Le piccole tv a Rai e network «Una legge per salvarci tutti»

Le piccole tv a Rai e network «Una legge per salvarci tutti» Quindici ore di discussione alla ricerca d'un progetto comune Le piccole tv a Rai e network «Una legge per salvarci tutti» ROMA — Dopo una quindicina di ore di discussioni, neiMuhmto" del convegrib'-WbatUlo promosso dalla •Federazione editori radio televisioni indipendenti». I rappresentanti dell'emittenza privata hanno convenuto di rincontrarsi la prossima settimana (con o senza la partecipazione della Rai) per varare un documento normativo da sottoporre al politici che dovranno poi formulare la nuova legge sulla regolamentazione radiotelevisiva. •Dopo questo documento — dice Paolo Cavallina, presidente della Pieni — i politici non atiranno più nessuna scusa. Questo nostro nuovo Incontro ha l'obiettivo di fornire al legislatore le nostre proposte e il stimolare I politici che finora hanno dimostrato di non considerare urgente la regolamentazione dell'etere: Il documento, che dovrebbero sottoscrivere network», emittenti private e Rai (se aderirà all'iniziativa), verterà su sei punti: emissione delle trasmissioni sull'intero territorio nazionale: ridistribuzione delie frequenze; limitazione della raccolta della pubbli cita nazionale: pubblicità lo¬ cale privilegiata i>cr le antenne che agiscono in ambiti ristretti; numero di emissioni' di spot pubblicitari per ogni ora di trasmissione (onde evitare che gli spot vengano concentrali nelle ore di maggior ascolto) e trasparenza della proprietà delle singole testate. 'Non sarà facile raggiungere un accordo — osserva Gianni Pcrraulo della Euro Tv— poiché è inevitabile che la legge Imponga qualche rinuncia. Del resto Berlusconi é consapevole che se si raggiunge un accordo comune la legge diventa interessante, altrimenti si creerebbero posizioni di contrasto che danneggerebbero tutti. Oggi, però, nor. si può più abusare di una realtà resa caotica dalla deficienza legislativa: Ieri mattina al convegno romano era in programma un confronto tra politici e rappresentanti dell'emittenza privata, confronto che e saltato a causa della sopraggiunta convocazione della commissione parlamentare di vigilanza per cui è Intervenuto al dibattito soltanto li repubblicano Olorglo Bogl (cottosegretarlo alle Poste) che ha pubblicamente riconosciuto che l'incontro della prossima settimana può rappresentare un autentico passo avanti per arrivare alla legge. Tutti vogliono la legge, ma la realtà dell'emittenza privata e talmente varia da rendere difficile la definizione del ruoli nell'ambito nazionale e locale. Cosi come sono differenti 1 modelli già adottati dal due principali network: Canale 6 si Ispira alla Rat. con una programmazione totalmente nazionale, mentre Retequattro si attiene ad un sistema misto. 'Retequattro sarebbe meno invadènte — osserva Piero Ottone — se non avesse alle spalle la concorrenza monopolistica di Berlusconi, la cui programmazione è totalmente nazionale. Noi slamo per una programmazione nazionale che preveda fasce locali: Canale 5. dal canto suo. ha proposto, attraverso U suo rappresentante Vittorio Moccagatta. la costituzione di una agenzia d'informazione «per immagine» Ir. vista dell'inevitabile liberalizzazione della circolazione delle «notizie televisive». e jj

Persone citate: Berlusconi, Gianni Pcrraulo, Paolo Cavallina, Piero Ottone, Vittorio Moccagatta

Luoghi citati: Roma