Conferme a Genova e a Beirut le Br hanno assassinato Hunt

Conferme a Genova e a Beirut le Br hanno assassinato Hunt Conferme a Genova e a Beirut le Br hanno assassinato Hunt Bruno Seghetti ha rivendicato l'attentato durante l'udienza a Genova - Nella capitale libanese volantino delle «Brigate rivoluzionarie libanesi» - L'arnia usata è forse la stessa dell'assalto nel '78 alla sede de di Piazza Nicosia a Roma ROMA — Dopo la telefona- ! ta gluma a Milana anche da j Oenova a da Beirut gridano •Slamo stati noi: In Liguria. Ieri mattina, e stato Bruno Seghetti, già leader della co- ; lonna romana delle Brigate rosse, a urlare durante l'udienza di un processo, prima dt essere interrotto dal presidente: .Rlrendic/ilamo Taftentato dt Roma-. I terroristi avevano anche preparato un documento che pero non hanno (atto In tempo a leggere. Quasi contemporaneamente, in Libano, all'ul'iclo di Beirut .:• . a\ a e giunto un volantino In lingua araba con la sigla • Brigate rivo'. itionarie armale libanesi'. Anche questa formazione, - nel nome del nostro grande popolo-, si attribuiva l'assassinio di Leamon Hunt, 11 direttore logistico della Forza multinazionale nel Sinai E la cosa plU sorprendente o che, almeno (inora, nessuna delle tre rivendicazioni viene considerata del tutto inattendibile. L'attentato dell'altra sera sembra aver dimostrato -oprattutio una cosa: quel che resta del terrorismo Italiano sta cercando di trovare nel fermenti e nelle organizzazioni armate del Medio Oriente quelle spinte e quel supporti che In patria ormai gli mancano del tutto. Ieri sera la Digos romana ha diffuso l'identikit di uno degli attentatori, quello che era riuscito a forare Il cristallo dell'auto blindata del diplomatico americano. L'immagine è quella di un uomo oltre la trentlnna. alto meno di un metro e settanta, dal viso ovale, zigomi marcati Ha capelli neri, ricci, tagliati cortissimi: la carnagione e polivastra. Un mediorientale? E' possibile: ma la stessa de scrizione potrebbe attagliarsi. I>cr assurdo, allo stesso Seghetti Nulla esclude. Insomma, che l'assassino sta giunto dalle file del terrorismo italiano. Esistono, anzi, numerosi al- tri indizi che fanno pensare ad un agguato lungamente preparato, a Roma, da persone che potevano contare sul resti di tutto un apparato logistico. Anzitutto, l'auto usata dal terroristi: una -Uriche era stata rubata più di un anno fa nella zona della basilica di San Paolo, e da allora era stata custodita al coperto, in un luogo evidentemente •sicuro-. Poi la targa: era stata falsificata — proprio come fino a due anni fa erano solite fare le Br — e riproduceva il numero di un'altra auto (sem-pre una . va, demolita da tempo. Infine I arma che ha ucciso il diplomatico statunitense: secondo gli esperti balistici si trafava di un .Kalashnikov.. mitia di fabbricazione sovie- tlca diffuso ormai anche In ®-ue" tutto il Medio Oriente Si ultimo elemento potrebbe avvalorare l'idea di un commando giunto dall'estero se non fosse per 11 fatto che un • Kalashnikov, era stato usato, nel '78. anche nell'assalto dei terroristi alla sede romana della de dl piazza Nlcosla E quell'arma, rimasta patrimonio dell'organizzazione, non e. mal stata trovala in nl- cini covo scoperto dalla poli-zia. -Non c'era mal stata nessu- na minaccia, nessun motivo per temere una follia del genere...': ieri mattina Robert Powers. uno del più diretti collaboratori del diplomatico ucciso, ha confermato al giornalisti, nella sede romana della Forza multinazionale, tutta l'incertezza che ancora accompagna l'autentica matrice dell'agguato. •Può darsi che i terroristi abbiano sbagliato, può darsi che alassero preso Hunt per un militare II nostro lavoro, comunque, continua sema cambiamenti'. La Digos. Intanto, continua a battere ogni possibile traccia: non si può escludere, per esemplo, che il nome di Hunt sia balzato un anno fa all'attenzione di terroristi che si stavano organizzando, quando un gruppo di boy-scouts aveva trovato nella pineta cii Ostia documenti scritti In inglese e con la stampigliatura •top secret.. Erano carte rubate pochi giorni prima proprio dalla macchina dt Hunt : e in quell'occasione per la prima voltn I giornali Italiani si erano occupati del diplomatico, giunto a Roma per dirigere l'attività della forza di pace. ' Si ancora, dunque, un comunicato del «Partito comunista combattente» (ti- . già finora comparsa solo dopo l'attentato a Olno Giugni. 11 3 'maggio dello scorso anno) o magari la segnalazione di • servizi, stranieri. La salma idi Hunt Ieri e stata restituita alla famiglia: domani sarà trasportata negli Usa per funerali solenni, previsti martedì ad Alexandria. In Virginia. Giuseppe Zaccaria Querelati 4 commessi «Picchiarono un collega per razzismo» TREVISO — Due coniugi dl Castelfranco Veneto (Treviso). Maria Gabriella e Vincenzo Daino, hanno querelato quattro commessi dl una ditta dl abbigliamento dl Salvarosa (Treviso), accusati dl aver offeso e maltrattato 11 loro figlio Gianluca, 15 anni, perche dl origine meridionale, Secondo quanto st e appreso, Olanluca Daino sarebbe stato oggetto dl angherie da parte del colleglli perché dl origine meridionale. Olanluca Daino, per timore dl perdere 11 posto aveva te nuto nascosto gli episodi che avvenivano sul luogo dl lavo ro. ma la vicenda fu scoperta dal genitori quando 11 ragazzo dovette ricorrere, per lesioni al volto e al collo, a cure mediche.