I piccoli industriali toscani fanno argine contro la crisi

I piccoli industriali toscani fanno argine contro la crisi Indagine del Censis sulle imprese minori in Italia I piccoli industriali toscani fanno argine contro la crisi FIRENZE — Dal mi al 1981 si e avuto In' Italia un grande fenomeno di polverizzazione industriale. Le unità locali produttive in questi dieci anni sono passate da 620 mila a 958 mila: in media una unità ogni 68 abitanti. «Questa improvvisa c rapida crescita — ha detto il segretario generale del Censis, Oiuseppe De Rita, che ha presentato a Firenze uno studio di prossima pubblicazione "Dal sommerso al post-industriale - Evoluzione delle piccole e medie Imprese industriali negli Anni Settanta" — sfa a tfimottrare che limprcnditorta non è più riconducibile tolo a p che grandi famiglie o alle aziende a partecipazione ttatale ma è diventata un fenomeno sociale. In quetto processo le regioni trainanti sono state: Marche, Veneto, e, soprattutto, la Toscana'. A suffragare questa sua affermazione De Rita ha citato dati relativi alle province di Firenze e Pistoia che risultano essere le prime due in Italia per rapporto tra abitanti e unità produttive locali: una ogni 26 abitanti a Pistola, una ogni 27 abitanti per Firenze Il protagonista di questa evoluzione, «econdo il segretario del Censis, è «l'imprenditore ruspante*, cioè quello venuto dal basso, senza una cultura Industriale alle spalle, senza le caratteristiche di grande manager proprie dell'Imprenditore degli Anni Sessanta. Questo imprenditore ha vinto la sfida degli Anni Settanta — ha detto De Rita —. si pensava che dopo 11 grande sviluppo industriale ci sarebbe stato un ridimensionamento, una nuova espulsione di questi Imprenditori ex operai, ex commercianti, ex artigiani, ex casalinghe che avevano Intrapreso la via Industriale." Quattro, secondo Oiuseppe De Rita, le qualità peculiari di questo imprenditore che ne hanno determinato il successo: 1) per troppo tempo * stato considerato un imprenditore di serie B e Invece si è rivelato particolarmente sensibile nel capire che l'industrializzazione era 11 nuovo tramite di mobilità sociale; 2) ha saputo comprendere che II processo, di innovazione era un processo di continuo e perenne adattamento. Che andava a volta a volta scelto il settore giusto In cui Impegnarsi senza cercare obbligatoriamente una evoluzione lineare; 3) tra le capacità di questo imprenditore va considerata quella di •csternallzzare il terziario.. Cioè quello che prima era 11 lavoro dato a domicilio, la polverizzazione dell'attivila, si è trasformato nell'affidamento all'esterno del servizi gestionali, finanziari, di consulenza. Il terziario come sostegno alla produzione ; 4) Infine questo tipo di Imprenditore si è reso conto dell'Importanza del rapporti collettivi dando vita a consorzi fidi e consorzi export. Francesco Mattelnl

Persone citate: De Rita, Oiuseppe De Rita, Pistola

Luoghi citati: Firenze, Italia, Marche, Pistoia, Veneto