Nel 1912 il primo contratto all'on. Nitti (ma lo riscattò nell'esilio in Francia)

Nel 1912 il primo contratto all'on. Nitri (ma lo riscattò nell'esilio in Francia) Nel 1912 il primo contratto all'on. Nitri (ma lo riscattò nell'esilio in Francia) t,i riforma avslcursuva Ita-1 liana ebbe inizio nel tentano j 19)1 quando, dopo non poche vicissitudini parlamentari, il quarto governo Giolitti — in ! un plano d'Intervento dello Stato nell'economia — presentò un prefetto di legge per ; l'Introduzione del monopollo I pubblico nell'oMleuraiione j sulla vita, plano che fu approvato Il 1 aprile 1912. Ola dal 1010, nel nostro | papì.0 rejwtcuratlone sulla vita era praticata da 14 società per azioni, sette .società di mutuo soccorso, e undici eoo- ! Iterative nazionali. Fra le più j importanti figuravano la Fondiaria, la Compagnia di < Assicurazioni di Milano e la 1 Reale Mutua di Torino. Le 1 imprese straniere erano, nella maggioranza, quelle austro-ungariche (sette società con un cumulo •premi, pari a 24 milioni di lire annui). Le Generali registravano una raccolta .premi, di 13 milioni di lire e 7 milioni ìa Riunione Adriatica di Sicurtà (Rasi. Le sole due Società, nazionali avevano nel nostro Paese 71 mila contratti assicurativi. Le società francesi erano 5 (4 Inglesi, 4 tedesche, 3 americane, ima olandese, una spagnola e una svizzera). Nel complesso le compagnie italiane Incassavano 30 milioni di .premi' e 68 milioni quelle estere Le società nostrane avevano 171 mila polizze e 285 000 quelle straniere. L'entrata In funzione della legge nazionale sul monopollo assicurativo diede Inizio alla corsa del progetti di nazionalizzazione in tutta Europa (Austria. Ungheria, Francia, Inghilterra e Germania in liert (colare). L'Ina (Istituto Nazionale delle Assicurazioni) ebbe quindi 11 monopolio sull'intero settore delle polizze vlta-capl- tatìtoastone. Nata, come detto, ne) lf>12. Inizio la corsa alle acquisizioni delle polizze cominciando con 11 contratto numero uno Imi Francesco Saverio Ntttl II quale, nella sua qualità di responsabile del dicastero dell'Agricoltura. Industria e Commercio, stipulò la prima polizza sulla vita. Ma questa non glume a scadenza essendo, infatti, riscattata dal Nlttl durante 11 suo esilio In Francia, dopo aver pagato 17 annualità per una cifra attorno alle cinquemila lire. Ai giorni nostri, anche se 1 prodotti assicurativi possono differenziarsi da una società all'altra, hanno quasi tutti lo slesso fine e, se vogliamo, più 0 meno uguali tarlile. Questo indipendentemente che si tratti di una polizza emessa da una compagnia privata o dalla società di bandiera. Non solo, ma le recenti raffiche di Innovazioni del prodotto han- 1 no st lmolato gli Interessi di tutti gli operatori, tanto e vero che, anche se indiretta- : mente, esiste una specie di tacita collaborazione. Torniamo alla storia econo- j mlco-soclale del settore .vltapenslonamento.. che nella pratica si può dividere In tre j diversi periodi; quello delle ; origini, risalenti al Medio Evo antico e nella seconda metà del secolo XVIII. epoca caratterizzata da attività sporadici^ nate in periodi lunghi e diversi e privi di elementi scientifici. Nel XX secolo I hanno Inizio le incontrastate | attività nel campo della previdenza del tipo Industriale II I cut monopolio * nelle mani delle società private. I primi stimoli .assicurativi., connessi al verificarsi del decesso o della sopravvivenza della persdona, trovano origini molto lontane. Olà. presso gli antichi egizi e greci, dove esistevano apposite associazioni professionali e religiose, tramite le quali e contro 11 versamento di una specie di •premio, venivano .assicurate, le spese necessarie per la sepoltura del sodo. Anche presso l romani erano assai diffuse associazioni professionali e militari. Pure qui, oltre a sostenere le spese di sepoltura, si corrispondevano. In determinati casi, aiuti al familiari. Sempre nell'epoca della Repubblica romana st conosce, ad esemplo, che vi era la possibilità di stipulare contratti per la rendita vitalizia. Infatti, la prima tavola di sopravvivenza, che è opera del giurista Ulplano. risale a 200 anni a.C Per l'Intero Medioevo prosegui l'uso delle società funerarie e st diede Inizio alle funzioni di particolari operazioni collegate alla sopravvivenza, come la .compera delle rendite, consistenti nella corresponsione di un vitalizio contro la cessione di una data somma. Tali operazioni mascheravano, a volte, un mutuo che si stabiliva sotto questa (orma di .Investimento, per sfuggire alla proibizione, stabilita dal diritto canonico, di corrispondere Interessi su dire prese a prestito. 1 tassi del rendimenti erano, inoltre, fissati ai doppio del normale interesse t non al teneva In alcun conto l'età del vitaliHando. La legge Olollttl-Nltti del 1912 creo, nel nostro Paese, 11 monopolio delle assicurazioni sulla vita (ti ramo .pensionamento., «moneta forte., ecc. la parte del settore vita) affidando, come detto, tale esercizio all'Ina. Ciò. però, non Invalidava minimamente l'opera e la diffusione delle polizze sulla vita-capttallzuztone praticate da tutte le altre Imprese private. 1

Persone citate: Francesco Saverio, Giolitti, Nitri

Luoghi citati: Austria, Europa, Francia, Germania, Inghilterra, Milano, Torino, Ungheria