Ungaresca coi Madrigalisti Se Bartòk l'avesse sentita

Ungaresca coi Madrigalisti Se Bartok l'avesse sentita Piccola, sensazionale sorpresa al concerto della Tempia Ungaresca coi Madrigalisti Se Bartok l'avesse sentita TORINO — Quattro suonano strumenti antichi (Lia liti Minti il clavicembalo, Stefano Casaccio il flauto dolce. Giuliano Vio la viola da gamba. Ennio Ouerrato il liuto). Le voci sono: Liliana Vio Rizzardlni soprano. Mario Vio tenore e — cognome illusile d'un librettista di Monteverdi — Paolo liadocr toste. ' - Singolarmente o variamente aggruppati. •/ Madrigalisti Veneti- tuonano e cantano una miriade di piccoli pezzi iell'area musicale veneta fra Cinque e Settecento. Purtroppo non forniscono dati né su compositori misteriosi come un certo M. Galilei, né sugli arrangiamenti di comodo e talvolta improbabili per il loro organico strumentale. Nucleo del programma naturalmente Monteverdi. quello degli Scherzi musicali e del Settimo e Nono Libro dei Madrigali, old aperti alla contaminazione della polifonia vocale col basso strumentale. Bellissime due arie di Cavalli. daffEgisto e dal quasi sconosciuto Scipione l'Africano. £ petti strumentali di Francesco Sptnaccino. di Diego Ortlt, di Darlo Castello, di j Giovanni Picchi, del citato Galilei e di un Giorgio Malnerio. parmigiano, ma poi maestro di cappella nel Duomo di Aquileia. Da quest'ultimo, una piccola ma sensazionale sorpresa: in una Ungaresca eseguita dal quattro strumenti (pia un tamburello manovrato dal tcwrt) il ritmo sincopato e il melos modale della moderna musica ungherese ispirata al folclore nazionale Se Bartok avesse sentito questo petto, sarebbe svenuto dall'emozione. £ il bello é che ti buon cappellano di S. Orsola in Aquileia doveva essere un precursore e uno specialista di quella che oggi si chiama rinofonia, perché nel 1576 pubblicò a Venezia una raccolta di Choreae (ciò* Dante) varlarum natlonum. Il pubblico dell'Accademia Stefano Tempia ha accolto lietamente, al Conservatorio. I simpatici messaggeri delta civiltà musicale veneziana. m. m.

Luoghi citati: Aquileia, Torino, Venezia