Da «maciste» di D'Annunzio alla «marilla» di Giugiaro

Da «maciste» di D'Annunzio alla «marilla» di Giugiaro Da «maciste» di D'Annunzio alla «marilla» di Giugiaro 1vocabolari fungono da anagrafe delle parole neonata, da anagrafe selettiva però: l'ultima edizione del •Vocabolario ZlngarelU della lingua italiana» ha accolto soltanto 9000 delle 60 mila segnalazioni provenienti dagli specialisti che collaborano con la redazione, da suggerimenti del lettori, dall'ascolto di trasmissioni radiotelevisive, da spogli di quotidiani, settimanali, dispenso universitarie, riviste e dizionari specializzati. La 'redazione della Zanichelli, la casa che pubblica il vocabolario, non segue criteri puristici, ma decide d'inserire una parola In base alla sua diffusione e alla prevalenza statistica del suo uso. Indipendentemente dalla sua Italianità. Condotta differente tiene la redazione del «Grande dizionario della lingua Italiana», pubblicato dalla Utet, sotto la direzione di Salvatore Battaglia prima e di Giorgio Bàrberi Squarotti poi. La cronaca sportiva e le Pagine gialle sono assorte alla dignità di fonti da cui tram citazioni, ma un vocabolario storico In più volumi, non potendosi permettere revisioni ogni 10-15 anni, deve per forza Introdurre I neologismi con grande cautela. All'anagrafe-vocabolario arrivano poche parole di certa paternità: la maggioranza è figlia di tutti e di nessuno. Nella politica è più facile rintracciare padri di parole. A fianco di espressioni legato a momenti precisi e destinati a prudere notorietà in fretta come •trtnarichtto. (•comunista ottuso») di Ouareschl o «fattore K» (X come Kruscev) dt Honchey, ci sono creazioni ancor oggi usate: •decretane, di Emilio Colombo, «compromesso storico» di Enrico Berlinguer, «convergenze parallele» e •convergenze programmatiche» di Aldo Moro, «lottizzazione» di Ronchey. V»cendo rial «Palazzo», termine col quale Pasolini ti ha insegnato a designare il mondo del governo Italiano, si Incontrano in sede internazionale la •maggioranza silenziosa» di Nlzon, la •cortina di ferro» di Churchill e i «fratelli separati», locuzione usata da Giovanni XXIH per Indicare I cristiani non cattolici. L".effimero», nel senso lanciato da Niccolino ci porta allo spettacolo, dove abbondano la parole d'autore. Alle origini del cinema troviamo «maciste», personaggio del film «Cabiria» (1914), sceneggiato da D'Annunzio, al quale dobbiamo anche «littorlna» e «velivolo». A Filippo Sacchi, traduttore del dialoghi del film di Capra «E* arrivata la felicità» (1936). va attribuito la paternità di «picchiatello*. «Baby doli», il film di E. Kazan con Carroll Baker, decretò II successo dell'Indumento e della parola. Nella «Dolce vita» (I960) un fotoreporter invadente aveva II cognome Paparazzo Ideato da Fiatano: ora il termine si usa per indicare I fotoreporter in generale. A Giorgio Morticeli!, sceneggiatore e traduttore, spetta la gloria d'aver conlato «fantascienza». Paolo Villaggio con -Fantozzi, ha fornito agli Italiani II nuovo termine di travet. «Gagà» è di Fetrollnl, mentre «grammelot«, un particolare modo di recitare, ha una paternità contestata: c'è chi l'attribuisce a Dario Fo, ma lui sostiene che rinaie al *700. Dalla letteratura provengono «pataflslca» di Jarry, •gattopardo* di Tornasi di Lampedusa, «lolita» di Nabokov, «gulag», non creato ma lanciato in Occidente da Solzenleyn, .love-story, di Erio Segai, «talpa», nel senso di spia Infiltrata, di Le Carré. .Mezzobusto» è di Savlane, Valentino Bompiani con altri collaboratori inventò • cruciverba», mentre Luigi Rosea, ha dato a «giallo» negli Anni Trenta il senso di romanzo poliziesco. «Quark» è una parola senta senso Inventata da Joyce In «Flnnegans Wake» e diffusa nel mondo scientifico dal fisico americano Geli-Mann nel 1961. • Post-moderno» è stata conlata dall'architetto C. Jcncks nel 1977. Dallo sport ci vengono «abatino» di Brera e la «sona Cesarmi», Inventata dal giornalista sportivo Eugenio Danese negli Anni Trenta. Anche a tavola la lingua si rinnova. Parlando con un Italiano proprietario di un ristorante londinese, Paolo Monelli, negli Anni Trenta, scopri che si poteva usare «pompelmo» al posto di «grape-fruit». Sull'onda della dieta mediterranea è ora arrivata la «marilla», un nuovo tipo di pasta disegnata da Giugiaro. Forse la vedremo immortalata nella XII edizione dello ZlngarelU fra qualche anno, forse finirà nel dimenticatolo. Carla Marcilo Da «maciste» di D'Annunzio alla «marilla» di Giugiaro Da «maciste» di D'Annunzio alla «marilla» di Giugiaro 1vocabolari fungono da anagrafe delle parole neonata, da anagrafe selettiva però: l'ultima edizione del •Vocabolario ZlngarelU della lingua italiana» ha accolto soltanto 9000 delle 60 mila segnalazioni provenienti dagli specialisti che collaborano con la redazione, da suggerimenti del lettori, dall'ascolto di trasmissioni radiotelevisive, da spogli di quotidiani, settimanali, dispenso universitarie, riviste e dizionari specializzati. La 'redazione della Zanichelli, la casa che pubblica il vocabolario, non segue criteri puristici, ma decide d'inserire una parola In base alla sua diffusione e alla prevalenza statistica del suo uso. Indipendentemente dalla sua Italianità. Condotta differente tiene la redazione del «Grande dizionario della lingua Italiana», pubblicato dalla Utet, sotto la direzione di Salvatore Battaglia prima e di Giorgio Bàrberi Squarotti poi. La cronaca sportiva e le Pagine gialle sono assorte alla dignità di fonti da cui tram citazioni, ma un vocabolario storico In più volumi, non potendosi permettere revisioni ogni 10-15 anni, deve per forza Introdurre I neologismi con grande cautela. All'anagrafe-vocabolario arrivano poche parole di certa paternità: la maggioranza è figlia di tutti e di nessuno. Nella politica è più facile rintracciare padri di parole. A fianco di espressioni legato a momenti precisi e destinati a prudere notorietà in fretta come •trtnarichtto. (•comunista ottuso») di Ouareschl o «fattore K» (X come Kruscev) dt Honchey, ci sono creazioni ancor oggi usate: •decretane, di Emilio Colombo, «compromesso storico» di Enrico Berlinguer, «convergenze parallele» e •convergenze programmatiche» di Aldo Moro, «lottizzazione» di Ronchey. V»cendo rial «Palazzo», termine col quale Pasolini ti ha insegnato a designare il mondo del governo Italiano, si Incontrano in sede internazionale la •maggioranza silenziosa» di Nlzon, la •cortina di ferro» di Churchill e i «fratelli separati», locuzione usata da Giovanni XXIH per Indicare I cristiani non cattolici. L".effimero», nel senso lanciato da Niccolino ci porta allo spettacolo, dove abbondano la parole d'autore. Alle origini del cinema troviamo «maciste», personaggio del film «Cabiria» (1914), sceneggiato da D'Annunzio, al quale dobbiamo anche «littorlna» e «velivolo». A Filippo Sacchi, traduttore del dialoghi del film di Capra «E* arrivata la felicità» (1936). va attribuito la paternità di «picchiatello*. «Baby doli», il film di E. Kazan con Carroll Baker, decretò II successo dell'Indumento e della parola. Nella «Dolce vita» (I960) un fotoreporter invadente aveva II cognome Paparazzo Ideato da Fiatano: ora il termine si usa per indicare I fotoreporter in generale. A Giorgio Morticeli!, sceneggiatore e traduttore, spetta la gloria d'aver conlato «fantascienza». Paolo Villaggio con -Fantozzi, ha fornito agli Italiani II nuovo termine di travet. «Gagà» è di Fetrollnl, mentre «grammelot«, un particolare modo di recitare, ha una paternità contestata: c'è chi l'attribuisce a Dario Fo, ma lui sostiene che rinaie al *700. Dalla letteratura provengono «pataflslca» di Jarry, •gattopardo* di Tornasi di Lampedusa, «lolita» di Nabokov, «gulag», non creato ma lanciato in Occidente da Solzenleyn, .love-story, di Erio Segai, «talpa», nel senso di spia Infiltrata, di Le Carré. .Mezzobusto» è di Savlane, Valentino Bompiani con altri collaboratori inventò • cruciverba», mentre Luigi Rosea, ha dato a «giallo» negli Anni Trenta il senso di romanzo poliziesco. «Quark» è una parola senta senso Inventata da Joyce In «Flnnegans Wake» e diffusa nel mondo scientifico dal fisico americano Geli-Mann nel 1961. • Post-moderno» è stata conlata dall'architetto C. Jcncks nel 1977. Dallo sport ci vengono «abatino» di Brera e la «sona Cesarmi», Inventata dal giornalista sportivo Eugenio Danese negli Anni Trenta. Anche a tavola la lingua si rinnova. Parlando con un Italiano proprietario di un ristorante londinese, Paolo Monelli, negli Anni Trenta, scopri che si poteva usare «pompelmo» al posto di «grape-fruit». Sull'onda della dieta mediterranea è ora arrivata la «marilla», un nuovo tipo di pasta disegnata da Giugiaro. Forse la vedremo immortalata nella XII edizione dello ZlngarelU fra qualche anno, forse finirà nel dimenticatolo. Carla Marcilo Da «maciste» di D'Annunzio alla «marilla» di Giugiaro Da «maciste» di D'Annunzio alla «marilla» di Giugiaro 1vocabolari fungono da anagrafe delle parole neonata, da anagrafe selettiva però: l'ultima edizione del •Vocabolario ZlngarelU della lingua italiana» ha accolto soltanto 9000 delle 60 mila segnalazioni provenienti dagli specialisti che collaborano con la redazione, da suggerimenti del lettori, dall'ascolto di trasmissioni radiotelevisive, da spogli di quotidiani, settimanali, dispenso universitarie, riviste e dizionari specializzati. La 'redazione della Zanichelli, la casa che pubblica il vocabolario, non segue criteri puristici, ma decide d'inserire una parola In base alla sua diffusione e alla prevalenza statistica del suo uso. Indipendentemente dalla sua Italianità. Condotta differente tiene la redazione del «Grande dizionario della lingua Italiana», pubblicato dalla Utet, sotto la direzione di Salvatore Battaglia prima e di Giorgio Bàrberi Squarotti poi. La cronaca sportiva e le Pagine gialle sono assorte alla dignità di fonti da cui tram citazioni, ma un vocabolario storico In più volumi, non potendosi permettere revisioni ogni 10-15 anni, deve per forza Introdurre I neologismi con grande cautela. All'anagrafe-vocabolario arrivano poche parole di certa paternità: la maggioranza è figlia di tutti e di nessuno. Nella politica è più facile rintracciare padri di parole. A fianco di espressioni legato a momenti precisi e destinati a prudere notorietà in fretta come •trtnarichtto. (•comunista ottuso») di Ouareschl o «fattore K» (X come Kruscev) dt Honchey, ci sono creazioni ancor oggi usate: •decretane, di Emilio Colombo, «compromesso storico» di Enrico Berlinguer, «convergenze parallele» e •convergenze programmatiche» di Aldo Moro, «lottizzazione» di Ronchey. V»cendo rial «Palazzo», termine col quale Pasolini ti ha insegnato a designare il mondo del governo Italiano, si Incontrano in sede internazionale la •maggioranza silenziosa» di Nlzon, la •cortina di ferro» di Churchill e i «fratelli separati», locuzione usata da Giovanni XXIH per Indicare I cristiani non cattolici. L".effimero», nel senso lanciato da Niccolino ci porta allo spettacolo, dove abbondano la parole d'autore. Alle origini del cinema troviamo «maciste», personaggio del film «Cabiria» (1914), sceneggiato da D'Annunzio, al quale dobbiamo anche «littorlna» e «velivolo». A Filippo Sacchi, traduttore del dialoghi del film di Capra «E* arrivata la felicità» (1936). va attribuito la paternità di «picchiatello*. «Baby doli», il film di E. Kazan con Carroll Baker, decretò II successo dell'Indumento e della parola. Nella «Dolce vita» (I960) un fotoreporter invadente aveva II cognome Paparazzo Ideato da Fiatano: ora il termine si usa per indicare I fotoreporter in generale. A Giorgio Morticeli!, sceneggiatore e traduttore, spetta la gloria d'aver conlato «fantascienza». Paolo Villaggio con -Fantozzi, ha fornito agli Italiani II nuovo termine di travet. «Gagà» è di Fetrollnl, mentre «grammelot«, un particolare modo di recitare, ha una paternità contestata: c'è chi l'attribuisce a Dario Fo, ma lui sostiene che rinaie al *700. Dalla letteratura provengono «pataflslca» di Jarry, •gattopardo* di Tornasi di Lampedusa, «lolita» di Nabokov, «gulag», non creato ma lanciato in Occidente da Solzenleyn, .love-story, di Erio Segai, «talpa», nel senso di spia Infiltrata, di Le Carré. .Mezzobusto» è di Savlane, Valentino Bompiani con altri collaboratori inventò • cruciverba», mentre Luigi Rosea, ha dato a «giallo» negli Anni Trenta il senso di romanzo poliziesco. «Quark» è una parola senta senso Inventata da Joyce In «Flnnegans Wake» e diffusa nel mondo scientifico dal fisico americano Geli-Mann nel 1961. • Post-moderno» è stata conlata dall'architetto C. Jcncks nel 1977. Dallo sport ci vengono «abatino» di Brera e la «sona Cesarmi», Inventata dal giornalista sportivo Eugenio Danese negli Anni Trenta. Anche a tavola la lingua si rinnova. Parlando con un Italiano proprietario di un ristorante londinese, Paolo Monelli, negli Anni Trenta, scopri che si poteva usare «pompelmo» al posto di «grape-fruit». Sull'onda della dieta mediterranea è ora arrivata la «marilla», un nuovo tipo di pasta disegnata da Giugiaro. Forse la vedremo immortalata nella XII edizione dello ZlngarelU fra qualche anno, forse finirà nel dimenticatolo. Carla Marcilo

Luoghi citati: Lampedusa