Un cristallino di plastica e l'occhio vede meglio di prima

Un cristallino di plastica l'hi d li di Un cristallino di plastica l'hi d li di pe l'occhio vede meglio di prima le, alla chirurgia latrai insulare, all'odierna microchirurgia extracapsulare mediante l'uso di apparecchiature a ultrasuoni o apparecchi automatici di Infusione aspirazione. L'uso del laser freddi, per ora limitato a tempi operatori secondari, sarà forse il mezzo futuro per trasformare In ambulatoriale questo intervento. Numerose e con caratteristiche diverse sono le lenti intraoculari In commercio: ciò per rendere 11 più agevole possibile al chirurgo l'Inserimento delle lenti nell'occhio secondo le metodologie chirurgiche del diversi operatori e secondo le apparecchiature più o meno perfezionate di cui essi dispongono. La lentlna potrà essere Inserita In camera anteriore essere fissata all'iride, o sarà posizionata In camera posteriore. Per le Untine In camera. anteriore (lente di 8lmcoe. lente di Kelman, lenti ad NELL'AMBITO degli organi artificiali l'Impiego del •cristallino di plastica- e una realtà attuale. Le caratteristiche chimiche di queste minuscole lenti garantiscono infatti una tolleranza perfetta da parte del tessuti del bulbo oculare e 11 mantenimento nel tempo delle loro proprietà fisiche. La chirurgia della cataratta dà una facoltà visiva tanto più vicina a quella naturale quanto più 11 sistema correttivo e slmile per caratteristiche fisiche e posizione al cristallino asportato: di esso prima dell'operazione si deve quindi determinare 1) potere diottrico. Oli occhiali, le lenti corneali, le lenti Intraoculari (In camera anteriore: a fissazione lrldea se In camera posteriore) sono le tappe attraverso cui si e arrivati al risultato ottimale. Altrettanta strada ha fatto la chirurgia per arrivare all'Impianto; dalla chirurgia extracapsulare tradiziona¬ la loro posizione venendo a contatto con la cornea e alterandone la trasparenza. Le lenitile in camera posteriore (lente di Shearing, lente di Siincoe, lente di Pearce. lente di Kratz) possono essere inserite, dopo Intervento extracapsulare. sia tra l'irtele e la capsula posteriore eie: cristallino sia eli interno della capsula crlstallinlcn idopo suo svuotamento dal materiale che già e opaco o che potrà diventare opaco successivamente) con una tecnica più sofisticata ma che garantisce al massimo la fissazione di questo impianto e 11 suo posizionamento. La reazione fibrosa che si ha nella parte periferica della capsula crlstalllnlca garantisce alle anse di queste lenti una definitiva stabilizzazione Questo tipo di impianto e quello forse più difficile da eseguire correttamente, ma e anche quello che ripristina al massimo la situazione ottico-refrattlva Luciano Donati anse rigide di vari autori) l'applicazione principale è dopo un Intervento tntracapsulare o come Impianto secondarlo In occhi operati da tempo di cataratta Sono tutte con anse abbastanza rigide. Il loro fissaggio avviene nell'angolo lrldo-corneale e possono dare nel primi tempi dopo l'intervento qualche dolore e leggeri fenomeni Irritativi. E' pero più facile la loro Inserzione Le tentine a fissazione lrldea (lenti di Blnkhorst, lente di Worst. lente di Slnsky. lente di Fyodorov) hanno delle anse che permettono un facile ancoraggio al tessuto dell'Iride sia per mezzo delle anse stesse sia con punti in acciaio. In prolene o In altro materiale non degradarle. Possono essere usate dopo Interventi eseguiti con tecniche sta extracapsulari che Intracapsularl. non danno luogo a reazioni dolorose, ma possono più facilmente di altri Impianti modificare nel tempo. Un cristallino di plastica l'hi d li di Un cristallino di plastica l'hi d li di pe l'occhio vede meglio di prima le, alla chirurgia latrai insulare, all'odierna microchirurgia extracapsulare mediante l'uso di apparecchiature a ultrasuoni o apparecchi automatici di Infusione aspirazione. L'uso del laser freddi, per ora limitato a tempi operatori secondari, sarà forse il mezzo futuro per trasformare In ambulatoriale questo intervento. Numerose e con caratteristiche diverse sono le lenti intraoculari In commercio: ciò per rendere 11 più agevole possibile al chirurgo l'Inserimento delle lenti nell'occhio secondo le metodologie chirurgiche del diversi operatori e secondo le apparecchiature più o meno perfezionate di cui essi dispongono. La lentlna potrà essere Inserita In camera anteriore essere fissata all'iride, o sarà posizionata In camera posteriore. Per le Untine In camera. anteriore (lente di 8lmcoe. lente di Kelman, lenti ad NELL'AMBITO degli organi artificiali l'Impiego del •cristallino di plastica- e una realtà attuale. Le caratteristiche chimiche di queste minuscole lenti garantiscono infatti una tolleranza perfetta da parte del tessuti del bulbo oculare e 11 mantenimento nel tempo delle loro proprietà fisiche. La chirurgia della cataratta dà una facoltà visiva tanto più vicina a quella naturale quanto più 11 sistema correttivo e slmile per caratteristiche fisiche e posizione al cristallino asportato: di esso prima dell'operazione si deve quindi determinare 1) potere diottrico. Oli occhiali, le lenti corneali, le lenti Intraoculari (In camera anteriore: a fissazione lrldea se In camera posteriore) sono le tappe attraverso cui si e arrivati al risultato ottimale. Altrettanta strada ha fatto la chirurgia per arrivare all'Impianto; dalla chirurgia extracapsulare tradiziona¬ la loro posizione venendo a contatto con la cornea e alterandone la trasparenza. Le lenitile in camera posteriore (lente di Shearing, lente di Siincoe, lente di Pearce. lente di Kratz) possono essere inserite, dopo Intervento extracapsulare. sia tra l'irtele e la capsula posteriore eie: cristallino sia eli interno della capsula crlstallinlcn idopo suo svuotamento dal materiale che già e opaco o che potrà diventare opaco successivamente) con una tecnica più sofisticata ma che garantisce al massimo la fissazione di questo impianto e 11 suo posizionamento. La reazione fibrosa che si ha nella parte periferica della capsula crlstalllnlca garantisce alle anse di queste lenti una definitiva stabilizzazione Questo tipo di impianto e quello forse più difficile da eseguire correttamente, ma e anche quello che ripristina al massimo la situazione ottico-refrattlva Luciano Donati anse rigide di vari autori) l'applicazione principale è dopo un Intervento tntracapsulare o come Impianto secondarlo In occhi operati da tempo di cataratta Sono tutte con anse abbastanza rigide. Il loro fissaggio avviene nell'angolo lrldo-corneale e possono dare nel primi tempi dopo l'intervento qualche dolore e leggeri fenomeni Irritativi. E' pero più facile la loro Inserzione Le tentine a fissazione lrldea (lenti di Blnkhorst, lente di Worst. lente di Slnsky. lente di Fyodorov) hanno delle anse che permettono un facile ancoraggio al tessuto dell'Iride sia per mezzo delle anse stesse sia con punti in acciaio. In prolene o In altro materiale non degradarle. Possono essere usate dopo Interventi eseguiti con tecniche sta extracapsulari che Intracapsularl. non danno luogo a reazioni dolorose, ma possono più facilmente di altri Impianti modificare nel tempo. Un cristallino di plastica l'hi d li di Un cristallino di plastica l'hi d li di pe l'occhio vede meglio di prima le, alla chirurgia latrai insulare, all'odierna microchirurgia extracapsulare mediante l'uso di apparecchiature a ultrasuoni o apparecchi automatici di Infusione aspirazione. L'uso del laser freddi, per ora limitato a tempi operatori secondari, sarà forse il mezzo futuro per trasformare In ambulatoriale questo intervento. Numerose e con caratteristiche diverse sono le lenti intraoculari In commercio: ciò per rendere 11 più agevole possibile al chirurgo l'Inserimento delle lenti nell'occhio secondo le metodologie chirurgiche del diversi operatori e secondo le apparecchiature più o meno perfezionate di cui essi dispongono. La lentlna potrà essere Inserita In camera anteriore essere fissata all'iride, o sarà posizionata In camera posteriore. Per le Untine In camera. anteriore (lente di 8lmcoe. lente di Kelman, lenti ad NELL'AMBITO degli organi artificiali l'Impiego del •cristallino di plastica- e una realtà attuale. Le caratteristiche chimiche di queste minuscole lenti garantiscono infatti una tolleranza perfetta da parte del tessuti del bulbo oculare e 11 mantenimento nel tempo delle loro proprietà fisiche. La chirurgia della cataratta dà una facoltà visiva tanto più vicina a quella naturale quanto più 11 sistema correttivo e slmile per caratteristiche fisiche e posizione al cristallino asportato: di esso prima dell'operazione si deve quindi determinare 1) potere diottrico. Oli occhiali, le lenti corneali, le lenti Intraoculari (In camera anteriore: a fissazione lrldea se In camera posteriore) sono le tappe attraverso cui si e arrivati al risultato ottimale. Altrettanta strada ha fatto la chirurgia per arrivare all'Impianto; dalla chirurgia extracapsulare tradiziona¬ la loro posizione venendo a contatto con la cornea e alterandone la trasparenza. Le lenitile in camera posteriore (lente di Shearing, lente di Siincoe, lente di Pearce. lente di Kratz) possono essere inserite, dopo Intervento extracapsulare. sia tra l'irtele e la capsula posteriore eie: cristallino sia eli interno della capsula crlstallinlcn idopo suo svuotamento dal materiale che già e opaco o che potrà diventare opaco successivamente) con una tecnica più sofisticata ma che garantisce al massimo la fissazione di questo impianto e 11 suo posizionamento. La reazione fibrosa che si ha nella parte periferica della capsula crlstalllnlca garantisce alle anse di queste lenti una definitiva stabilizzazione Questo tipo di impianto e quello forse più difficile da eseguire correttamente, ma e anche quello che ripristina al massimo la situazione ottico-refrattlva Luciano Donati anse rigide di vari autori) l'applicazione principale è dopo un Intervento tntracapsulare o come Impianto secondarlo In occhi operati da tempo di cataratta Sono tutte con anse abbastanza rigide. Il loro fissaggio avviene nell'angolo lrldo-corneale e possono dare nel primi tempi dopo l'intervento qualche dolore e leggeri fenomeni Irritativi. E' pero più facile la loro Inserzione Le tentine a fissazione lrldea (lenti di Blnkhorst, lente di Worst. lente di Slnsky. lente di Fyodorov) hanno delle anse che permettono un facile ancoraggio al tessuto dell'Iride sia per mezzo delle anse stesse sia con punti in acciaio. In prolene o In altro materiale non degradarle. Possono essere usate dopo Interventi eseguiti con tecniche sta extracapsulari che Intracapsularl. non danno luogo a reazioni dolorose, ma possono più facilmente di altri Impianti modificare nel tempo.

Persone citate: Fyodorov, Kelman, Pearce, Shearing, Worst