Sui montanti compensativi della Cee si incrina l'asse tra Parigi e Bonn

Sui montanti compensativi della Cee si incrina l'asse tra Parigi e Bonn Passi avanti ma pochi risultati concreti dall'incontro Mitterrand-Kohl Sui montanti compensativi della Cee si incrina l'asse tra Parigi e Bonn PARICI — L'.abbracclo. franco-tedesco non c'è slato. Il presidente Mitterrand e II cancelliere Kohl si sono lasciati venerdì a tarda sera, dopo una cena di lavoro e due ore di colloqui, senza un accordo di principio sul problema del montanti compensativi (aggiustamenti monetari che I governi adottano sul prodotti esportati), spina nel fianco delle relazioni tra 1 due Paesi. A un'Intesa su quello che resta uno del più difficili temi del contenzioso comunitario sono legale le speranze di un solido asse Parigi-Bonn (al quale II Cancelliere negli ultimi tempi ha mostrato di tenere molto, suscitando sospetti e attenzioni tra gli altri partners). e 11 rilancio di un fronte comune che neutralizzi gli -egoismi comunitari. della signora Thatcher. .Abbiamo fatto qualche passo avanti — ha dichiaralo Kohl —. Afa non siamo ancora arrivati alla meta. Bisogna continuare a lavorare sodo-. E Mitterrand, quasi a volere sgombrare 11 campo da malintesi e equivoci: -Senea l'accordo franco-tedesco non può esserci una vera Comunità, ma un accordo franco-tedesco che si sostituisse a un'intesa generale non funzionerebbe-. L'Eliseo dava tuttavia l'Impressione di aspettarsi di plU dal vertice. Poco prima che s'Iniziasse, correva voce a Parigi die un'intesa sul montanti sarebbe stata annunciata In serata Invece, nulla So- lo •passi in avanti. Certo. Francia e Germanie sono più vicine di un mese fa. quando Mitterrand e Kohl si Incontrarono a Ludwigshone. Molti problemi sembrano ora risolti. Solidali, 1 due Paesi sembrano essere ormai, per esemplo, sulle spese di bilancio Cee. Bonn avrebbe accolto con favore la proposta di limitare al cinque per cento la crescita annuale del budoef comunitario. E si sarebbe detta disposta a sostenere la presidenza francese nella vertenza del rimborsi all'Inghilterra (Londra chiede una forte riduzione del suol contributi). Sul montanti. Invece. 11 plano Mitterrand avrebbe lasciato freddo 11 Cancelliere. Parigi vorrebbe ridurre subito del tre per cento quelli .posimi. (In sostanza, sovvenzioni alle esportazioni tedesche e tasse sulle Importazioni dagli altri Paesi, due misure che rendono più facile vendere I prodotti tedeschi in Francia e più dtffidle vendere quelli tranjeesl In Germania). Ma Bonn (obietta che le perdite degli agricoltori tedeschi — calcolate In ottocento miliardi di lire — andrebbero compensale In qualche modo Escludendo una sovvenzione totale del governo federale, a chi toc-' cherebbe l'onere? La risposta e difficile, perché coinvolge rivendicazioni ed •egoismi, di altri Paesi, a cominciare dall'Inghilterra Dietro le alate speranze di un'Intesa politica a due restano dunque sostanziosi problemi di soldi. Tanto più difficili a risolversi In quanto le vertenze. all'Interno della Cee. si invischiano In un Intricato gioco di scatole cinesi, dove tutto e legalo a tutto. Mitterrand, al termine del suo giro d'orizzonte nelle capitali europee, se ne è certo reso conto A Copenaghen, la settimana scorsa, l'aveva detto chiaro: un nuovo scacco sarebbe forse salutare alla Cee. Lasciando Intendere che. al di là delle buone Intenzioni. I problemi rimangono. E che sul vertice di Bruxelles (19 e 20 marco) restano pesanti Ipoteche. Emanuele Novazlo