Gli amori e la carriera della Bella Otero

Gli amori e la carriera della Bella Otero PARTS STASERA SU RAIUHO IO SCgMigOIATO-ffUIULnON SULU BiUJSSiKU SPAOWOU, PR0U60M1STA U MOUHA Gli amori e la carriera della Bella Otero Nel '55 circolò con tuce+jso un film italo-francese La Bella Otero, regista Richard Follie!, interprete Maria Felix, scelta su indicanone della stessa Otero, ancora viva (morra nel K5) e che. quasi novantenne e già in miseria, si prese per la consulenza qualche soldo. Adesso ci riprova la tv con un ricco sceneggiato italofranco-spagnolo: il titolo è uguale, ma le proporzioni sono assai maggiori, quattro puntate di un'ora e cinquanta ciascuna (ogni puntata è più lunga dell'Intero film del 'SS), con un cast ben nutrito e una protagonista. Angela Molina (•Quell'oscuro oggetto dt desiderio- di Hutluel). che. i certamente molto adatta al ruolo per temperamento e per fisico, spagnola com'è dalla testa al piedi. Detto questo, bisogna aggiungere che l'esordio di stasera su Rai t può risultare sconcertante. Cosa vediamo? In un villaggio della Galizia, sulla fine dell'Ottocento, vive una povera ragazzina di dodici anni, figlia di puttana e mezzana. La madre si accoppia dietro una tenda con un anziano e libidinoso ciabattino II quale, mentre fa l'amore con la madre, guata le gambe della figlia. Si capisce subito come andrà a finire, il vecchio porco abuserà della fanciulla Im- Ih licitela come un pupazzo della genitrice. Il tribunale uitc'verà il ciabattino e farà r:;e>.iudcrc la sventurata in ■in riformatorio (re uiflaieil di vita (allegramente doppiate In romanesco). Poi c'è la fuga, ed ecco la ragazza. Improvvisamente grande e sviluppata, e coni finisce e- un bordello di lusso dove ci pure un'altalena per il sollazzo dei clienti esigenti Diventa la mantenuta dt un banchiere apoplettico, scappa ancora, balla per la strada. Incontra un giovanotto che le piaceva, ma II giovanotto si rivela un ignobili: furfanti- SI. la ragazzina è Augusttna Otero che poi sarà la Bella Otero. Mi rendo conto che fosse necessario accennare alle umili origini del perso- naggio: ma sprecarci una puntata mi sembro eccessivo, tanto più che li regtsa Sanchez conduce l'operazione con uno spirito da telenovela, fra lo straziante e II convenzionale, e con un ritmo alquanto lento, e' dovendo in parte rinunciare alla Molina che compare solo quando Augusttna cresce. Stringere, stringere, verrebbe voglia di dire: stringere per arrivare alla sostanza, cioè alla Bella Otero, medto! ere ballerina e mediocre attrice, ma vulcanica donna di incredibile successo, amante di imperatori, zar, arciduchi, principi e baroni, miliardari e poeti (nella lista non poteva mancare D'Annunzio), tipica e trionfale rappresentante della cosiddetta Belle Epoque, bella — si sa — solo per alcuni privilegiati, e brutta, come sempre, per tutti gli altri. Tutto questo si dovrebbe vedere — ci si augura di vederlo — nelle prossime tre domeniche. Stasera la patetica storia è di limitato interesse e l'unica, autentica accensione è data da una eccellente attrice Italiana. Lina Sastri, madre meretrice di una forza oscena e dolorosa, in contrasto violento con il tono generale del racconto che — non et fossero gli stupri e i lupanari — avrebbe tutta l'aria di uno sceneggiato per ragazzi. Ugo Buzzolan Mi ■ ■ ■ Angela Molina, un rorpo e un volto per li bella Otero

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