«Guarda ai laici o ai marxisti?»

« Guarda ai laici o ai marxisti? » « Guarda ai laici o ai marxisti? » Collctti: «Gesuiti e«La salvezza per la E' d'accordo con chi, come Il filosofo Augusto Del Noce, dice che la de è un partito che •non ha mal avuto una propria cultura?». Rispondono due filosofi: Lucio Colletti e Nicola Abbagnano. Colletti 1) .La cultura cattolica In Italia e da molti anni assai debole: quindi non si può imputare alla de una debolezza culturale, se questa risale alla fragilità della cultura cattolica italiana degli ultimi decenni. Direi che la debolezza culturale della de consiste soprattutto nella debolezza del cattolicesimo liberale. I cattolici possono governare una società industriale moderna solo come cattolici liberali. E Invece dopo De Oaspert, la parte culturalmente più Impegnata della de 6 stata quella che faceva capo a Fanfan' e correnti della sinistra de de: avere un'anima cattol a Dossetti, cioè a un cattolicesimo di tipo Integralista: ne! caso di Fanfanl 11 corporativismo di Tonlolo. L'accusa di Del Noce, prima di essere rivolta alla de. dovrebbe essere rivolta a considerare le caratteristiche della cultura cattolica In Italia nel nostro secolo. Del Noce dice a un certo punto che la cultura laica o laicista, come la chiama lui con un termino spregiativo (chiaramente intende la cult'ira llberal-democratlca) e più pericolosa, di quella comunista o sovietica. E' un'affermazione che lascia molto perplessi. E prova soltanto che Del Noce pensa di opporre all'integrismo o totalitarismo comunista, un altro integralismo o totalitarismo, quello del cattolicesimo tradizionalista. Ma Del Noce non tiene conto che un partito del cattolicesimo Integralista non arriverebbe oggi In Italia a toccare forse neppure 1115-30 per cen¬ e sono subalterni al marxismo» - Abbagnano: lica ma in modo più laico rispetto al passato» to del consensi: se la de sceglieste- questa strada. 11 partito cattolico si ridurrebbe a essere assolutamente minoritario. Del Noce sbaglia quando dice che la de e subalterna alla cultura laica. Il fenomeno più evidente e un altro. E cioè che In alcune sue correnti e tendenze (penso ad esemplo alla •sinistra- di Zac, o a personaggi come 11 senatore Granelli e Bodrato) la de. più che succube della cultura laica lo è della cultura marxista o sessantottesca. Né la cosa può soprendere, perché la subalternità è del resto ben visibile net gesuiti italiani: padre Sorge — che lo sappia o no — è uno studente da scuola serale del marxismo Italiano». Abbagnano •La de è un partito che ha perduto il suo «vecchio» centro culturale (un cattolicesimo di stampo liberale) e non ne ha ancora trovato uno nuovo C e da aggiungere che in questa c ..mblnezlonc di cattolicesimo-liberalismo, era piuttosto ti primo a prevalere, anche con punte di clericalismo. Ma la formula aveva funzionato per un gran numero di Italiani. Le cose sono cominciate a cambiare quando gli Italiani il sono accorti che questo tipo di cultura non funzionava più. Che cosa dovrebbe fare oggi la de? Accentuare il suo carattere liberale, cancellare le tentazioni integraliste che ancora esistono, chiarire I presupposti politici di un tale rinnovamento. Fare una cultura laica da partito laico pur tenendo presente anche la difesa del valori cristiani. 6a quest'ultimo punto la de farebbe bene a non retrocedere: ma a una precisa condizione: può continuare ad avere un'anima cattolica ma In seti so più laico del passato». Mauro Anselmo

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