E' il giorno di Stecca: facciamo il tifo per lui

E' il giorno di Stecca: facciamo il tifo per lui PUGILATO A S. Siro il romagnolo dà l'assalto al mondiale Wba dei supergallo affrontando Leo Cruz E' il giorno di Stecca: facciamo il tifo per lui DAI NOSTRO INVIATO MILANO — Da Detroit a Milano, da Mlnchtllo a Stecca. Nel giro di dieci giorni ti pugilato italiano vive due avventure mondiali, anche se con diverte prospettive. Per Mlnchtllo contro Hearnet ti sapeva che il nostro pugile aveva sperante minime, ma erano ottime le garanzie di una sua dignitosissima rctistenea; per l/jris Stecca, impegnato stasera sul ring del palasport di San Siro a contendere il titolo mondiale dei supergallo, versione Wba, al domlntcano Leo Crut, aumentano le sperante, ma aumentano anche I rischi. Nel primo caso, a dispetto di smentite che ovviamente non contano, si era trattato solo di un operasionc commerciale: una buona borsa in cambio di quindici riprese di «folco sacrificio; stavolta uno spiraglio c'è, tantt vtro Che il campione guadagna 1S0 mila dollari. lo.sfidante soltanto 40. mila. nella sperante di mandare In • flit» it banco con una sorpresa. Il match nasce in un momento psicologicamente difficile per la boxe italiana professionistica, divisa in due' '.clan» separati da una veleno¬ sità che fa torto persino alle vipere, avendo come arbitro — si fa per dire — una federazione Italiana che non è ancora riuscita a capire come nella bore 1 difettanti esistano in quanto esistono 1 professionlttt. E'fatale che, in quest'atmosfera avvelenata dalle polemiche, il match di stanotte fra Stecca e Crut sia visto con opposte prospettive. Piangerà chi ha riso due giorni fa dopo l'inatteso sconfitta di La Rocca per ferita di fronte al francese Sibilla, oppure Stecca tara cosi bravo da infliggere un ko forte definitivo, con una vittoria tu Crut, a quelli dell'altra parrocchia? Chi, come noi. ha evitato finora di scegliere un partito tra t guelfi e I ghibellini che dividono la boxe, non può che auspicare che I due prandi nemici, Sabbatinl e Tommasi, si ritrovino. In una stanta chiusa, si scambino un fracco di legnate e poi, stabilito chi è ti migliore, la piantino con le loro beghe. In attese, di questo utopistico epilogo, a noi interessa soltanto precisare che, preoccupati unicamente di quel piccolo particolare che si chiamati futuro della boxe italiana, ci farebbe Immensamente piacere se Stecca riuscisse a strappare la corona a Crut, Il domlnlcano Leo Crut, conquistato il titolo mondiale nel giugno 1992 contro l'argentino Palma, lo ha difeso per tre volte, contro 11 messicano Padilla, il coreano Soon Hyung Chung e il californiano Qareia. Crut è un .mostro, di abilità tecnica, che ha bisogno tuttavia di qualche pausa per consentire al suo fisico — 31 anni già compiuti — di of- frire il massimo rendimento. L'unica possibilità di vittoria per Stecca consiste quindi in | una superiore autonomia i atletica, nella capacità di impore al match un ritmo agoni- \ sfico alto, tale da tcompagi- \ nare t piani tattici di chi, al tuo patto, può far valere in modo determinante i diritti della classe e del mestiere. In altre parole. Stecca può vincere a passo di rock, può perdere, anche malamente, te non riuscirà a tener il match lontano dal passo di tango favorevole al meno valido ma plU esperto avversario. Se vincesse Stecca sarebbe un ileo di Tommasi ai danni di Sabbatinl? Non ci interessa: fortunatamente, in questa guerra logica e assurda nello stesso tempo, a noi preme soprattutto che la boxe italiana si /accia onore comunque. Pereto tifiamo per Stecca. Il resto sono stupidaggini Gianni PlgnaU

Persone citate: La Rocca, Leo Crut, Leo Cruz, Padilla, Tommasi

Luoghi citati: Detroit, Milano, Pereto, S. Siro