Mesina, il «re del Supramonte» ora spera di ottenere il perdono

Mesina, il «re del Supramonte» ora spera di ottenere il perdono L'ergastolano, nei giorni scorsi, ha ottenuto una licenza premio Mesina, il «re del Supramonte» ora spera di ottenere il perdono NUORO — .Se qualcuno mi tenderà una mano, lo non lo deluderò.. Lo ripete Oraziano Mesina. ergastolano che spera di ottenere 11 perdono. E' ormai lontano II tempo In cui era 11 bandito pio ricercalo d'Italia, anche le sue drammatiche gesta si sono stemperale nel passato, la sua storia e ormai confinata nella leggenda. Oggi Mesina vuole rifarsi una vita, tornare un uomo libero e si aggrappa al perdono. L'altra settimana Mesina ha abbracciato sua madre dopo selle anni che non la vedeva. E' arrivato ad Orgo&olo per una breve licenza premio. Un permesso di poche ore suddiviso In due giorni. Ad aspettarlo c'erano tutll I parenti e gli amici. Mesina si e commosso e ha pianto davanti alle fotografie del suol due fratelli asnasslnall, ha parlato con tutti poi ha voluto rimanere solo con la madre. Caterina Thla. ./ momenti più belli durano poco, ha detto prima di salire sul furgone Oraziano Mesina era stato arrestalo la prima volta nel 1956, dopo una sparatoria con 1 carabinieri. Lo stavano cercando perché lo sospettavano di essere a capo di una banda specializzata In sequestri di persona. Durante fi processo riusciva ad evadere e da quel momento diventava 11 bandito più ricercato d'Italia. A lui si attribuivano tulle le rapine che avvenivano In Sardegna. I furti. I sequestri di persona e le sparatorie con le forze dell'ordine. Era stato definito il .re del Supramonte.. 81 era negli Anni Sessanta. Il decennio successivo Mesina era stato avvicinato da emissari della lolla armala che volevano metterlo a capo di un movimento separatista. Condannato in contumacia all'ergastolo, catturato due volle e per due volte evaso, Oraziano Mesina nel TI Univa a Porto Azzurro. Ma 11 suo ravvedimento era Iniziato mollo prima, nel '68. quando, arrestato, aveva ordinalo agli uomini della sua banda, con un appello via radio, di liberare due possidenti che avevano rapito. Adesso Mestna dice: .Quello che ho commesso, in maggior parie lo addebito alle circostanze. Oggi sono seriamente pentito di ciò che ho fatto-. r.s.

Persone citate: Caterina Thla, Mesina

Luoghi citati: Italia, Nuoro, Porto Azzurro, Sardegna