Se non nevica ci pensa il cannone

Se non nevica ci pensa il cannone Se non nevica ci pensa il cannone L9 INNEVAMENTO di piste da sci con neve artificiale è un argomento di attualità in Italia sia a causa della scarsità di precipitazioni che ha caratterizzato la stagione Invernale, sia per le riprese televisive delle gare di sci realizzate, come a Bormio, su neve artificiale. Dal punto di vista della storia della tecnologia applicata al turismo, l'innevamento non e una novità: 1 primi risultati furono Infatti ottenuti verso 111954 negli Stati Uniti, ma anche i più, vecchi Impianti Italiani hanno già una decina di anni. Dal punto di vista scientifico * bene chiarire che la neve si ottiene congelando dell'acqua con un processo che riproduce quello naturale, e quindi è Improprio, usare l'espressione «neve annidale*, essendo questa del tutto identica (anche migliore, come sciabili'.ti), o quella che cade dal cielo. Il procedimento «classico, consiste nel miscelare acqua in pressione ad aria pure in pressione entro speciali ugelli, chiamati In gergo -cannoni., dal quali escono minuscole gocce d'acqua raffreddate dall'espansione dell'aria compressa; attraverso l'aria ambiente, le goccioline si trasformano in cristalli di neve. ■ I cannoni, distribuiti lungo I tratti della pista da innevare e collegati alle tubazioni con speciali Idranti, sono generalmente piccoli e pesanti pochi chili, quindi facilmente spostabili da una zona all'altra dell'area servita dall'Impianto. gini). Esse furono letteralmente massacrate da naviganti e bucanieri che ne ! usavano l'eccellente carne e ' 11 grasso. A quanto racconta : lo stesso Darwin, la forma , della loro corazza è diversa negli animali delle diverse • isole. Anche di questo Darwin si rese conto solo dopo 11 ritorno dal viaggio, esamij nando 11 materiale raccolto ' da lui stesso e dagli altri ; membri dell'equipaggio della Beagle. E anche a questo proposito nota con rammarico di non aver dato peso a quanto gli aveva detto -il Signor Lawson. vicegovernatore... che le testuggini differivano nelle varie isole e che anche avrebbe potuto dire con certezza al solo vederne una a quale isola ap! partenesse*. La forma più tipica ha la • corazza a forma di scila e di un bel nero lucente; ed è ' questa la forma quasi estln. ta. Adesso si sta cercando di farla riprodurre lncroclan-1 aria compressa hanno invece rendimento molto dipendente dalla temperatura esterna, dall'umidità relativa nonché dalla temperatura dell'aria compressa e dell'acqua; Importante è anche 11 modo In cui si riesce a combattere 11 «super-coollng- dell'acqua, fenomeno per II quale una certa parte di goccioline d'acqua riesce a raffreddarsi notevolmente, anche a —-10 C, senza passare dallo stato liquido allo stato solido: per ovviare a questo, negli Usa si aggiungono all'acqua particolari batteri, destinati a creare nuclei di congelamento nel getto d'acqua. Molti impianti funzionano comunque b»ne nell'intervallo 0/—3C, con possibilità, aumentando molto il consumo di energia, di produrre piccole quantità di neve a uno o due gradi sopra zero: naturalmente a —4 C la resa é supcriore e diviene energeticamente ottima a—6/—10 C. I migliori impianti a ventola con nucleazlone ad aria riescono a funzionare già a —2/—3 C. purché l'acqua impiegata sia fredda; altri sono soddisfacenti da —6 C in giù, mentre quelli a ven tola senza nucleazlone sono atti alle temperature più basse. La regolazione dell'lm pianto di Innevamento è tradizionalmente affidata al personale: negli ultimi tempi di stanno diffondendo sistemi a vari gradi di automazione; anche In questo campo ha fatto la sua comparsa 11 computer, come nel nuovissimo Impianto di Sanslcarlo. Un secondo sistema e quello del generatore a ventola: l'acqua In pressione e spruzzata da ugelli entro un flusso d'aria ambiente spinto da un'elica azionata da un motore elettrico od idraulico. Una variante del sistema a ventola prevede la creazione di nuclei di condensazione mediante ugelli ove ' l'acqua è miscelata ad aria' compressa e poi spruzzata nel flusso d'aria generato dalla ventola assieme ad altra acqua nebulizzata da ugelli; alcuni cannoni hanno a bordo un piccolo compressore azionato da un motore elettrico o diesel, mentre altri prendono l'aria compressa da una tubazione, come nel metodo classico: rispetto al metodo precedente cresce la capacità di funzionare alle alte temperature, ma aumentano anche li costo, 11 peso e le complicazioni (un esemplo del primo sistema e l'impianto di Innevamento di Campitelio Malese: del secondo, quello di Sestriere). Completamente diverso (e controverso) e 11 nuovo sistema «frigorifero-, dove l'acqua viene gelata su uno speciale tamburo e poi staccata da un'apposita lama che produce minuscole scaglie di ghiaccie: in questo caso non si sfrutta 1! contributo dell'aria ambtente e 11. funzionamento è Indlpendente dalla temperatura dell'aria, al prezzo però di una produzione unitaria limitata e con problemi di costo, peso, ingombro e consumo di energia per ora molto superiori a quelli degli impianti tradizionali. I •cannoni» ad acqua o ad Andrea Marotehi Se non nevica ci pensa il cannone Se non nevica ci pensa il cannone L9 INNEVAMENTO di piste da sci con neve artificiale è un argomento di attualità in Italia sia a causa della scarsità di precipitazioni che ha caratterizzato la stagione Invernale, sia per le riprese televisive delle gare di sci realizzate, come a Bormio, su neve artificiale. Dal punto di vista della storia della tecnologia applicata al turismo, l'innevamento non e una novità: 1 primi risultati furono Infatti ottenuti verso 111954 negli Stati Uniti, ma anche i più, vecchi Impianti Italiani hanno già una decina di anni. Dal punto di vista scientifico * bene chiarire che la neve si ottiene congelando dell'acqua con un processo che riproduce quello naturale, e quindi è Improprio, usare l'espressione «neve annidale*, essendo questa del tutto identica (anche migliore, come sciabili'.ti), o quella che cade dal cielo. Il procedimento «classico, consiste nel miscelare acqua in pressione ad aria pure in pressione entro speciali ugelli, chiamati In gergo -cannoni., dal quali escono minuscole gocce d'acqua raffreddate dall'espansione dell'aria compressa; attraverso l'aria ambiente, le goccioline si trasformano in cristalli di neve. ■ I cannoni, distribuiti lungo I tratti della pista da innevare e collegati alle tubazioni con speciali Idranti, sono generalmente piccoli e pesanti pochi chili, quindi facilmente spostabili da una zona all'altra dell'area servita dall'Impianto. gini). Esse furono letteralmente massacrate da naviganti e bucanieri che ne ! usavano l'eccellente carne e ' 11 grasso. A quanto racconta : lo stesso Darwin, la forma , della loro corazza è diversa negli animali delle diverse • isole. Anche di questo Darwin si rese conto solo dopo 11 ritorno dal viaggio, esamij nando 11 materiale raccolto ' da lui stesso e dagli altri ; membri dell'equipaggio della Beagle. E anche a questo proposito nota con rammarico di non aver dato peso a quanto gli aveva detto -il Signor Lawson. vicegovernatore... che le testuggini differivano nelle varie isole e che anche avrebbe potuto dire con certezza al solo vederne una a quale isola ap! partenesse*. La forma più tipica ha la • corazza a forma di scila e di un bel nero lucente; ed è ' questa la forma quasi estln. ta. Adesso si sta cercando di farla riprodurre lncroclan-1 aria compressa hanno invece rendimento molto dipendente dalla temperatura esterna, dall'umidità relativa nonché dalla temperatura dell'aria compressa e dell'acqua; Importante è anche 11 modo In cui si riesce a combattere 11 «super-coollng- dell'acqua, fenomeno per II quale una certa parte di goccioline d'acqua riesce a raffreddarsi notevolmente, anche a —-10 C, senza passare dallo stato liquido allo stato solido: per ovviare a questo, negli Usa si aggiungono all'acqua particolari batteri, destinati a creare nuclei di congelamento nel getto d'acqua. Molti impianti funzionano comunque b»ne nell'intervallo 0/—3C, con possibilità, aumentando molto il consumo di energia, di produrre piccole quantità di neve a uno o due gradi sopra zero: naturalmente a —4 C la resa é supcriore e diviene energeticamente ottima a—6/—10 C. I migliori impianti a ventola con nucleazlone ad aria riescono a funzionare già a —2/—3 C. purché l'acqua impiegata sia fredda; altri sono soddisfacenti da —6 C in giù, mentre quelli a ven tola senza nucleazlone sono atti alle temperature più basse. La regolazione dell'lm pianto di Innevamento è tradizionalmente affidata al personale: negli ultimi tempi di stanno diffondendo sistemi a vari gradi di automazione; anche In questo campo ha fatto la sua comparsa 11 computer, come nel nuovissimo Impianto di Sanslcarlo. Un secondo sistema e quello del generatore a ventola: l'acqua In pressione e spruzzata da ugelli entro un flusso d'aria ambiente spinto da un'elica azionata da un motore elettrico od idraulico. Una variante del sistema a ventola prevede la creazione di nuclei di condensazione mediante ugelli ove ' l'acqua è miscelata ad aria' compressa e poi spruzzata nel flusso d'aria generato dalla ventola assieme ad altra acqua nebulizzata da ugelli; alcuni cannoni hanno a bordo un piccolo compressore azionato da un motore elettrico o diesel, mentre altri prendono l'aria compressa da una tubazione, come nel metodo classico: rispetto al metodo precedente cresce la capacità di funzionare alle alte temperature, ma aumentano anche li costo, 11 peso e le complicazioni (un esemplo del primo sistema e l'impianto di Innevamento di Campitelio Malese: del secondo, quello di Sestriere). Completamente diverso (e controverso) e 11 nuovo sistema «frigorifero-, dove l'acqua viene gelata su uno speciale tamburo e poi staccata da un'apposita lama che produce minuscole scaglie di ghiaccie: in questo caso non si sfrutta 1! contributo dell'aria ambtente e 11. funzionamento è Indlpendente dalla temperatura dell'aria, al prezzo però di una produzione unitaria limitata e con problemi di costo, peso, ingombro e consumo di energia per ora molto superiori a quelli degli impianti tradizionali. I •cannoni» ad acqua o ad Andrea Marotehi Se non nevica ci pensa il cannone Se non nevica ci pensa il cannone L9 INNEVAMENTO di piste da sci con neve artificiale è un argomento di attualità in Italia sia a causa della scarsità di precipitazioni che ha caratterizzato la stagione Invernale, sia per le riprese televisive delle gare di sci realizzate, come a Bormio, su neve artificiale. Dal punto di vista della storia della tecnologia applicata al turismo, l'innevamento non e una novità: 1 primi risultati furono Infatti ottenuti verso 111954 negli Stati Uniti, ma anche i più, vecchi Impianti Italiani hanno già una decina di anni. Dal punto di vista scientifico * bene chiarire che la neve si ottiene congelando dell'acqua con un processo che riproduce quello naturale, e quindi è Improprio, usare l'espressione «neve annidale*, essendo questa del tutto identica (anche migliore, come sciabili'.ti), o quella che cade dal cielo. Il procedimento «classico, consiste nel miscelare acqua in pressione ad aria pure in pressione entro speciali ugelli, chiamati In gergo -cannoni., dal quali escono minuscole gocce d'acqua raffreddate dall'espansione dell'aria compressa; attraverso l'aria ambiente, le goccioline si trasformano in cristalli di neve. ■ I cannoni, distribuiti lungo I tratti della pista da innevare e collegati alle tubazioni con speciali Idranti, sono generalmente piccoli e pesanti pochi chili, quindi facilmente spostabili da una zona all'altra dell'area servita dall'Impianto. gini). Esse furono letteralmente massacrate da naviganti e bucanieri che ne ! usavano l'eccellente carne e ' 11 grasso. A quanto racconta : lo stesso Darwin, la forma , della loro corazza è diversa negli animali delle diverse • isole. Anche di questo Darwin si rese conto solo dopo 11 ritorno dal viaggio, esamij nando 11 materiale raccolto ' da lui stesso e dagli altri ; membri dell'equipaggio della Beagle. E anche a questo proposito nota con rammarico di non aver dato peso a quanto gli aveva detto -il Signor Lawson. vicegovernatore... che le testuggini differivano nelle varie isole e che anche avrebbe potuto dire con certezza al solo vederne una a quale isola ap! partenesse*. La forma più tipica ha la • corazza a forma di scila e di un bel nero lucente; ed è ' questa la forma quasi estln. ta. Adesso si sta cercando di farla riprodurre lncroclan-1 aria compressa hanno invece rendimento molto dipendente dalla temperatura esterna, dall'umidità relativa nonché dalla temperatura dell'aria compressa e dell'acqua; Importante è anche 11 modo In cui si riesce a combattere 11 «super-coollng- dell'acqua, fenomeno per II quale una certa parte di goccioline d'acqua riesce a raffreddarsi notevolmente, anche a —-10 C, senza passare dallo stato liquido allo stato solido: per ovviare a questo, negli Usa si aggiungono all'acqua particolari batteri, destinati a creare nuclei di congelamento nel getto d'acqua. Molti impianti funzionano comunque b»ne nell'intervallo 0/—3C, con possibilità, aumentando molto il consumo di energia, di produrre piccole quantità di neve a uno o due gradi sopra zero: naturalmente a —4 C la resa é supcriore e diviene energeticamente ottima a—6/—10 C. I migliori impianti a ventola con nucleazlone ad aria riescono a funzionare già a —2/—3 C. purché l'acqua impiegata sia fredda; altri sono soddisfacenti da —6 C in giù, mentre quelli a ven tola senza nucleazlone sono atti alle temperature più basse. La regolazione dell'lm pianto di Innevamento è tradizionalmente affidata al personale: negli ultimi tempi di stanno diffondendo sistemi a vari gradi di automazione; anche In questo campo ha fatto la sua comparsa 11 computer, come nel nuovissimo Impianto di Sanslcarlo. Un secondo sistema e quello del generatore a ventola: l'acqua In pressione e spruzzata da ugelli entro un flusso d'aria ambiente spinto da un'elica azionata da un motore elettrico od idraulico. Una variante del sistema a ventola prevede la creazione di nuclei di condensazione mediante ugelli ove ' l'acqua è miscelata ad aria' compressa e poi spruzzata nel flusso d'aria generato dalla ventola assieme ad altra acqua nebulizzata da ugelli; alcuni cannoni hanno a bordo un piccolo compressore azionato da un motore elettrico o diesel, mentre altri prendono l'aria compressa da una tubazione, come nel metodo classico: rispetto al metodo precedente cresce la capacità di funzionare alle alte temperature, ma aumentano anche li costo, 11 peso e le complicazioni (un esemplo del primo sistema e l'impianto di Innevamento di Campitelio Malese: del secondo, quello di Sestriere). Completamente diverso (e controverso) e 11 nuovo sistema «frigorifero-, dove l'acqua viene gelata su uno speciale tamburo e poi staccata da un'apposita lama che produce minuscole scaglie di ghiaccie: in questo caso non si sfrutta 1! contributo dell'aria ambtente e 11. funzionamento è Indlpendente dalla temperatura dell'aria, al prezzo però di una produzione unitaria limitata e con problemi di costo, peso, ingombro e consumo di energia per ora molto superiori a quelli degli impianti tradizionali. I •cannoni» ad acqua o ad Andrea Marotehi

Persone citate: Andrea Marotehi, Lawson

Luoghi citati: Bormio, Italia, Sestriere, Stati Uniti, Usa