Beethoven, Wagner, Verdi: tre grandi prime

Beethoven, Wagner, Verdi: tre grandi prime i II «Fidelio» a Torino, «Tannhauser» alla Scala e «Don Carlo» a Napoli Beethoven, Wagner, Verdi: tre grandi prime Tutte in scena questa sera - Al Regio dirige Milan Horvat, a Milano Kuhn sostituisce Prctrc, Orci) a Napoli TORINO Va In scena! stasera al Regio, alle 20.30. il Fidi'Ho di Beethoven; con la regia di Peter Busse, l'orchestra diretta da Milan Horvat, scene e costumi di Paolo Bernardi. Fragll Interpreti. Wassili Janulako (don Fizarro). Oerd Brenncls (Florestano). Sabine Hass (Leonora). Peter Meven (Rocco). Quattro ouverture* per una soia opera (fra cui la famosa Leonora n. 3 che spesso compare da sola nel programmi concertistici) sono forse troppe, anche per un Beethoven ma. se non altro, valgono a scandire le tormentale vicende della sua Leonora (questo U titolo originale dell'opera). Ispirata a una vicenda che già avev& stimolato la fantasia del francese Oaveaux e del nostro Paer. La sua faticosa gestazione, intelaia nel 1804, si conclude Infatti soltanto dieci anni più tardi, allorché, Il 23 giugno 1814, l'opera, nella versione definitiva In due atti e con 11 titolo modificato nell'attuale Fidelio, viene rappresentata con successo al Kàrntnertortheater di Vienna. Essa arriva In Italia settaril'anni dopo, con la Compagnia Neumann, ma e soltanto dal 1927, in occasione della prima al Regio, che la sua circolazione nel repertorio ha acquistato una sia pure sporadica regolarità. La verità e che questo au tentico •slngspleU. dalle chiare ascendenze mozartiane nel Flauto magico, ha sempre sofferto di una duplice dilli denza. del .sinfonici - che non amano l'opera, anche se Inc¬ thovenlana, e del .llricU che arnano troppo un certo tipo di opera per essere attratti dal «Ideilo. In re al là. mentre 11 soggetto si rivela povero di spunti drammatici, favorendo una certa statlcllà dell Insieme, l'opera — di non facile esecuzione (soprattutto per la protagonista e 11 tenore) — contiene pagine stupende (valgono per tulle il coro del prigionieri, le arie di Leonora e di Florestano, e l'ottimistico finale che sembra la prova generale della .Nona-) che hanno assicurato al Fidelio durevole fama di splendido Inno alla libertà. gir CU, MILANO — .Tannhauser. va In scena questa sera alla Scala diretto da Gustav Kuhn (che ha sostituito George PrUre, ammalato), In edizione originale, con la regia di Klmar Ottrnthal, Il quale si t Ispirato ad un precedente allestimento — In carattere prestamente tedesco — firmato da Karajan. Fu proprio Herbert Von karajan II direttore dell'orchestra dell'animo «Tannhauser.. messo In scena alla Scala prima dell'attuale edizione ospite, ben SS anni or sono. Realizzala dall'Opera di Vienna — I* prove a Milano sono durate pochi giorni — quest'opera di Wagner si giova di un cast Internazionale: Elisabeth Connell (Elisabetta) è cittadina statunitense; Dunja Vejzovleh (Venere) e slava; Italo-tedesco è Walter Donati (un tenore che sostiene Il molo di Walter di Vose!welde. e che canta da pochi anni, mentre prima si dedicava con successo alta grafica e alla pubblicità) ; Italiani sono Francesco Memeo, Tino Nava. Patrizia Gentile, Vltalo Mosca e qualche altro. Tannhauser e Impersonato da Haliter Golberg (nelle repliche, lo sostituirà Klaus Koentg). E' Il quarto spettacolo d'opera della stagione scaligera; 10 repliche sono previste fra febbraio e marzo. La prossima prima e fissata per II 17 aprile; sarà .1 lombardi alla prima crociala» di Verdi, con Glanandrea Gavazsenl sul podio e Gabriele Lavla al suo esordio nello regia Urica, o. r. Un grande cast per il «Don Carlo» NAPOLI — Prova generale ieri del Don Carlo di Verdi che questa sera, dopo una lungi assenea. viene riproposto lui palcoscenico del 'San Carlo- al pubblico napoletano. L'attesa t vivissima per l'eccezionale cast di artisti: la mettosoprano Giovanna Casolla, il baritono limato Bruson. il basso Nicola Ghluselev. La regia è di Kenso Giacchlerl. mentre la direzione è a/fidata a. Oren. Il sovrintendente Concisa, in uno degli obi-, tuuii •incontri con l'Opera, ni foyer del San Carlo, ho ricordato alcune toccanti pagine del libretto di Merf e Vu Locle su spunto scllleriano. Ila sottolineato lo storto compiuto dal teatro per offrire una serata verdiana di grande interesse. L'edielone die questa sera va In scena, non si rifà al testo originarlo del ltG7 presentato a IHtrigl, ma ad un rifacimento che risale al IS72 quando Verdi, proprio in occasione di una rappresentatione napoletana, pensò di migliorare il ieslo musicale, dando nuovo sjtcssore e. iHgore teatrale al personaggio di Kbolt. a. I. Sabine 1 litv. cimili nel «Fidelio» di lieelbovcn a l'orino, KiissiX'lh Coniali alla Scala con Wagner