Roghi in Liguria devastano oltre mille ettari di verde

Roghi in Liguria devastano oltre mille ettari di verde Dura lotta nel Finalese per domare gli incendi Roghi in Liguria devastano oltre mille ettari di verde FINALE LIGURE — E' stato vinto solo dopo oltre 72 ore 11 rogo clic ha distrutto una buona parte dell'entroterra di Finale Ligure (provincia di Savona). Più di mille ettari di boschi, pinete, macchie mediterranee che Interessano territori di sette comuni: Finale Ligure. Borglo Ve rezzi. Tovo San Giacomo. Rialto. Glustenlce. Orco Fcgllno e Magllolo. da dove ha preso il via l'incendio. Le fiamme, divampate venerdì mattina da una discarica di rifiuti solidi urbani In località Isallo nel comune di Magllolo. si sono subito estese al boschi vicini e hanno minacciato anche alcune case. Sull'accaduto è già stata aperta un'Inchiesta Le proporzioni eccezionali del rogo hanno due motivazioni principali: la siccità che dura da parecchi giorni e un vento di tramontana che molto s|>csso Ita soffiato con raffiche superiori ai 70 nodi, mettendo in difficoltà non solo gli uomini ma anche gli aerei della Protezione civile. Nelle prime concitate giornate le fiamme hanno ripetutamente sfiorato alcuni nuclei abitati, per fortuna senza gravi conseguenze, per poi propagarsi rapidamente verso l'interno: Madonna della Neve. Monte Carmo. Madonna della Ouardta. Canova. Colle del Melogno. Rocca di Rialto. Il fronte del fuoco molto spesso era superiore al dieci chilometri di lunghezza. In queste condizioni, unite alla difficoltà di raggiungere con vie praticabili con le autobotti le località colpite, e stato praticamente impossibile contenere nelle giornate di venerdì, sabato e domenica l'Incendio. S|>csso, inoltre, mentre gli uomini, impegnati notte e giorno nelle opere di spegnimento, cercavano disperatamente di creare vie tagliafuoco per bloccare 11 propagarsi del rogo, Inspiegabilmente si sono levate, centinaia di metti più avanti, nuove fiamme. Probabilmente, quindi, sono entrati in azione anche 1 plromanl. A fianco delle guardie forestali giunte da tutta la provincia, vigili del fuoco, volontari delle squadre antincendio boschive e civili, sono stati anche chiamati militari della caserma di addestramento reclute di Albcnga. I primi risultati positivi si sono cominciati a vedere solo domenica pomeriggio quando il vento ha Incominciato a calare permettendo al maneggevole •Canadalr*. lo speciale aereo del corpo forestale, capace di scaricare settemila litri per volta, di contenere la violenza delle ilamme. Nella nella notte scorsa, poi. Il fuoco e stato completamente circoscritto. • Purtropptj il problema — ha commentato il vlcccomandante dei vigili del fuoco di Savona, geometra Costantini — rientra in una situatione ormai cronica. Ira i fenomeni più ricorrenti della provincia L'incendio boschivo nella nostra località purtroppo e dovuto quast esclusivamente ai /allori ambientali: un sottobosco sempre più abbandonato, località precedentemente colpite da altri incendi e quindi sempre più esposte e soprattutto il vento. In Liguria bastano due o tre giorni di tramontana per rendere possibile un disastro come quello registrato a Magllolo-. Basti pensare che la provincia di Savona, che pure e la provincia Italiana a più alto rapporto tra II verde e le aree occupate dall'urbanizzazione, detiene anche un altro triste record, quello del maggior numero di incendi. L'anno ni orti lu il 107B quando I Miriti del fubto furono ctilaniati in ben 092 occasioni. Ed.

Persone citate: Canova, Carmo, Costantini, Melogno