Due convegni

Giochi e arte Giochi e arte IL più longevo libro di giochi Italiano « quello di Jacopo Gflli. Pubblicato da Hoepli nel 1901 col titolo Come posso divertirmi? Piccola enciclopedia di giochi mossi e tranquilli da eseguirsi in città e In campagna. tu lo trovi in commercio anche oggi, sempre ripubblicato e ristampato da Hoepli. con un titolo poco diverso: Come posso divertirmi e divertire gli altri - Piccola enciclopedia dei giuochi e passatempi di ieri e di oggi. Quel che la impazzire i librai e i bibliotecari é che questo titolo poco diverso da quello del 1901 non compare né sulla copertina né sul dorso del libro d'oggi: sulla copertina e sul dorso c'é scritto Giuochi e passatempi. Ma ormai anche librai e bibliotecari avranno letto Se una sera d Inverno un viaggiatore di Italo Calvino, e dunque avranno cominciato a non credere più nella necessita di un rapporto univoco tra copertina e frontespizio I bibliofili non ci hanno mal creduto. Nel suoi 83 anni di vita il libro del Oelll ha subito mutamenti, mutilazioni e aggiunte che rispecchiano autorevolmente la storia del giochi In Italia. Per un po' l'ha manipolata l'autore stesso (Orbetello 1857. Livorno 1935: ufficiale di carriera, famoso, più che per 1 giochi, per un Codice cavalleresco): poi ci ha pensato l'editore Hoepli. Un pasticcio ancor più complicato di quello del titolo, ma il Gelli non si rivolta nella tomba perché anche lui era un pasticcione. Basta guardare le sue voci relative ai giochi di carte che si trovano sull'finric/opfdla Italiana (Treccani), e che fanno ancora testo per tutte le enciclopedie (giacché le enciclopedie si fanno con le enciclopedie, e anzi secondo alcuni le enciclopedie servono solo a fare altre enciclopedie). Tra le cose che non sono cambiate, se non in minima parte, c'é la sezione / giuochi della superstizione (cartomanzia, chiromanzia, ecc.). In questo il libro del Geli! é ancor oggi unico nel suo genere. Oggi, una sezione sul «giochi della superstizione» i libri «.in giochi In genere non ce l'hanno più. Perché? Perché in 83 anni molte cose sono cambiate. I paladini dei giochi (pedagogisti, psicologi, -ludologi»...) non vogliono che nel loro mondo sereno si Infiltri la brutta strega della superstizione. Dall'altro lato cartomanti e chiromanti (come gi astrologi, gli oroscopisti, ecc.) non tollerano che il loro lavoro sia spacciato per gioco. Una volta non era cosi. Un secolo fa. quattro secoli fa. c'era meno moralismo, la gente era meno suscettibile, meno rigida. Prendiamo il caso di Sigismondo Fanti. Sigismondo Fanti, ferrarese, contemporaneo dell'Ariosto, compilò un librone bellissimo, intitolato Triomphodt Fortuna. Pubblicato a Venezia nel 1527, é di un'estrema rarità. Le edizioni Aldine di Modena ne hanno fatto uno splendido, spettacoloso reprint il Natale scorso (lire SO mila), corredandolo con una Due convegni Si moltiplicano le inistative di tipo vario relative ai giochi. Per la primavera di quest'anno il Consorzio provinciale per la pubblica lettura di Ravenna (via A Mariani 5. 48100 Ravenna) organista un convegno su -Gioco e giocattoli, che prevede una mostra di giocattoli di collezionisti privati, la produzione di un audiovisivo rulla storia del gioco, dibattiti con educatori, l'allestimento di laboratori e spazi per giocare e — questa lidea più. nuova, più utile — ('approntamento di bibliografie e cataloghi. Non mancheremo di dar notizie sul modo in cui la cosa procede. Con tempi più lunghi, per la primavera dell'85. si prepara a Bari un convegno internazionale sulle 'Carte: gioco divinazione scrittura-. Promosso dalla ri risia • Lectures- che si pubblica presso l'Istituto di Francese (via Garruba fi. 70122 Bari), direttori Reggerò Campagnoli, Vlfo Caroflgìio, Yves Hersant. Augusto Ponzio, chiama a raccolta collezionisti di carte da gioco, studiosi di storia dei giochi di carie e — ahimé — specialisti di cartomanzia, semiologi. filosofi del linguaggio, linguisti. iconologl. scrittori. Giochi e arte Giochi e arte IL più longevo libro di giochi Italiano « quello di Jacopo Gflli. Pubblicato da Hoepli nel 1901 col titolo Come posso divertirmi? Piccola enciclopedia di giochi mossi e tranquilli da eseguirsi in città e In campagna. tu lo trovi in commercio anche oggi, sempre ripubblicato e ristampato da Hoepli. con un titolo poco diverso: Come posso divertirmi e divertire gli altri - Piccola enciclopedia dei giuochi e passatempi di ieri e di oggi. Quel che la impazzire i librai e i bibliotecari é che questo titolo poco diverso da quello del 1901 non compare né sulla copertina né sul dorso del libro d'oggi: sulla copertina e sul dorso c'é scritto Giuochi e passatempi. Ma ormai anche librai e bibliotecari avranno letto Se una sera d Inverno un viaggiatore di Italo Calvino, e dunque avranno cominciato a non credere più nella necessita di un rapporto univoco tra copertina e frontespizio I bibliofili non ci hanno mal creduto. Nel suoi 83 anni di vita il libro del Oelll ha subito mutamenti, mutilazioni e aggiunte che rispecchiano autorevolmente la storia del giochi In Italia. Per un po' l'ha manipolata l'autore stesso (Orbetello 1857. Livorno 1935: ufficiale di carriera, famoso, più che per 1 giochi, per un Codice cavalleresco): poi ci ha pensato l'editore Hoepli. Un pasticcio ancor più complicato di quello del titolo, ma il Gelli non si rivolta nella tomba perché anche lui era un pasticcione. Basta guardare le sue voci relative ai giochi di carte che si trovano sull'finric/opfdla Italiana (Treccani), e che fanno ancora testo per tutte le enciclopedie (giacché le enciclopedie si fanno con le enciclopedie, e anzi secondo alcuni le enciclopedie servono solo a fare altre enciclopedie). Tra le cose che non sono cambiate, se non in minima parte, c'é la sezione / giuochi della superstizione (cartomanzia, chiromanzia, ecc.). In questo il libro del Geli! é ancor oggi unico nel suo genere. Oggi, una sezione sul «giochi della superstizione» i libri «.in giochi In genere non ce l'hanno più. Perché? Perché in 83 anni molte cose sono cambiate. I paladini dei giochi (pedagogisti, psicologi, -ludologi»...) non vogliono che nel loro mondo sereno si Infiltri la brutta strega della superstizione. Dall'altro lato cartomanti e chiromanti (come gi astrologi, gli oroscopisti, ecc.) non tollerano che il loro lavoro sia spacciato per gioco. Una volta non era cosi. Un secolo fa. quattro secoli fa. c'era meno moralismo, la gente era meno suscettibile, meno rigida. Prendiamo il caso di Sigismondo Fanti. Sigismondo Fanti, ferrarese, contemporaneo dell'Ariosto, compilò un librone bellissimo, intitolato Triomphodt Fortuna. Pubblicato a Venezia nel 1527, é di un'estrema rarità. Le edizioni Aldine di Modena ne hanno fatto uno splendido, spettacoloso reprint il Natale scorso (lire SO mila), corredandolo con una Due convegni Si moltiplicano le inistative di tipo vario relative ai giochi. Per la primavera di quest'anno il Consorzio provinciale per la pubblica lettura di Ravenna (via A Mariani 5. 48100 Ravenna) organista un convegno su -Gioco e giocattoli, che prevede una mostra di giocattoli di collezionisti privati, la produzione di un audiovisivo rulla storia del gioco, dibattiti con educatori, l'allestimento di laboratori e spazi per giocare e — questa lidea più. nuova, più utile — ('approntamento di bibliografie e cataloghi. Non mancheremo di dar notizie sul modo in cui la cosa procede. Con tempi più lunghi, per la primavera dell'85. si prepara a Bari un convegno internazionale sulle 'Carte: gioco divinazione scrittura-. Promosso dalla ri risia • Lectures- che si pubblica presso l'Istituto di Francese (via Garruba fi. 70122 Bari), direttori Reggerò Campagnoli, Vlfo Caroflgìio, Yves Hersant. Augusto Ponzio, chiama a raccolta collezionisti di carte da gioco, studiosi di storia dei giochi di carie e — ahimé — specialisti di cartomanzia, semiologi. filosofi del linguaggio, linguisti. iconologl. scrittori. Giochi e arte Giochi e arte IL più longevo libro di giochi Italiano « quello di Jacopo Gflli. Pubblicato da Hoepli nel 1901 col titolo Come posso divertirmi? Piccola enciclopedia di giochi mossi e tranquilli da eseguirsi in città e In campagna. tu lo trovi in commercio anche oggi, sempre ripubblicato e ristampato da Hoepli. con un titolo poco diverso: Come posso divertirmi e divertire gli altri - Piccola enciclopedia dei giuochi e passatempi di ieri e di oggi. Quel che la impazzire i librai e i bibliotecari é che questo titolo poco diverso da quello del 1901 non compare né sulla copertina né sul dorso del libro d'oggi: sulla copertina e sul dorso c'é scritto Giuochi e passatempi. Ma ormai anche librai e bibliotecari avranno letto Se una sera d Inverno un viaggiatore di Italo Calvino, e dunque avranno cominciato a non credere più nella necessita di un rapporto univoco tra copertina e frontespizio I bibliofili non ci hanno mal creduto. Nel suoi 83 anni di vita il libro del Oelll ha subito mutamenti, mutilazioni e aggiunte che rispecchiano autorevolmente la storia del giochi In Italia. Per un po' l'ha manipolata l'autore stesso (Orbetello 1857. Livorno 1935: ufficiale di carriera, famoso, più che per 1 giochi, per un Codice cavalleresco): poi ci ha pensato l'editore Hoepli. Un pasticcio ancor più complicato di quello del titolo, ma il Gelli non si rivolta nella tomba perché anche lui era un pasticcione. Basta guardare le sue voci relative ai giochi di carte che si trovano sull'finric/opfdla Italiana (Treccani), e che fanno ancora testo per tutte le enciclopedie (giacché le enciclopedie si fanno con le enciclopedie, e anzi secondo alcuni le enciclopedie servono solo a fare altre enciclopedie). Tra le cose che non sono cambiate, se non in minima parte, c'é la sezione / giuochi della superstizione (cartomanzia, chiromanzia, ecc.). In questo il libro del Geli! é ancor oggi unico nel suo genere. Oggi, una sezione sul «giochi della superstizione» i libri «.in giochi In genere non ce l'hanno più. Perché? Perché in 83 anni molte cose sono cambiate. I paladini dei giochi (pedagogisti, psicologi, -ludologi»...) non vogliono che nel loro mondo sereno si Infiltri la brutta strega della superstizione. Dall'altro lato cartomanti e chiromanti (come gi astrologi, gli oroscopisti, ecc.) non tollerano che il loro lavoro sia spacciato per gioco. Una volta non era cosi. Un secolo fa. quattro secoli fa. c'era meno moralismo, la gente era meno suscettibile, meno rigida. Prendiamo il caso di Sigismondo Fanti. Sigismondo Fanti, ferrarese, contemporaneo dell'Ariosto, compilò un librone bellissimo, intitolato Triomphodt Fortuna. Pubblicato a Venezia nel 1527, é di un'estrema rarità. Le edizioni Aldine di Modena ne hanno fatto uno splendido, spettacoloso reprint il Natale scorso (lire SO mila), corredandolo con una Due convegni Si moltiplicano le inistative di tipo vario relative ai giochi. Per la primavera di quest'anno il Consorzio provinciale per la pubblica lettura di Ravenna (via A Mariani 5. 48100 Ravenna) organista un convegno su -Gioco e giocattoli, che prevede una mostra di giocattoli di collezionisti privati, la produzione di un audiovisivo rulla storia del gioco, dibattiti con educatori, l'allestimento di laboratori e spazi per giocare e — questa lidea più. nuova, più utile — ('approntamento di bibliografie e cataloghi. Non mancheremo di dar notizie sul modo in cui la cosa procede. Con tempi più lunghi, per la primavera dell'85. si prepara a Bari un convegno internazionale sulle 'Carte: gioco divinazione scrittura-. Promosso dalla ri risia • Lectures- che si pubblica presso l'Istituto di Francese (via Garruba fi. 70122 Bari), direttori Reggerò Campagnoli, Vlfo Caroflgìio, Yves Hersant. Augusto Ponzio, chiama a raccolta collezionisti di carte da gioco, studiosi di storia dei giochi di carie e — ahimé — specialisti di cartomanzia, semiologi. filosofi del linguaggio, linguisti. iconologl. scrittori.

Luoghi citati: Bari, Italia, Livorno, Modena, Orbetello, Ravenna, Venezia