Per le pensioni solo palliativi la riforma continua a tardare

Per le pensioni solo palliativi la riforma continua a tardare Dal 1" gennaio il tetto iwaBsimo è stato portato a 21,2 milioni annui Per le pensioni solo palliativi la riforma continua a tardare TORINO — Per le pensioni con decorrenza dal t gennaio 1984 in poi il .tetto- pentlonlstico (cioè la retribuzione massima che l'Inps considera per stabilire l'importo della pensione agli iscritti nell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti» è elevato a 21 milioni 271 mila lire annue. Con 40 anni di contributi ne viene (su 13 mensilità/ una pensione di 1 milione 309 mila lire il mese: la più atta cioè che attualmente gli assicurati in questione possono avere anche se la loro retribuzione supera il massimale anzidetto 121 milioni 271 mila lire annue) e benché i relativi contributi da versare periodicamente all'Inpt siano dovuti sulla retribuzione effettivamente percepita dal lavoratore. Perciò, se il prestatore d'opera guadagna più di 21 milioni 271 mila lire l'anno la parte di retribuzione eccedente tate importo rimane pensionisticamente sterile. GII assicurati che ti trovano in quetta situazione sono molti, a cominciare dal dirigenti del credito, delle assicurazioni, del commercio e dei trasporti che sono iscritti — rome | loro dipendenti — nell'assicurazione generale obbligatoria per l'invaliditi e h'.rtiuifl Afa anche lavoratori meno qualificati sono interessati all'aggiornamento del tetto pensionistico, che però non soddisfa né questi né i predelti dirigenti, perché non risulterebbe sincronizzato veri l'andamento del costo della vita. Gli interessati obiettano inoltre che in alcuni fondi speciali di previdenza gestiti dallo slesso Inp$ non c'è nessun tetto. }rer cui la retribuzione da prendere a base perii pensionamento degli Iscritti è quella che ciascuno di essi percepiva prima di essere collocato a riposo. E. sotto questo aspetto, il raffronto tra quei Fondi e la più diffusa assicurazione generale obbligatoria è significativo Comunque, anche se di reI troguardia. t annuale rivalutazione del tetto pensionistico (cioè, si ripete, della retribuzione su cui si calcola la pensione dell'assicurato) dovrebbe impedire che i lavoratori via via collocati a riposo siano costretti a ridurre drasticamente l'abituale tenore dt vttu. Aggiornamento quanto mai opportuno dunque ma. come ha detto il presidente dell'Inps. I problemi della previdenza non si possono risolvere a pezzi: i palliativi non servono e bisogna adottare una programmazione che ti proletti almeno nel prossimi quindici anni Invece, la progettata riforma del sistema pensionistico è tempre all'esame delle Camere dove — ostacolata da interessi contrastanti — finirà per essere approvata chissà quando, mutilata e stravolta. Osvaldo Paita

Persone citate: Osvaldo Paita

Luoghi citati: Torino