Hiro Hito e il cocchiere Ciccillo

Hiro Hito e il cocchiere Ciccillo LÀ «NOSTALGIA STRUGGENTE» DI UN VIAGGIO A NAPOLI Hiro Hito e il cocchiere Ciccillo . DAI NOSTRO CORRISPONDENTE • TOKYO — Olte cos'hanno' in comune l'Imperatore del Oiappone. Hiro Hlto, e .Ciccatilo 'o cocchiere», per l'anagrafe Francesco 8torace? Hanno una foto Ingiallita elicli ritrae insieme sulla stessa Carrozza, un giorno di luglio del 1921, lungo corso Umberti a Napoli, una foto che da ieri e entrata nell'album di tamlglla dt Hiro Hito e ha latto felice un vecchio imperatore. Chiuse da 63 anni nel passetti dt una famiglia napoletana, cinque fotografie ricordo della visita privata che il giovane principe compi in Italia sono arrivate a Tokyo, fin dentro il palazzo imperlale. Cinque foto Sembra di leggere un'ar.ttoa storia di viaggiatori ItaliaÌli e di sovrani orientati. Ma l'italiano non è un navigatore, e solo un giornalista. Alfonso Maffettone, di Napoli, invialo a Tokyo come corrispondente dell'agenzia Ansa. ni quale il padre. Raffaele Ocrolamo, raccontava fin da bambino la storia di Hiro Hito a Napoli. Quando l'alloro principe arrivò nella città campana, accolto dal duca di Spoleto, fu uno zio del Malfettone, assessore al Comune, a fornire il cocchiere Ciccillo, la carrozza e il cavallo e ' a ritrarre la scena degli •ospiti illustrissimi' al passaggio per corso Umberto. Quando il giornalista disse al padre che sarebbe venuto a Tokyo in gennaio, Oorolan-.o Maffettone gli consegnò le foto «per darle all'Imperatore'. La cosa non è semplice, perché in Giappone nessuno, e tanto meno un pai/in. uno straniero-barbaro, entra, se non è chiamato, nel palazzo Imperiale. Al giornalista, clic non voleva deludere il padre, ex allievo della «Nunzlatella», non rimase che consegnare le cinque foto all'agenzia giapponese Kyodo. perché fungesse da tramite. . Forse l'imperatore non è più adorato, certo non ha più alcun potere e vìve solo come simbolo, ma egli e ancora tremendamente importante, nell'anima di ogni glap)>oncse, e tutto quel che lo riguar¬ da conta. In pochi giorni, la notizia delle foto arriva all'orecchio di sua maestà e gli vengono subito portate. Hiro Hito si commuove, esprime il desiderio di averle. Vn dettaglio Pini" le uniche immagini del suo unico viaggio in Italia, parte di una vacanza europa che fece quand'era giovane, prima che la debolezza mentale del padre, l'imperatore Taishio. costringesse la casa imperlale a farlo abdicare In fretta, sostituendolo con lui. Di quel viaggio, il tenno ha nostalgie struggenti: si dice che ancora conservi i biglietti del metrò di Parigi. Ma l'agenzia Imperlale, l'ente che circonda e cura sua altezza, aveva qualche dubbio e ha fatto fare controlli. Tecnici di fotografia hanno esaminalo le immagini, due grandi 27x20. tre più piccole; che mostrano Hiro Hito in divisa da marina bianca, In carrozza. Hanno voluto sapere chi le scattò: un fotografo dilettante, amico della famiglia Maffettone. Hanno con- trottato le date nei minuziosi archivi imperiali. E infine hanno verificato un dettaglio che nessun falsarlo avrebbe potuto scoprire: risultava dal resoconto pignolo, tutto giapponese, di quella visita, che l'imperatore andò in carrozza, con il duca di Spoleto, lungo eorso Umberto. Esattamente a mezzogiorno del 17 luglio 1921; e le ombre nelle iotografie sono effettivamente le ombre del mezzogiorno. C'osi, il gran ciambellano ha convocato II giornalista, gli lia trasmesso la gratitudine del sovrano e la sua commozione, io ha ringraziato e gli ha promesso la ricompensa suprema: un dono personale del tenno. con una nota di suo pugno. Poche ore dopo, le agenzie, la radio e i giornali di Tokyo annunciavano: 'L'imperatore riceve foto ricordo del suo vtagglo in ItaIla'. Di Napoli si parla tanto e non bene, in questi anni, ma non venite a dirlo all'imlieratore: oggi «Ciccillo 'o cocchiere» sta, insieme con Ccrncnko e ool tenno, sulle pagine (ìoir.-tMi/;i Vittorio 7ah c onl