La Chiesa prepara un testo-base contro l'anarchia dei catechismi di Marco Tosatti

La Chiesa prepara un testo-base contro Panarchia dei catechismi Insoddisfacenti le formule sperimentali degli Anni Settanta La Chiesa prepara un testo-base contro Panarchia dei catechismi CITTA' DEL VATICANO — Troppe omissioni, troppo nascoste certe venta di tede In alcuni testi di catechismo in uso In Europa E allora la Curia corre al rimedi: non varando un nuovo «catechismo universale» sullo stile di quello tutto dopo 11 Concilio di Trento, o prendendo ad esempio il catechismo per 1 fanciulli di Pio X. ma preparando (e la Congregazione per II clero che se ne occupa di diritto) 11 cosiddetto baste teaching: vale a dire un memorandum di verità, dottrinali e morali, che dovranno essere Inserite e presenti In torma chiara nel testi approntati dalle singole conferenze episcopali. Lo stadio dei lavori e piuttosto avanzato, anche se non e possibile fare previsioni. |per ora. sul tempi di completamento dell'opera; né sul modi in virtù del quali l'Inserimento del basic teaching nelle singole opere sarà reso obbligatorio 8i placheranno cosi i timori e le perplessità di una targa parte del clero e di settori della curia, che vedono in alcuni testi moderni uno stacco troppo brusco rispetto a una lunga tradizione di catechismo come esposi- izlone delle verità di fede, 'comprensibili o meno alla ra- |gione umana. I misteri di fede — ci e sta- lo detto — devono essere annunciati dalla Chiesa, e poi « necessario cercare di spiegarli, fin dove si può. con la ragione. E' impossibile, o molto ciillirilr. secondo 1 (autori della necessita del batic teaching. far compiere 11 cammino Inverso al catecumeno: e cioè portarlo con la ragione fino alla enunciazione e alla comprensione del misteri di fede, che caratterizzano la religione cristiana e cattolica In particolare. L'uscita di un testo ufficiale di riferimento * stata auspicata anche nel corso del lavori del Smodo del vescovi dal gruppo linguistico italiano, fra cui era presente una nutrita rappresentanza di •curiali-. Ed è un episodio ulteriore del dibattito che al- traversa la Chiesa sin dal pii- mi Anni (Settanta: cioè dai tempi del molto discusso «catechismo olandese- e della pubblicazione del documento di base della conferenza episcopale italiana Intitolato: •// rirsnoroiiicnfo della catechesi: In linee molto generali, si può dire che In quegli anni si cercò di passare da un catechismo più impostato sulla dotti ina e sulle formule ad un catechismo che vuole es sere un programma educati vo. Cosi, poco alla volta, esco- no 1 testi, diretti a fasce d'età diverse, ma Incentrati tutti su alcune linee comuni. E tutti (nelle edizioni italiane), con la dicitura -in edutone per la consulta . • t e la tperimentorione su proposta della commissione episcopale per la dottrina della fede-, do* con l'avallo formale non di tutta la conferenza episcopale, ma di una sua per quanto aùtorevolUaltna commissione, e «ad erperimentum-. Due circostanze che hanno suscitato qualche perplessità, in particolare all'interno della congregazione per 11 clero e all'ex »antTliizio. 1 test! scorrono tutti su alcune linee-guida Fra queste l'acculturazlonr e Isotropologlzzazlone. il -patire dell'uomo». .// Signore Dio ti co- ' Inrn1Ut; tI P1 tI mlandn[ìwif' . chiede II testo al bambino: e la risposta è: •/( Sipnore Dio mi conosce e mi,. ama da sempre.. E poi I uso , ,£di tutte le possibilità offerte dal linguaggio, compresa l'evoluzione di immagini famiiari. E ancora ('essenzializzazlone. cioè lo sviluppo del testo attorno ad alcuni concetti chiave. Per esemplo, nel catechismo dei fanciulli, l'idea di personalizzazione: lui e persona. Dio e persona e cosi via In molti casi il lavoro e stato unghissimo: nel catechismo per gli adulti sono confluiti almeno un miglialo di emendamenti, giunti dai singoli vescovi. E non sempre lì risultato è stato conforme alle aspettative degli stessi autori. Le difficoltà si sono riverberate, almeno per quanto riguarda t testi italiani, anche sugli utenti. La critica che viene avanzata da qualcuno e che 1 testi sono si del manuali lori nati vi. dei libri di teologia divulgativa, ma difficili da usare, per sacerdoti e catechisti, e anche da trasmettere. Da parte di chi vede con favore i nuovi testi, si ammette che forse In alcuni casi la comunità cristiana non era pronta al passaggio dal catechismo stile -prontuario dottrinale- — a cui in parte si AoavAmpAmé_ì„_i_ _ '„.V i_ t » orrebbe tornare con il Nule i ' feachl7if> — al catechismo come strumento educativo. E cosi, approfittando drll'autonomla di cui godono le singole diocesi, si sono avuti casi di aggiunte o arricchimenti ri spetto al testi nazionali, fino l*'.PU,U0 .Che .?,CUne PfT00' ichle. con la tolleranza dei vescovi, si sono rifatte al caie- j chlsmo di Pio X. Del disagio si e fatta interprete la Congregazione per 11 Clero, chiedendo precisazioni, di forma, sui metodo di approvazione dei catechismi in generale, ma che erano ri- ; conduclblll al caso Italiano, alla Congregazione per la dottrina della fede (Sant'Uffizio). La risposta della Congregazione ribadiva la necessità che ogni testo catechistico venisse approvato da una maggioranza qualificata della conferenza episcopale, e fosse In sintonia con 11 .governo generale- di Roma. La validità del testi italiani e ! stata ribadita dal responsabl- ] le della commissione italiana. | mons Ablondl: ma e stato »ncMe sottolineato che si sta Procedendo alla verllica e *,la revisione dei testi Marco Tosatti

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