Un mistero tra l'occhio e la lettura

Un mistero tra l'occhio e la lettura Un mistero tra l'occhio e la lettura Segue da pagina I 1 sue origini pittografiche, al suo formarsi nel tempo. Un simile processo di «rafireddamento» nella comprensione delie lettere si deve essere sentito nel passaggio tra xilografia t tipografia. Quando cioè si passò dall'uso di caratteri, incisi su blocchi di legno a quello dei blocchi metallici. L'uso del blocco metallico con tutta la complessa cascata tecnologica da esso generata non deve aver indotto all'analisi del processo dinamico che produce la lettera, che ne delinca e condiziona la ferma. Una pagina bodoniana nell'as- soluta perfezione formale tende a presentare le lettere sotto forma eterna. Il Bodoni stesso aveva Intuito che una piena leggibilità del testo sarebbe dipesa dal fatto che parti eguali in lettere diverse dovevano essere rigorosamente eguali. Questa razionalizzazione settecentesca allontanò sempre più l'analisi del percorso storico della lettera. Adesso una seconda svolta tecnologica sta traformando la tecnica tipografica. Assieme alla tipografia sequenziale di tipo ottico e basata sull'uso di una sor-, gente di luce laser che la-' scia la sua traccia sul foglio messo in moto si sta affermando una seconda e ptù suggestiva tecnologia. Le lettere vengono stampate goccia a goccia mediante un precedimento molto complesso: un contenitore pieno d'inchiostro e che presenta un microscopico orifizio ad una estremità viene sottoposto ad una serie di vibrazioni la cui conseguenza è la formazione dt un altissimo numero di goccioline d'inchiostro che vengono emesse a grande velocità dalla piccola apertura. Se nulla Intervenisse a modificare la traiettoria delle goccioline esse finirebbero per descrivere una bella parabola a cadere. Invece esse passando attraverso un campo elettrico vengono caricate elettricamente: ognuna di esse porta un certo numero di cariche positive (o negative). Adesso che 11 getto di goccioline è in realtà composto da unità cariche, esse continuano la loro corsa altra-, verso placche che stabiliscono canipi elettrici disposti In modo tale da influenzare 11 percorso spaziale delle goccioline. 81 viene cioè a creare una situazione non dissimile da quella che determina 11 moto degli elettroni In un tubo catodico televisivo. E' chiaro che la traiettoria seguita dalle goccioline dipenderà In maniera complessa, ma prevedibile esattamente, dalla struttura spazio-temporale del campi elettrici generati dalle placche elettrostatiche. Se poniamo di fronte alle goccioline un foglio di carta, su di essa si verrà disegnando una linea dovuta al continuo cambiare di direzione delle goccioline. m 8e le correnti Inviate alle placche sono opportuna-, niente distribuite nèrTcmpo si potrà ottenere che le goccioline lascino sulla carta una traccia precisa e prefissata: una lettera per esempio. L'incredibile velocità con cui le goccioline volano nell'aria, il loro numero albissimo, l'assoluta' indentila di dimensioni, la pratica assenza di massa e quindi di Inerzia, l'istantaneità con cui le correnti cambiano di configurazione ai campi elettrici, tutto concorre a fare di questo metodo una soluzione avanzatissima nel campo della tipografia. Molte sono le reali difficoltà tecniche di questi impianti e altrettante le soluzioni ingegnose e risolutive. Resta U fatto che la lettera torna ad essere -scritta, sul foglio e non «stampata». Questa tecnica dinamica, che con la tipografia a laser sta rivoluzionando 1 nuovi sistemi di stampa, finisce col ricordarci che le lettere non entrano dentro dt noi con un processo slmile alla stampa fotografica. Tutte insieme, come dire. Ma sequenzialmente, elemento per elemento. Ed è proprio la loro struttura topologica, la loro complessità. Il loro «ductus», che le' rende riconoscibili o no a seconda del contesto In cui si vengono a trovare. Ogni lettera, in un certo modo, può essere considerala un insieme di sotto-elementi costitutivi che, distribuiti 'secondo una certa topologia, la determinano e la rendono diversa dalle altre. I raggruppamenti In cui Bouma e la sua scuola olandese e 11 vecchissimo percettrone hanno finito col ridistribuire le probabilità di lettura corretta sembrano risentire proprio di! questa diversa disposizione' di elementi tra loro slmili.' Cerchi completi. Incompleti, sbarre, linee verticali e linee oblique sarebbero gli elementi primari, 11 materiale di base, con cui le leu tere sono costruite. Adesso comprendiamo la corretta intuizione professionale di Bodoni e giustifichiamo le migliaia di «aste» che hanno Inquinato la nostra Infanzia Le «aste» sono proprio l'Implementazione scolastica di una ideologia della lettera in cui essa viene pensata come composta di sottounità più semplici. Ma, contro questa visione si oppone l'altra, che vede In ciascuna lettera una forma, una «gcstalt», unica non scomponibile in sottoelementi. In cui è la topologia della lettera a prevalere, a dettare te caratteristiche strutturali unitarie. S la costellazione dt probabilità di lettura, l'arcipelago di Isole visto prima sarebbe la distribuzione della probabilità di riconoscimento di diversi «nodi» topologici e non delia diversa giustapposizione un po' meccanica di aste e cerchietti. Czcslaw Mltaz ci aluta a finire «... Oh, se almeno un solitario Filone intagliasse le lettere sulla scora»!.. I Rag fero Plcrantonl Un mistero tra l'occhio e la lettura Un mistero tra l'occhio e la lettura Segue da pagina I 1 sue origini pittografiche, al suo formarsi nel tempo. Un simile processo di «rafireddamento» nella comprensione delie lettere si deve essere sentito nel passaggio tra xilografia t tipografia. Quando cioè si passò dall'uso di caratteri, incisi su blocchi di legno a quello dei blocchi metallici. L'uso del blocco metallico con tutta la complessa cascata tecnologica da esso generata non deve aver indotto all'analisi del processo dinamico che produce la lettera, che ne delinca e condiziona la ferma. Una pagina bodoniana nell'as- soluta perfezione formale tende a presentare le lettere sotto forma eterna. Il Bodoni stesso aveva Intuito che una piena leggibilità del testo sarebbe dipesa dal fatto che parti eguali in lettere diverse dovevano essere rigorosamente eguali. Questa razionalizzazione settecentesca allontanò sempre più l'analisi del percorso storico della lettera. Adesso una seconda svolta tecnologica sta traformando la tecnica tipografica. Assieme alla tipografia sequenziale di tipo ottico e basata sull'uso di una sor-, gente di luce laser che la-' scia la sua traccia sul foglio messo in moto si sta affermando una seconda e ptù suggestiva tecnologia. Le lettere vengono stampate goccia a goccia mediante un precedimento molto complesso: un contenitore pieno d'inchiostro e che presenta un microscopico orifizio ad una estremità viene sottoposto ad una serie di vibrazioni la cui conseguenza è la formazione dt un altissimo numero di goccioline d'inchiostro che vengono emesse a grande velocità dalla piccola apertura. Se nulla Intervenisse a modificare la traiettoria delle goccioline esse finirebbero per descrivere una bella parabola a cadere. Invece esse passando attraverso un campo elettrico vengono caricate elettricamente: ognuna di esse porta un certo numero di cariche positive (o negative). Adesso che 11 getto di goccioline è in realtà composto da unità cariche, esse continuano la loro corsa altra-, verso placche che stabiliscono canipi elettrici disposti In modo tale da influenzare 11 percorso spaziale delle goccioline. 81 viene cioè a creare una situazione non dissimile da quella che determina 11 moto degli elettroni In un tubo catodico televisivo. E' chiaro che la traiettoria seguita dalle goccioline dipenderà In maniera complessa, ma prevedibile esattamente, dalla struttura spazio-temporale del campi elettrici generati dalle placche elettrostatiche. Se poniamo di fronte alle goccioline un foglio di carta, su di essa si verrà disegnando una linea dovuta al continuo cambiare di direzione delle goccioline. m 8e le correnti Inviate alle placche sono opportuna-, niente distribuite nèrTcmpo si potrà ottenere che le goccioline lascino sulla carta una traccia precisa e prefissata: una lettera per esempio. L'incredibile velocità con cui le goccioline volano nell'aria, il loro numero albissimo, l'assoluta' indentila di dimensioni, la pratica assenza di massa e quindi di Inerzia, l'istantaneità con cui le correnti cambiano di configurazione ai campi elettrici, tutto concorre a fare di questo metodo una soluzione avanzatissima nel campo della tipografia. Molte sono le reali difficoltà tecniche di questi impianti e altrettante le soluzioni ingegnose e risolutive. Resta U fatto che la lettera torna ad essere -scritta, sul foglio e non «stampata». Questa tecnica dinamica, che con la tipografia a laser sta rivoluzionando 1 nuovi sistemi di stampa, finisce col ricordarci che le lettere non entrano dentro dt noi con un processo slmile alla stampa fotografica. Tutte insieme, come dire. Ma sequenzialmente, elemento per elemento. Ed è proprio la loro struttura topologica, la loro complessità. Il loro «ductus», che le' rende riconoscibili o no a seconda del contesto In cui si vengono a trovare. Ogni lettera, in un certo modo, può essere considerala un insieme di sotto-elementi costitutivi che, distribuiti 'secondo una certa topologia, la determinano e la rendono diversa dalle altre. I raggruppamenti In cui Bouma e la sua scuola olandese e 11 vecchissimo percettrone hanno finito col ridistribuire le probabilità di lettura corretta sembrano risentire proprio di! questa diversa disposizione' di elementi tra loro slmili.' Cerchi completi. Incompleti, sbarre, linee verticali e linee oblique sarebbero gli elementi primari, 11 materiale di base, con cui le leu tere sono costruite. Adesso comprendiamo la corretta intuizione professionale di Bodoni e giustifichiamo le migliaia di «aste» che hanno Inquinato la nostra Infanzia Le «aste» sono proprio l'Implementazione scolastica di una ideologia della lettera in cui essa viene pensata come composta di sottounità più semplici. Ma, contro questa visione si oppone l'altra, che vede In ciascuna lettera una forma, una «gcstalt», unica non scomponibile in sottoelementi. In cui è la topologia della lettera a prevalere, a dettare te caratteristiche strutturali unitarie. S la costellazione dt probabilità di lettura, l'arcipelago di Isole visto prima sarebbe la distribuzione della probabilità di riconoscimento di diversi «nodi» topologici e non delia diversa giustapposizione un po' meccanica di aste e cerchietti. Czcslaw Mltaz ci aluta a finire «... Oh, se almeno un solitario Filone intagliasse le lettere sulla scora»!.. I Rag fero Plcrantonl Un mistero tra l'occhio e la lettura Un mistero tra l'occhio e la lettura Segue da pagina I 1 sue origini pittografiche, al suo formarsi nel tempo. Un simile processo di «rafireddamento» nella comprensione delie lettere si deve essere sentito nel passaggio tra xilografia t tipografia. Quando cioè si passò dall'uso di caratteri, incisi su blocchi di legno a quello dei blocchi metallici. L'uso del blocco metallico con tutta la complessa cascata tecnologica da esso generata non deve aver indotto all'analisi del processo dinamico che produce la lettera, che ne delinca e condiziona la ferma. Una pagina bodoniana nell'as- soluta perfezione formale tende a presentare le lettere sotto forma eterna. Il Bodoni stesso aveva Intuito che una piena leggibilità del testo sarebbe dipesa dal fatto che parti eguali in lettere diverse dovevano essere rigorosamente eguali. Questa razionalizzazione settecentesca allontanò sempre più l'analisi del percorso storico della lettera. Adesso una seconda svolta tecnologica sta traformando la tecnica tipografica. Assieme alla tipografia sequenziale di tipo ottico e basata sull'uso di una sor-, gente di luce laser che la-' scia la sua traccia sul foglio messo in moto si sta affermando una seconda e ptù suggestiva tecnologia. Le lettere vengono stampate goccia a goccia mediante un precedimento molto complesso: un contenitore pieno d'inchiostro e che presenta un microscopico orifizio ad una estremità viene sottoposto ad una serie di vibrazioni la cui conseguenza è la formazione dt un altissimo numero di goccioline d'inchiostro che vengono emesse a grande velocità dalla piccola apertura. Se nulla Intervenisse a modificare la traiettoria delle goccioline esse finirebbero per descrivere una bella parabola a cadere. Invece esse passando attraverso un campo elettrico vengono caricate elettricamente: ognuna di esse porta un certo numero di cariche positive (o negative). Adesso che 11 getto di goccioline è in realtà composto da unità cariche, esse continuano la loro corsa altra-, verso placche che stabiliscono canipi elettrici disposti In modo tale da influenzare 11 percorso spaziale delle goccioline. 81 viene cioè a creare una situazione non dissimile da quella che determina 11 moto degli elettroni In un tubo catodico televisivo. E' chiaro che la traiettoria seguita dalle goccioline dipenderà In maniera complessa, ma prevedibile esattamente, dalla struttura spazio-temporale del campi elettrici generati dalle placche elettrostatiche. Se poniamo di fronte alle goccioline un foglio di carta, su di essa si verrà disegnando una linea dovuta al continuo cambiare di direzione delle goccioline. m 8e le correnti Inviate alle placche sono opportuna-, niente distribuite nèrTcmpo si potrà ottenere che le goccioline lascino sulla carta una traccia precisa e prefissata: una lettera per esempio. L'incredibile velocità con cui le goccioline volano nell'aria, il loro numero albissimo, l'assoluta' indentila di dimensioni, la pratica assenza di massa e quindi di Inerzia, l'istantaneità con cui le correnti cambiano di configurazione ai campi elettrici, tutto concorre a fare di questo metodo una soluzione avanzatissima nel campo della tipografia. Molte sono le reali difficoltà tecniche di questi impianti e altrettante le soluzioni ingegnose e risolutive. Resta U fatto che la lettera torna ad essere -scritta, sul foglio e non «stampata». Questa tecnica dinamica, che con la tipografia a laser sta rivoluzionando 1 nuovi sistemi di stampa, finisce col ricordarci che le lettere non entrano dentro dt noi con un processo slmile alla stampa fotografica. Tutte insieme, come dire. Ma sequenzialmente, elemento per elemento. Ed è proprio la loro struttura topologica, la loro complessità. Il loro «ductus», che le' rende riconoscibili o no a seconda del contesto In cui si vengono a trovare. Ogni lettera, in un certo modo, può essere considerala un insieme di sotto-elementi costitutivi che, distribuiti 'secondo una certa topologia, la determinano e la rendono diversa dalle altre. I raggruppamenti In cui Bouma e la sua scuola olandese e 11 vecchissimo percettrone hanno finito col ridistribuire le probabilità di lettura corretta sembrano risentire proprio di! questa diversa disposizione' di elementi tra loro slmili.' Cerchi completi. Incompleti, sbarre, linee verticali e linee oblique sarebbero gli elementi primari, 11 materiale di base, con cui le leu tere sono costruite. Adesso comprendiamo la corretta intuizione professionale di Bodoni e giustifichiamo le migliaia di «aste» che hanno Inquinato la nostra Infanzia Le «aste» sono proprio l'Implementazione scolastica di una ideologia della lettera in cui essa viene pensata come composta di sottounità più semplici. Ma, contro questa visione si oppone l'altra, che vede In ciascuna lettera una forma, una «gcstalt», unica non scomponibile in sottoelementi. In cui è la topologia della lettera a prevalere, a dettare te caratteristiche strutturali unitarie. S la costellazione dt probabilità di lettura, l'arcipelago di Isole visto prima sarebbe la distribuzione della probabilità di riconoscimento di diversi «nodi» topologici e non delia diversa giustapposizione un po' meccanica di aste e cerchietti. Czcslaw Mltaz ci aluta a finire «... Oh, se almeno un solitario Filone intagliasse le lettere sulla scora»!.. I Rag fero Plcrantonl

Persone citate: Bodoni, Bouma, Filone