestriere, Torino, Vienna