Melina Mercouri, anche di domenica

Melina Mercouri, anche di domenica INTERVISTA AL FILMFEST DI BERLINO CON L'ATTRICE MINISTRO DELLA CULTURA IN GRECIA Melina Mercouri, anche di domenica Non ha tregua la sua battaglia perché Londra restituisca i fregi del Partenone: «In quei marmi c'è la nostra anima» • Continui) il suo impegno ideologico - Sogna di «tornare sul palcoscenico», ma «chissà chi, oggi, ha maggiore influenza sulla gente, se una star oppure un politico» - «Nel cinema non credo di aver avuto un gran ruolo, in politica forse lo avrò» DM. NOSTRO INVIATO BERLINO — Se un attore cane è presidente degli Stati Uniti, niente di strano che un'attrice lpertìrammatlca sia ministro della Cultura di Grecia, >Ihre Extellem der Mlniste.rin Frau Melina Mercourt», come dice 11 cerimonioso sindaco di Berlino che l'ha invitata In visita ufficiale. Ma sul serio pensa di riavere dagli Inglesi I fregi del Partenone? •Molto sul serio. Il Partenone t un monumento unico nella cultura del mondo. / marmi che ne cortitulvano l'ornametìto sono stati rubati molto tempo fa da un lord inglese, eh* «e li è presi per la tua colleelone privata e li ha ribatte* rati col tuo nome. Adetto sono al Brittsh Muse un di Londra. Devono tornare ad Alene. Non i sciovinismo: è giustizia.. CI sarebbe un grande andirivieni di statue vaganti e frammenti viaggianti, se il governo greco pretendesse di riprendersi tutte le opere d'arte che 1 casi della Storia. 11 mare, le rapine militari, le colonizzazioni o l'avventura hanno portato via dalla Grecia: anche 1 Bronzi di Riace, in fondo... ■ Hon richiediamo indietro altro, soltanto i fregi del Partenone: in quei marmi c'è la nostra anima, c'à la continuità della cultura greca. Non possiamo rinunciare». Melina Meroourl non ha cambiato il suo stile socialista mediterraneo, infiammato e dimostrativo. L'altra sera, a vederla entrare nella ! sala dove si proiettano 1 film suol e rU suo marito, il regista Jules Dassln. cui 11 FilmPest ha dedicato una retrospettiva, pareva d'essere nei Cinquanta: lei con la grande criniera blonda lucente Bot¬ to 1 riflettori, la bella faccia violenta levata alta nel candore della pelliccia, il sorriso tra fervido e .ere* della grandissima bocca, e 'atomo 1 fotografi, le teleria, alt, la gente col foglietto e U. biro per l'autografo, la fre.iesta euforiva di v<gw hio divismo. Davei-.t. tf. Uo.neniC6,. J'.r■-•iA*r •■ alito, musica. ' v ; >e . -siiiiil elementari di w Una, prostituta rte. Pireo < «I grande cuore, att^ce r vaipre un po' aoprss i» A Jcl continua a piacere: • Nor tote siali mio film migliore, ma mi ita nel cuore profondamente. Lo amo. Ne sono fiera, tono fiera di Dassln che l'ha tiretto. Ha fatto conoscere la Grecia nel mondo, e in qualche modo credo che il mio personaggio rappresenti la Grecia: una che fa un mestiere non tanto corretto, ma che è pura. Come la Oreria.' l'hanno umiliata, ma retta pura*. Come ministro, adesso lavora anche di domenica: domenica mattina è andata in prigione, a Berlino, a trovare il sociologo greco Minas Kontos, arrestato durante certe manifestazioni antiamericane: 'Ho vitto un ragateo di coraggio formidabile. Sta in galera da venti mesi, senea procesto: ha già scontato una pena molto più lunga di quella che qualsiasi tribunale avrebbe potuto comminargli, per 14 meri e ■rimatto in una celta di isolamento allucinante. Vedo oggi II ministro tedesco della Giustizia: bisogna rimediare' a questa grande ingiustizia. Un essere umano è una forza enornte, farebbe colpevole non aiutarlo». L'enfasi sarà politica o drammaturgica? Tutte e due le cose, probabilmente, ma come sta Melina Mercouri ora che non recita piti? Oli occhi bui le lampeggiano, 1' braccialetti hanno un fremito nervoso, palpita la bella camicia di seta bianca: «£' terribile dirmi.' adesso che non recita più. Fa molto male. Come mi tento? Mi sentirei morta te pensassi di non far mai più il mio mestiere, ma sono ottimista: spero che potrò ogni tanto prendermi delle piccole vacanze dal ministero, tornare in palcoscenico: E' l'essere attrice che l'ha portata a essere ministro: o no? »JVo. E'la politica. E' stato I-esilio, dal 1967 al 1974. i stata la lotta politica contro la dittatura, contro il regime militare dei colonnelli: un Impegno che mi t riuscito naturale come un diritto. inevitabile come un dovere. La mia carriera di attrice, non ci ha eerto guadagnato: Non mi chiamavano più. Mi considerili-mio Ingombrante, fastidiosa, magari rischiosa: un'attrice che fa politica, per carità, una scocciai ric-c, lasciamo perdere. Quando durante tette anni e mezzo ti tei battuta per restaurare la democrazia nel tuo Paese, e poi questo finalmente accade, che fai? Mi sono detta:, adesso torno a recitare, come se niente fosse? Impossibile. Papandreu mi ha chiesto di, candidarmi deputato, e sono ttata eletta: deputato del Pireo, dei greci più poveri che amo, che avevo cantato in "Mai di domenica". Da deputato ho continuato a recitare, e quando mi hanno chiesto di fare il mtnlttro non ho avuto paura. Ho pensato: va bene, da adesso bisognerà lavorare per gli altri. Aiutare gli altri a creare cose nuove, aiutare la Grecia a conservare meglio le sue cose vecchie e splendenti: E' andata cosi? Cosa ha fatto il suo ministero della Cultura. Istituzione tanto discussa anche in Italia, cosa vuol fare? 'Siamo un Paese piccolo con una grande Storia. Abbiamo molti monumenti: devono essere salvaguardati, valorizzati. Dobbiamo creare nuovi musei, e decentralizzare la cultura. Prima tutto era condensato ad Atene, In provincia arrivava soltanto qualche compagnia teatrale di giro: adesso abbiamo creato sei teatri nelle diverse città, dove si recitano testi greci ma anche Brecht e Pirandello, con immenso successo perché i greci adorano il teatro per tradizione e sensibilità. Dobbiamo creare in provincia delle Case della cultura: in altri Paesi saranno magari organizzazioni fuori moda, da noi sono necessarie. Poi le «cuoio, poi la difesa della cultura 'nazionale dall'invasione culturale americana: già adesso è un'egemonia, con l satelliti e le nuove tecnologie diventerà un dominio schiacciante, totalitario: ma spetta a tutta l'Europa cercare e trovare insieme < metodi per non venire culturalmente cancellata. Se Ci qualcosa che non ci manca tono certamente i problemi: pero rispetto ai 1991 il governo so¬ cialista ha aumentato il bilancio del ministero della Cultura del 60 per cento, t finanziamenti destinati al cinema greco sono cresciuti del300percento. Io non sono pessimista: quello che si deve fare, si farà». Allora è contenta del suo nuovo ruolo? PIÙ che del vecchio personaggio di attrice? 'Nel cinema non credo di aver avuto un gran ruolo. Mio marito Jules Dassin mi ha viriafa, è vero, ma ho fatto anche film bruttissiminon mi vergogno perché non mi vergogno di niente, però li ho fatti per soldi, con difficoltà, e si vede. Nella politica neppure credo di avere un grande ruolo: forse lo avrò, è possibile. Per ora sono paranoica: Invidio con tutta me stessa le attrici che recitano bel personaggi, che hanno occasioni magnifiche, sanno coglierle, ne ricavano giusti premi e successo: ma non potrei mai lasciare la politica per un mestiere cosi egocentrico. Chissà poi chi, oggi, ha maggiore influenza sulla gente, te una ttar oppure un politico oppure un politicostar. Non lo so. So che l'artista deve sempre mescolarti alla politica, perché per sua natura ti mescola alla Dente». Ha dunque tutto per essere felice, eppure c'è qualcosa che non va. Una naturalmente e l'età, 1 63 anni, il tempo che passa e che non fa piacere a nessuno. L'altra sono gli insulti: •Ancora oppi m'arrivano, dai plomali o dagli oppositori, insolenze, battute irrispettose, oscenità, schertacci: perché sono un attrice, una donna, un ministro. Se fossi soltanto Una donna politica, e toprattutto un uomo politico, net suno mi insulterebbe». Lietta Tornabuonl

Persone citate: Brecht, Frau Melina Mercourt, Jules Dassin, Jules Dassln, Lietta, Melina Mercouri, Minas, Papandreu, Pirandello