Hawks, il purosangue di Hollywood

Hawks, il purosangue di Hollywood Con il clcio cominciato Ieri la Rai torna al grande «ritratto d'autore» ■ I film in programma stasera Hawks, il purosangue di Hollywood Un regista-uomo di cinema al mille per mille, anticipatore di gusti, attento agli umori beffardi Forse sarà stato facile ieri sera sorridere de II aergente York trasmesso da Raluno per tlnUtio del ciclo di Howard Hawks: quel contadino ingenuo, quel suo pattare brusco dall'empietà alla devozione piti mistica, dall'obletione di cosclenta allo spirito piti bellicoso, e quella guerra '14-'18 vista come una spavalda, paradossale e violenta carnevalata con l'eroe americano Gary Cooper che -salva l'Europa- facendo l'ammazzasette contro i tedeschi del Kaiser... Eppure II film cattura ancora il pubblico. Bisogna pensare che i stato Ideato quando Hitler dilagava, e poi rcallztato quando l'intervento degli Stati Uniti si prospettava inevitabile (e che è uscito proprio nei giorni di Pearl Harbour). Certo, è un'opera di propaganda un po' da baraccone, l'ero è divertente perché, an che se in misura abnorme, concentra le doti di Hawks. il gutto tutto americano per l'avventura al limite dcll'impossibile, l'eccezionale tento del ritmo, l'amore per il racconto chiaro, incisilo, fluente. L'omaggio che Raluno rende a Hawkt non può che ettere talutato con soddisfazione. Ecco il ritorno ad una di quelle rattegne concrete e monografiche che hanno portato ad aiti livelli la programmazione della Rai e hanno dato un reale contributo alla cultura cinematografica: il ritratto d'autore attraverto una scelta di pellicole particolarmente significative. Hawks da un pezzo meritava un ciclo. Nato nel 1S96, appassionato di aerei, di auto e di motori, e morto nel 77 a se-i nuita di un Incidente mentre, ottantenne, pilotai* una moto sportiva (incredibile fine, a dir poco emblematico), t da considerare il vero uomo di cinema al mille per mille, un grande maestro di Hollywood che pur lavorando all'interno di un sistema industriale ha saputo essere -aufo.-i- e dare a molti del tuoi film un'impronta di forte personalità, spesso anticipando gusti e tendenze, sempre attento al dinamismo f-11 cinema e movimento- diceva), ma non insensibile agli spessori psicologici e agli umori beffardi, non di rado nobilitando o consolidando i generi. Si pensi a -La squadriglia dell'aurora- per il cinema aviatorio, a -Scarlace- per il cinema-gangster, a -Ventesimo secolo-, commedia scatenata con rlsivltl satirici e drammatici, a •Susanna-, favola-farsa delle più deliziose, allrplco western .11 fiume rosso., all'allucinante fantascientifico • I.a cosa dall'altro mondo-. Basterebbero quetti titoli a mettere Hawks nell'olimpo di Hollywood: eppure, come si può rilevare dall'elenco pubblicato l'altro ieri, nessuno di questi titoli figura in cartellone, eppure la rassegna i ugualmente ricca di pellicole impolliniti, segnalo giù per venerdì la dura storia carceraria -Codice penale- e poi • Acque del Sud-, -Il grande sonno-, -Il grande ciclo-: ma tutti t film, ripeto, sono da vedere, nessuno escluso Fra l'altro, merito della Rai l'aver ritrovato e ridoppiato un film mitico -Avventurieri dell'aria- con Cary Qrant e Jean Arthur, uno degli ultimi film americani entrati in Italia durante la guerra, per anni scomparso e rimatto nella memoria degli appassionati soltanto per folgoranti frammenti, l'aereo nella nebbia, t voli sulle Ande, la monetina di Jean Arthur... Ora finalmente lo vedremo e sarà come recuperare e ricomporre t brandelli di un sogno. Ugo Buzzoian

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