L'universo violento dei buchi neri rivelato dai telescopi a raggi X

L'universo violento dei buchi neri rivelato dai telescopi a raggi X L'universo violento dei buchi neri rivelato dai telescopi a raggi X Il nostro pianeta si contrae, afferma l'astronomo inglese Lyttleton: 11 suo raggio diminuisce in media di un decimo di millimetro l'anno, si e già ristretto di 300 km dal momento della formazione; la crosta terrestre si sposta e le grandi catene montuose si sollevano. Lyttlelon contesta cosi la teoria ampiamente accettata secondo la quale la formazione delle catene è dovuta al lento movimento delle piattaforme continentali sul mantello fluido sottostante. Non é vero, dice l'astronomo, basandosi sull'analisi del moto re lailvo di Terra. Luna e Sole e su antichi resoconti di eclissi. Il man teliti del nostro pianeta fonde nel nucleo liquido a causa del costante aumento della temperatura interna dovuta all'è nergia degli isotopi ra dioatttvi. Non e un fe nomeno uniforme: circa tre miliardi di anni fa 11 diametro diminuì di 70 km In pochi minuti; Il fenomeno accade ogni 100 milioni di anni, per poi rallentare sino a un nuovo cataclisma. IL progetto sarà realtà nel 1991: è un telescopio orbitale per osservare 11 cielo nei raggi X e raggiungerà una sensibilità 50 volte maggiore del suo predecessore, 11 cosiddetto «Osservatorio Einstein, lanciato cinque anni fa. Con un'apertura di un metro e venti centimetri d'.Einstein - era di 58 centimetri) potrà scrutare lo spazio a distanze maggiori del più potenti telescopi ottici, incluso quello che lo Shuttle poserà nel 1986 su un'orbita, a 520 chilometri dalla Terra. 1 due strumenti, tra l'altro, hanno lo stesso «padre*, Riccardo Olae(cui. pioniere dell'astronomia nella «finestra* del raggi X e direttore del progetto - Space Telescope.. Professore alla John Hopkins University di Baltimora, da qualche settimana in Italia per una serie di Impegni scientifici, pur essendo molto assorbito dal lavoro per lo »8pacc Telescope* (un affare da duemila miliardi di lire), Giacconi non dimentica 11 suo primo amore. Accogliendo un sug¬ gerimento di Bruno Rossi e di Occhialini. « stato lui. già alla fine degli Anni Cin-, quanta, a battersi per la realizzazione di strumenti destinati a captare 1 raggi X provenienti dallo spazio. Allora pochi ci credevano, e in effetti le difficoltà anche tecnologiche erano enormi. •Molti ritenevano — dice Giacconi — che non esistessero sorgenti di raggi X particolarmente Intense. 81 pensava anche che eventuali sorgenti non fossero puntiformi e che quindi non servisse uno strumento ad alta risoluzione angolare. Queste Idee sono state clamorosamente smentite. Le sorgenti di raggi X note sono ormai molte migliaia. E ci sono anche indizi di una struttura più fine del "fondo" di raggi X che pervade tutto lo spazio. Per questo un telescopio 50 volte più potente dell'.Osservai orlo Einstein» potrà fornire informazioni preziose». L'emissione di raggi X ri-' vela 1 fenomeni più spetta¬ Pubblicati i dati sull'intero pianeta nell'ultimo decennio preta le galassie come formazioni più antiche, derivate dtl conglobarsi gravitazionale di stelle. Per ora sembra favorita la teoria sovietica. Da un'osservazione più accurata dello spazio profondo, che sarà possibile con 11 nuovo telescopio X e con lo *8pace Telescope» per la banda ottica, I cosmologi si attendono Indicazioni per un'opzione tra le due teorie. Com'è fatto un telescopio per raggi X? 81 tratta di uno strumento decisamente anomalo rispetto al tele-, scopi ottici. Un telescopio in genere serve per raccogliere una certa quantità di energia, la maggiore possibile, e concentrarla nel punto focale. Per la luce ciò si ottiene per lo più usando degli specchi. Ma 1 raggi X sono molto penetranti e trapassano indisturbati ogni specchio. Oppure ne vengono assorbiti. Se pero l'angolo di incidenza del raggi rispetto alla superficie di raccolta è molto piccolo (incidenza radente), anche 1 raggi X possono es¬ colari e violenti della natura. Stelle tranquille, come 11 nostro Sole, emettono In raggi X soltanto un milionesimo della loro energia elettromagnetica totale. Ma oggetti collassatl come pulsar e buchi neri, o galassie attive e quasar, emettono torrenti di raggi X. I primi Indizi della reale esistenza del buchi neri sono proprio venuti osservando l'universo in questa gamma delle onde elettromagnetiche a più alta energia. Quale potrà essere l'obiettivo del nuovo telescopi X orbitale? Il problema più importante tuttora aperto — spiega Giacconi — è quello di delineate uno scenario d-1 dopo-Blg Bang. CI sono due scuole di pensiero. Una e quella sovietica che fa capo a Zeldovlc e considera le galassie come formazioni relativamente recenti nate per collasso da strutture larghe e piatte originatesi dalla materia del Big Bang. L'altra teoria è quella della scuola di Princeton, e Inter¬ sere riflessi. Giacconi ha quindi progettato un telescopio costituito da 4 Imbuti concentrici fatti di vetro ricoperto da una pellicola di nichel. La forma geometrica degli imbuti (a parabola) concentra I raggi X su altre superi lei a forma di Iperbole, e il risultato e che I raggi X confluiscono nel fuoco come se fossero normali raggi di luce. L". Osservatorio Einstein», In funzione fino a tre anni fa. pesava 3175 chilogrammi, aveva un diametro di 2,5 metri e una lunghezza di sette: uno del più massicci satelliti scientifici mal messi In orbita. 81 deve ad esso un'enorme massa di dati sulle corone stellari, sul resti di supernove, su sorgenti extragalattiche e quasar. Un grande affresco del cosmo. Ora. conclude Giacconi. si tratta di definire 1 particolari. Ma in cosmologia basta un particolarechiave a rivoluzionare il significato dell'affresco. Piero Bianucci che. e non c'è possibilità di neutralizzazione naturale. Possibili conseguenze si possono avere anche sulle concentrazioni degli eie-' menti metallici che le piante assorbono dal terreno. A parte alcune limitale zone costiere fortemente inquinate, la situazione del. mari è Invece migliorala negli ultimi anni, per cui si può essere cautamente ottimisti in questo settore. A questo risultato si è giunti anche In seguito alle Iniziative decise a Stoccolma per regolamentare lo smaltimento In mare dei rifiuti.- Nel decennio passato la produzione delle sostanze alimentari t aumentata notevolmente, ma non ancora L'universo violento dei buchi neri rivelato dai telescopi a raggi X L'universo violento dei buchi neri rivelato dai telescopi a raggi X Il nostro pianeta si contrae, afferma l'astronomo inglese Lyttleton: 11 suo raggio diminuisce in media di un decimo di millimetro l'anno, si e già ristretto di 300 km dal momento della formazione; la crosta terrestre si sposta e le grandi catene montuose si sollevano. Lyttlelon contesta cosi la teoria ampiamente accettata secondo la quale la formazione delle catene è dovuta al lento movimento delle piattaforme continentali sul mantello fluido sottostante. Non é vero, dice l'astronomo, basandosi sull'analisi del moto re lailvo di Terra. Luna e Sole e su antichi resoconti di eclissi. Il man teliti del nostro pianeta fonde nel nucleo liquido a causa del costante aumento della temperatura interna dovuta all'è nergia degli isotopi ra dioatttvi. Non e un fe nomeno uniforme: circa tre miliardi di anni fa 11 diametro diminuì di 70 km In pochi minuti; Il fenomeno accade ogni 100 milioni di anni, per poi rallentare sino a un nuovo cataclisma. IL progetto sarà realtà nel 1991: è un telescopio orbitale per osservare 11 cielo nei raggi X e raggiungerà una sensibilità 50 volte maggiore del suo predecessore, 11 cosiddetto «Osservatorio Einstein, lanciato cinque anni fa. Con un'apertura di un metro e venti centimetri d'.Einstein - era di 58 centimetri) potrà scrutare lo spazio a distanze maggiori del più potenti telescopi ottici, incluso quello che lo Shuttle poserà nel 1986 su un'orbita, a 520 chilometri dalla Terra. 1 due strumenti, tra l'altro, hanno lo stesso «padre*, Riccardo Olae(cui. pioniere dell'astronomia nella «finestra* del raggi X e direttore del progetto - Space Telescope.. Professore alla John Hopkins University di Baltimora, da qualche settimana in Italia per una serie di Impegni scientifici, pur essendo molto assorbito dal lavoro per lo »8pacc Telescope* (un affare da duemila miliardi di lire), Giacconi non dimentica 11 suo primo amore. Accogliendo un sug¬ gerimento di Bruno Rossi e di Occhialini. « stato lui. già alla fine degli Anni Cin-, quanta, a battersi per la realizzazione di strumenti destinati a captare 1 raggi X provenienti dallo spazio. Allora pochi ci credevano, e in effetti le difficoltà anche tecnologiche erano enormi. •Molti ritenevano — dice Giacconi — che non esistessero sorgenti di raggi X particolarmente Intense. 81 pensava anche che eventuali sorgenti non fossero puntiformi e che quindi non servisse uno strumento ad alta risoluzione angolare. Queste Idee sono state clamorosamente smentite. Le sorgenti di raggi X note sono ormai molte migliaia. E ci sono anche indizi di una struttura più fine del "fondo" di raggi X che pervade tutto lo spazio. Per questo un telescopio 50 volte più potente dell'.Osservai orlo Einstein» potrà fornire informazioni preziose». L'emissione di raggi X ri-' vela 1 fenomeni più spetta¬ Pubblicati i dati sull'intero pianeta nell'ultimo decennio preta le galassie come formazioni più antiche, derivate dtl conglobarsi gravitazionale di stelle. Per ora sembra favorita la teoria sovietica. Da un'osservazione più accurata dello spazio profondo, che sarà possibile con 11 nuovo telescopio X e con lo *8pace Telescope» per la banda ottica, I cosmologi si attendono Indicazioni per un'opzione tra le due teorie. Com'è fatto un telescopio per raggi X? 81 tratta di uno strumento decisamente anomalo rispetto al tele-, scopi ottici. Un telescopio in genere serve per raccogliere una certa quantità di energia, la maggiore possibile, e concentrarla nel punto focale. Per la luce ciò si ottiene per lo più usando degli specchi. Ma 1 raggi X sono molto penetranti e trapassano indisturbati ogni specchio. Oppure ne vengono assorbiti. Se pero l'angolo di incidenza del raggi rispetto alla superficie di raccolta è molto piccolo (incidenza radente), anche 1 raggi X possono es¬ colari e violenti della natura. Stelle tranquille, come 11 nostro Sole, emettono In raggi X soltanto un milionesimo della loro energia elettromagnetica totale. Ma oggetti collassatl come pulsar e buchi neri, o galassie attive e quasar, emettono torrenti di raggi X. I primi Indizi della reale esistenza del buchi neri sono proprio venuti osservando l'universo in questa gamma delle onde elettromagnetiche a più alta energia. Quale potrà essere l'obiettivo del nuovo telescopi X orbitale? Il problema più importante tuttora aperto — spiega Giacconi — è quello di delineate uno scenario d-1 dopo-Blg Bang. CI sono due scuole di pensiero. Una e quella sovietica che fa capo a Zeldovlc e considera le galassie come formazioni relativamente recenti nate per collasso da strutture larghe e piatte originatesi dalla materia del Big Bang. L'altra teoria è quella della scuola di Princeton, e Inter¬ sere riflessi. Giacconi ha quindi progettato un telescopio costituito da 4 Imbuti concentrici fatti di vetro ricoperto da una pellicola di nichel. La forma geometrica degli imbuti (a parabola) concentra I raggi X su altre superi lei a forma di Iperbole, e il risultato e che I raggi X confluiscono nel fuoco come se fossero normali raggi di luce. L". Osservatorio Einstein», In funzione fino a tre anni fa. pesava 3175 chilogrammi, aveva un diametro di 2,5 metri e una lunghezza di sette: uno del più massicci satelliti scientifici mal messi In orbita. 81 deve ad esso un'enorme massa di dati sulle corone stellari, sul resti di supernove, su sorgenti extragalattiche e quasar. Un grande affresco del cosmo. Ora. conclude Giacconi. si tratta di definire 1 particolari. Ma in cosmologia basta un particolarechiave a rivoluzionare il significato dell'affresco. Piero Bianucci che. e non c'è possibilità di neutralizzazione naturale. Possibili conseguenze si possono avere anche sulle concentrazioni degli eie-' menti metallici che le piante assorbono dal terreno. A parte alcune limitale zone costiere fortemente inquinate, la situazione del. mari è Invece migliorala negli ultimi anni, per cui si può essere cautamente ottimisti in questo settore. A questo risultato si è giunti anche In seguito alle Iniziative decise a Stoccolma per regolamentare lo smaltimento In mare dei rifiuti.- Nel decennio passato la produzione delle sostanze alimentari t aumentata notevolmente, ma non ancora L'universo violento dei buchi neri rivelato dai telescopi a raggi X L'universo violento dei buchi neri rivelato dai telescopi a raggi X Il nostro pianeta si contrae, afferma l'astronomo inglese Lyttleton: 11 suo raggio diminuisce in media di un decimo di millimetro l'anno, si e già ristretto di 300 km dal momento della formazione; la crosta terrestre si sposta e le grandi catene montuose si sollevano. Lyttlelon contesta cosi la teoria ampiamente accettata secondo la quale la formazione delle catene è dovuta al lento movimento delle piattaforme continentali sul mantello fluido sottostante. Non é vero, dice l'astronomo, basandosi sull'analisi del moto re lailvo di Terra. Luna e Sole e su antichi resoconti di eclissi. Il man teliti del nostro pianeta fonde nel nucleo liquido a causa del costante aumento della temperatura interna dovuta all'è nergia degli isotopi ra dioatttvi. Non e un fe nomeno uniforme: circa tre miliardi di anni fa 11 diametro diminuì di 70 km In pochi minuti; Il fenomeno accade ogni 100 milioni di anni, per poi rallentare sino a un nuovo cataclisma. IL progetto sarà realtà nel 1991: è un telescopio orbitale per osservare 11 cielo nei raggi X e raggiungerà una sensibilità 50 volte maggiore del suo predecessore, 11 cosiddetto «Osservatorio Einstein, lanciato cinque anni fa. Con un'apertura di un metro e venti centimetri d'.Einstein - era di 58 centimetri) potrà scrutare lo spazio a distanze maggiori del più potenti telescopi ottici, incluso quello che lo Shuttle poserà nel 1986 su un'orbita, a 520 chilometri dalla Terra. 1 due strumenti, tra l'altro, hanno lo stesso «padre*, Riccardo Olae(cui. pioniere dell'astronomia nella «finestra* del raggi X e direttore del progetto - Space Telescope.. Professore alla John Hopkins University di Baltimora, da qualche settimana in Italia per una serie di Impegni scientifici, pur essendo molto assorbito dal lavoro per lo »8pacc Telescope* (un affare da duemila miliardi di lire), Giacconi non dimentica 11 suo primo amore. Accogliendo un sug¬ gerimento di Bruno Rossi e di Occhialini. « stato lui. già alla fine degli Anni Cin-, quanta, a battersi per la realizzazione di strumenti destinati a captare 1 raggi X provenienti dallo spazio. Allora pochi ci credevano, e in effetti le difficoltà anche tecnologiche erano enormi. •Molti ritenevano — dice Giacconi — che non esistessero sorgenti di raggi X particolarmente Intense. 81 pensava anche che eventuali sorgenti non fossero puntiformi e che quindi non servisse uno strumento ad alta risoluzione angolare. Queste Idee sono state clamorosamente smentite. Le sorgenti di raggi X note sono ormai molte migliaia. E ci sono anche indizi di una struttura più fine del "fondo" di raggi X che pervade tutto lo spazio. Per questo un telescopio 50 volte più potente dell'.Osservai orlo Einstein» potrà fornire informazioni preziose». L'emissione di raggi X ri-' vela 1 fenomeni più spetta¬ Pubblicati i dati sull'intero pianeta nell'ultimo decennio preta le galassie come formazioni più antiche, derivate dtl conglobarsi gravitazionale di stelle. Per ora sembra favorita la teoria sovietica. Da un'osservazione più accurata dello spazio profondo, che sarà possibile con 11 nuovo telescopio X e con lo *8pace Telescope» per la banda ottica, I cosmologi si attendono Indicazioni per un'opzione tra le due teorie. Com'è fatto un telescopio per raggi X? 81 tratta di uno strumento decisamente anomalo rispetto al tele-, scopi ottici. Un telescopio in genere serve per raccogliere una certa quantità di energia, la maggiore possibile, e concentrarla nel punto focale. Per la luce ciò si ottiene per lo più usando degli specchi. Ma 1 raggi X sono molto penetranti e trapassano indisturbati ogni specchio. Oppure ne vengono assorbiti. Se pero l'angolo di incidenza del raggi rispetto alla superficie di raccolta è molto piccolo (incidenza radente), anche 1 raggi X possono es¬ colari e violenti della natura. Stelle tranquille, come 11 nostro Sole, emettono In raggi X soltanto un milionesimo della loro energia elettromagnetica totale. Ma oggetti collassatl come pulsar e buchi neri, o galassie attive e quasar, emettono torrenti di raggi X. I primi Indizi della reale esistenza del buchi neri sono proprio venuti osservando l'universo in questa gamma delle onde elettromagnetiche a più alta energia. Quale potrà essere l'obiettivo del nuovo telescopi X orbitale? Il problema più importante tuttora aperto — spiega Giacconi — è quello di delineate uno scenario d-1 dopo-Blg Bang. CI sono due scuole di pensiero. Una e quella sovietica che fa capo a Zeldovlc e considera le galassie come formazioni relativamente recenti nate per collasso da strutture larghe e piatte originatesi dalla materia del Big Bang. L'altra teoria è quella della scuola di Princeton, e Inter¬ sere riflessi. Giacconi ha quindi progettato un telescopio costituito da 4 Imbuti concentrici fatti di vetro ricoperto da una pellicola di nichel. La forma geometrica degli imbuti (a parabola) concentra I raggi X su altre superi lei a forma di Iperbole, e il risultato e che I raggi X confluiscono nel fuoco come se fossero normali raggi di luce. L". Osservatorio Einstein», In funzione fino a tre anni fa. pesava 3175 chilogrammi, aveva un diametro di 2,5 metri e una lunghezza di sette: uno del più massicci satelliti scientifici mal messi In orbita. 81 deve ad esso un'enorme massa di dati sulle corone stellari, sul resti di supernove, su sorgenti extragalattiche e quasar. Un grande affresco del cosmo. Ora. conclude Giacconi. si tratta di definire 1 particolari. Ma in cosmologia basta un particolarechiave a rivoluzionare il significato dell'affresco. Piero Bianucci che. e non c'è possibilità di neutralizzazione naturale. Possibili conseguenze si possono avere anche sulle concentrazioni degli eie-' menti metallici che le piante assorbono dal terreno. A parte alcune limitale zone costiere fortemente inquinate, la situazione del. mari è Invece migliorala negli ultimi anni, per cui si può essere cautamente ottimisti in questo settore. A questo risultato si è giunti anche In seguito alle Iniziative decise a Stoccolma per regolamentare lo smaltimento In mare dei rifiuti.- Nel decennio passato la produzione delle sostanze alimentari t aumentata notevolmente, ma non ancora

Luoghi citati: Baltimora, Italia, Stoccolma